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CON IL PASSAGGIO ALLA PIATTAFORMA CINECA,  NEL 2018 CI SAREMMO DOVUTI ALLINEARE AGLI STANDARD DELLE ALTRE  UNIVERSITA’ ITALIANE…

 Ci stiamo chiedendo per quale motivo, allora, per il mese di maggio nelle altre università lo stipendio dei dipendenti è stato aggiornato ai nuovi valori fissati dal Contratto e sono stati messi in pagamento gli aumenti previsti per il 2016, 2017 e per i mesi da gennaio ad aprile del 2018, mentre a Tor Vergata dobbiamo aspettare lo stipendio di giugno. 

Vorremmo capire perché quando chiediamo spiegazioni per le trattenute/conguagli negativi che troviamo nelle nuove buste paga, ci rispondono che dobbiamo abituarci agli automatismi delle procedure super informatizzate del  SuperCalcolo. 
Se ci assentiamo il 30 del mese con permesso non retribuito, o nel caso di assenza non approvata in tempo utile, il 1° del mese successivo già è pronto il calcolo per la trattenuta stipendiale.  Automatismi che impediscono qualsiasi possibilità di rateizzazione in caso di debito consistente, come prima con il sistema casalingo.

Che dire della differente applicazione dell’aliquota fiscale per cui la paga risulta inferiore a quella dell’anno scorso, MENTRE DOVREBBE RISULTARE SUPERIORE PER L’ADEGUAMENTO CONTRATTUALE?  Almeno così ci hanno raccontato in campagna elettorale RSU.

NONOSTANTE SIANO POCHI EURO, VOGLIAMO SAPERE PERCHE QUESTA VOLTA CHE I SEGNI SULLA BUSTA PAGA SAREBBERO DOVUTI ESSERE “+” , gli automatismi non hanno funzionato!

 Qualcosa però c’è che non ha funzionato anche nelle altre università:  non sono state pagate tutte le voci stipendiali previste dal nuovo contratto.  Ci riferiamo al famoso “elemento perequativo” spettante alle categorie da B1 a D2.

Per capire, vi invitiamo alla lettura del comunicato di USB PI Università 

 

 

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