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VA TUTTO BEN, Madama la Marchesa…?

 

Dalla ripresa delle attività a Gennaio, abbiamo cercato di tenere un profilo sindacale attendista in considerazione del notevole impegno organizzativo a cui era sottoposta l’Amministrazione Centrale per il trasferimento degli uffici presso la nuova sede.

Il dinamismo dimostrato dal Direttore Generale nel portare avanti alcune questioni di interesse del personale (Piano di Formazione 2018), scavalcando le prerogative (ben poche ormai) previste nell’ambito delle relazioni sindacali, ci ha indotto a riprendere l’iniziativa.

Come USB abbiamo sollecitato il confronto su tematiche aperte da tempo e non ancora definite.    Ci riferiamo al Piano di Formazione 2018, ai buoni pasti inutilizzabili, alle indennità di sportello e vigilanza, al Regolamento 150 ore fermo da novembre, alle attività di Telelavoro che sarebbero dovute partire entro il 2017.

Queste sono le tematiche affrontate nelle due sedute di contrattazione decentrata, tenute il 6 e il 20 febbraio. Per il Telelavoro, le notizie sono state rinviate al prossimo incontro.

In merito al PIANO DI FORMAZIONE 2018, abbiamo inviato all’Amministrazione due note, una congiunta con la UIL (documenti allegati),  in cui abbiamo diffidato l’Amministrazione a procedere all’approvazione in CdA del Piano di Formazione 2018 in assenza di discussione in contrattazione decentrata, sede di sintesi nel confronto sindacale sulle scelte per il personale,  e previa acquisizione di una relazione dettagliata sulle attività formative svolte nel 2017. Riteniamo necessario, difatti, acquisire i dati delle attività svolte, in riferimento al Piano di Formazione approvato e a quello predisposto per l’anno successivo, per acquisire una visione completa su base pluriennale del programma che l’Amministrazione intende realizzare per il personale.

Non dimentichiamo che la Riforma Brunetta ha attribuito particolare enfasi alla Formazione come  “premio” da concedere ai dipendenti in quanto contribuisce a costruire percorsi di carriera.
A nostro parere, la mappatura delle competenze in corso ha, tra l’altro, l’obiettivo di individuare  potenziali attitudini in soggettività da destinare a percorsi formativi in funzione dei programmi di sviluppo dell’ateneo.

Non dimentichiamo pure che, recentemente, nel nostro ateneo abbiamo registrato esempi eclatanti di percorsi formativi ad personam, non esclusi da conflitto di interesse.

USB ritiene che il Sindacato, invece, debba svolgere una funzione di vigilanza per prevenire possibili distorsioni in relazione al diritto sancito dal CCNL di una Formazione destinata, a rotazione, a TUTTO il personale, perché tutti hanno diritto e il dovere di acquisire e sviluppare competenze, ovviamente verificabili.

In questo contesto, non abbiamo ritenuto esaustivo, più che altro preoccupante, il documento ricevuto con l’elenco dei corsi effettuati nel 2017 (in allegato).  Pur essendo un documento di sintesi, incompleto come ha precisato il Direttore Generale, abbiamo segnalato in contrattazione il limite di una formazione che sembrerebbe volta prevalentemente ad una o due persone, ossia non coerente al programma formativo che si vorrebbe realizzare.  Abbiamo richiesto, inoltre, per una questione di trasparenza e di rispetto dei dettami normativi, di escludere dal piano formativo 2018 qualsiasi riferimento ai Dirigenti, come possibili fruitori di corsi e di risorse destinate al personale TAB.

Allegati:  ♦ Diffida UIL_USB_linee indirizzo Formazione 2018
  Formazione 2018_nota USB PI-1
                    Piano_della_Formazione_2018_def_02-2
                        resoconto sintetico formazione 2017

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