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Care colleghe e cari colleghi,

a conclusione della seduta dell’ultimo incontro in Senato, possiamo dire, in estrema sintesi, che tre sono stati i punti presi in esame e che possono in qualche modo rientrare nell’orizzonte dei nostri interessi.
A) In previsione del termine (31 ottobre 2010) del mandato dei rappresentanti – sia del personale docente sia di quello tecnico-amministrativo – il Senato ha accolto la proposta del Rettore di fissare per i giorni 22 e 23 settembre 2010 le date per l’indizione delle nuove elezioni. Sinceri auguri a tutti i futuri candidati.
B) A conclusione del Senato – visto che un vero e proprio momento di dibattito aperto, di solito concentrato a conclusione delle comunicazioni, è mancato – un componente dello stesso ha chiesto al Rettore lumi circa le ragioni della convocazione, indirizzata a tutta la comunità accademica, per il giorno mercoledì 29 settembre p.v. In risposta, il Rettore ha espresso di esser mosso dall’esigenza, assai motivata in questo momento di crisi, di un coinvolgimento esteso a studenti, personale tecnico-amministrativo e docenti. Purtroppo, in merito a tale argomento – che agita la curiosità di noi tutti – non ha chiarito nulla, senza altresì esplicitare SU COSA E SU QUALI ARGOMENTI saremo finalmente tutti coinvolti.
C) Subito dopo, cercando di anticipare l’imminente conclusione della seduta, ho preso la parola per annunciare al Senato che avrei chiesto di mettere a verbale una nota sulle modalità con le quali è stata applicata la circolare 28/05/2010 (qui di seguito riportata), premettendo al consesso che sarei stato breve e sintetico, consapevole del fatto che l’operazione poteva in parte ritenersi impropria. All’uopo, ho ricordato a tutti come le sedi istituzionali deputate ad affrontare tale materia (Contrattazione decentrata richiesta da tutti e mai convocata) ci siano da tempo negate, trovandomi quindi, obtorto collo, ad affrontare  l’argomento nella suddetta sede. In aggiunta, ho promesso ai colleghi che – con competenza e dedizione – hanno redatto il documento in oggetto, come il loro lavoro non sarebbe stato vano, in quanto, a mio giudizio, la questione era stata da loro sollevata nei modi propri ed opportuni, nell’interesse, altresì, di tutti i lavoratori dell’Ateneo. Per tale motivo ho insistito affinché il documento venisse accolto in Senato. Nell’impugnare materia di tale importanza e, soprattutto, di comune interesse, mostrandomi inoltre attento alla forma, cosa subisco? Un attacco ingeneroso, diretto, astioso e dai toni di minaccia da parte del Direttore Amministrativo.
Peccato! Nelle mie intenzioni vi era solo la volontà di avviare un confronto democratico e dai toni garbati.
Nota sull’applicazione della circolare 28/05/2010 riguardo taglio ore in esubero 1) Si evidenzia come il taglio delle ore in oggetto sia stato praticato nell’archivio elettronico di ciascun dipendente operando direttamente sul totale del monte ore effettuato senza applicare alcuno storno.
(Ricordarsi che quanto detto equivale ad un falso in atto pubblico)2) La circolare summenzionata è stata inviata unicamente ai responsabili delle Facoltà,Dipartimenti e Centri. Questa maniera, alquanto inurbana, di praticare un taglio – in molti casi, di rilevata importanza – priva il singolo dipendente della possibilità di venire a conoscenza della propria situazione oraria se non in modo falsato e non rispondente alla realtà oraria accumulata.
3) Dall’applicazione sperequativa ed iniqua del sistema usato da codesta Amministrazione si sono venute a creare, delle situazioni paradossali, ove pur nel rispetto del principio generale dell’inversione di trend, enucleato nella circolare del 10 maggio 2007, i dipendenti vengono ad essere penalizzati non tenendo conto del principio fondamentale implicito nella circolare: cioè che le ore maturate nel precedente quadriennio non ricadono nei dettami della circolare stessa.
4) Si richiama inoltre l’attenzione a quanto l’Amministrazione stessa ribadisce e ricorda nella circolare del 28.05.2010 “le ore in esubero devono essere fruite entro il trimestre successivo al mese di accumulo delle ore”. In molti casi e come abbiamo poc’anzi ricordato, dipendenti che si trovano in netto calo del proprio monte ore non si può pensare che non abbiano
rispettato detta disposizione.
5) Si rende inoltre noto che in numerosi casi le ore decurtate risalgono a periodi precedenti il quadriennio giuridico 2006 – 2009 preso in esame della circolare 28.05.2010. Questo è facilmente riscontrabile se si procede a un controllo accurato e dettagliato delle singole situazioni e non applicando un’equazione matematica di uguale o maggiore computo a dati
di riferimento che hanno un valore del tutto relativo e opinabile, che ha prodotto come risultato di veder premiato chi durante l’anno corrente ha prodotto un accumulo di ore considerevole, e penalizzato chi seguiva le direttive di legge di diminuzione oraria.
Care colleghe e cari colleghi colgo l’occasione per salutarvi, augurarvi buone ferie e buon meritato riposo.
Giancarlo Di Santi

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