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Informiamo i lavoratori che l’incontro convocato dall’amministrazione non è stato affatto agevole da sostenere.

Era iniziato sotto auspici non positivi: nessun argomento all’ordine del giorno, addirittura la seduta indetta nella stessa giornata destinata ad un corso di formazione sulla sicurezza per tutto il personale. Tema che ci vede particolarmente attenti, visto che nella nostra Università non sono stati eletti ancora gli RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza), nonostante siano previsti obbligatoriamente dal Testo Unico sulla Sicurezza. Il dlgs 81/2008, peraltro, introduce un sistema sanzionatorio ed indica le responsabilità non derogabili in capo al datore di lavoro, ai dirigenti, ai preposti e ai lavoratori.

La seduta è iniziata con la discussione sulle progressioni verticali su cui abbiamo avuto una risposta più tangibile, purtroppo anche questa volta non è quella definitiva.

Il Rettore ha illustrato una nota ministeriale sulle procedure e scadenze che le università dovranno rispettare per la programmazione dei fabbisogni 2009-2011, in applicazione della Legge 1 del 15 gennaio 2009, che riduce il numero delle assunzioni al 50% dei posti liberati nel corso dell’anno precedente.

A seguito della distribuzione dei posti disponibili per il 2009, l’amministrazione  ci ha informato che può ancora riservare per le progressioni verticali non più di 60/65 posti. Un numero ritenuto da tutti del tutto insoddisfacente.

E’ evidente il tentativo posto in essere da parte dell’Amministrazione: è quello di ridurre drasticamente il numero dei posti destinati alle progressioni verticali. Si adotta questo criterio appellandosi strumentalmente ad una circolare che si riferisce ad assunzioni del 2009, mentre (come tutti sappiamo) le progressioni verticali sono state determinate da accordi che fanno riferimento alle assunzioni del 2006-07, anche se le relative procedure sono state concluse nel 2008.

Il Rettore pur dando segnali di disponibilità ad accettare la tesi sindacale, su indicazione dei dirigenti e del consulente Prof. Vallebona, ha sottolineato che la questione da superare è di natura tecnico-contabile, poiché le procedure che oggi devono essere eseguite (con scadenza prevista entro il 16 maggio) fanno comunque riferimento alle assunzioni del 2009.

Durante la lunga discussione – in cui in alcuni momenti si è paventata l’ipotesi, da parte di alcuni, di ridefinire una sorta di nuovo accordo – naturalmente riduttivo – come  RdB abbiamo fatto presente la nostra indisponibilità a discutere di nuovi accordi. Tanto più se consideriamo che non siamo ancora riusciti ad applicare e concludere quello siglato nel 2006. Per cui, visto il contesto politico e le leggi penalizzanti per il pubblico impiego, riteniamo che sia molto più opportuno concludere il più presto possibile quello già firmato.

Abbiamo sottolineato ai nostri dirigenti, ricordando le loro responsabilità, che questa situazione si è creata per le scelte fatte dall’Amministrazione, la quale ha voluto ricoprire i posti disponibili per il personale sempre e solo con concorsi esterni (n. 230 assunzioni dal 1.1.2006 al 31.12.2008). Una scelta peraltro del tutto discrezionale, poiché presa unilateralmente senza consultare le rappresentanze sindacali. Opzione che tra l’altro non ha saputo risolvere neppure le condizioni di precarietà di tutti quei lavoratori che avevano maturato i requisiti per la stabilizzazione.

Le responsabilità sono ancora più gravi per il mancato rispetto del contratto nazionale che, con la regola della riserva del 50% dei posti destinati all’esterno, impone alle amministrazioni di valorizzare il patrimonio professionale interno.

Alla luce di queste considerazioni, abbiamo chiesto, quindi, che la discussione al tavolo contrattuale fosse meno contabile e più POLITICA.

Dopo una lunga discussione il Rettore si è impegnato a risolvere presso il Ministero i problemi da lui definiti “tecnici”. In caso affermativo si è impegnato ad onorare in pieno l’accordo sottoscritto con i 230 posti aggiuntivi per le progressioni del personale: un diritto maturato negli ultimi 8 anni e sempre disatteso.

Va riconosciuto al Rettore il merito di esser stato presente alla contrattazione. Di aver favorito una diversa dialettica nei rapporti tra le parti nel corso della contrattazione, rispetto a quanto erano soliti fare i suoi predecessori, anche se ancora non abbiamo raccolto cenni concreti circa la nuova governance promessa. Indubbiamente sappiamo tutti, però, che se il risultato finale fosse sfavorevole ai lavoratori, per il futuro verranno condizionati negativamente tutti rapporti di reciproca fiducia, sui quali si sono fin ora basati i nostri quotidiani rapporti di lavoro.

Altri argomenti toccati, pur velocemente, sono stati:

  • progressioni orizzontali, anche queste condizionate dal parere “tecnico” che sarà espresso dai Revisori dei Conti sulla consistenza del Fondo per il Salario Accessorio. Una volta espresso il parere, l’argomento verrà trattato nella prossima seduta contestualmente alle progressioni verticali;
  • mobilità interna su cui non sembra ci sia la volontà di affrontare nell’immediato la questione delle regole ai fini della trasparenza e delle pari opportunità;
  • applicazione della legge per la sicurezza: elezione RLS e informazione alle rappresentanze sindacali sulle iniziative adottate per la sicurezza;
  • regolamentazione delle assenze: abbiamo chiesto l’emanazione di una circolare attuativa, preventivamente discussa, se non in contrattazione, almeno in un tavolo tecnico. Il Direttore ci ha risposto che c’è la circolare Brunetta!!!     Ma per RdB la questione è da trattare ed al più presto;
  • corretti rapporti nelle sedute di contrattazione (ordine del giorno concordato, stesura verbali ecc.).

Roma, 29 aprile 2009

RdB-CUB  Università Tor Vergata

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