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Giovedì 28 settembre le rappresentanze sindacali sono state convocate ad un “tavolo tecnico” per la discussione del Regolamento per le progressioni verticali, su un testo proposto dall’amministrazione. L’approvazione del Regolamento, previsto nell’ipotesi di accordo integrativo sottoscritto a giugno, è propedeutica all’emissione del bando.

Come RSU-RdB abbiamo già inviato anche in varie occasione, tra cui nell’ultima contrattazione decentrata, una serie di osservazioni dirette a modificare il testo proposto dall’amministrazione. Le proposte puntano essenzialmente ad un allargamento degli aventi diritto all’accesso per le selezioni tramite l’applicazione della norma contrattuale che, con la ricostruzione di carriera, permette di raggiungere il limite dei cinque anni di anzianità nella categoria; ad una maggiore trasparenza nelle procedure con l’individuazione nel Regolamento dei titoli e dei punti ad essi assegnati; ad una valutazione dei titoli effettuata e portata a conoscenza degli aventi diritto alla selezione prima della prova pratica; a una maggiore incidenza dei titoli rispetto alle prove selettive in conformità ai principi e finalità delle selezioni, ossia il riconoscimento della anzianità, professionalità ed esperienza acquisita dal dipendente.

Anche se il confronto è stato complesso, con momenti critici e posizioni di resistenza, é apparso evidente che il testo in discussione non era da considerare blindato. La parte amministrativa, che ha visto dopo anni di assenza la presenza del Direttore Amministrativo, si è mostrata disponibile a discutere tutte le osservazioni e a recepire buona parte delle richieste che, durante la lettura del testo, sono state avanzate dalla parte sindacale.

Per la programmazione delle assunzioni è stata tolta la frase che introduceva il principio delle progressioni verticali espletate annualmente, secondo la determinazione annuale dei posti liberi, al fine di rendere aperte le graduatorie. La decisione sui termini della graduatoria è stata rinviata, però, al momento della discussione dell’apposito articolo.

I titoli saranno valutati e portati a conoscenza degli interessati prima della prova pratica. Per i requisiti di accesso alla selezione per la cat. D e EP, il titolo di studio richiesto è stato unificato nell’unica voce di “laurea”, per ovviare alle diverse denominazioni, attribuite con le riforme degli ordinamenti didattici. E’ stata aggiunta la sola ed eventuale abilitazione per l’accesso a particolari professionalità. In assenza di titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno, per il raggiungimento dell’anzianità prevista è stato inserito nell’articolato un nuovo punto che prevede l’applicazione della norma contrattuale ai fini della ricostruzione di carriera. Rimane per adesso controversa la possibilità che l’anzianità ricostruita sia valutabile anche come titolo, oltre che per l’accesso. Noi riteniamo che possa essere valutata con un valore inferiore a quello attribuito al servizio prestato presso l’università: questa soluzione darebbe una risposta all’esigenza di equità sollevata dall’amministrazione.

I membri interni alle Commissioni saranno individuati tra i dirigenti e funzionari dell’amministrazione, mentre sono stati esclusi i docenti e i dipendenti che ricoprono cariche elettive.

Dopo quasi quattro ore di discussione, è stata aggiornata la seduta ad una data che non è stata del tutto definita (forse il 12 ottobre) a causa di diversi impegni già presi dai presenti.

Nella prossima seduta si entrerà nel merito della valutazione dei titoli, oltre che del peso attribuibile ai titoli (tra cui l’anzianità) e alle prove, dopodiché potremo fare considerazioni e valutazioni definitivi.

RdB-CUB Università Tor Vergata

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