L'incontro di oggi tra le autorità locali fiorentine e toscane e la delegazione del Forum sociale europeo si è concluso positivamente, con la definizione dell'accoglienza per i partecipanti al FSE e con l'autorizzazione di tutte le manifestazioni, al chiuso e all'aperto, per i 5 giorni del Forum (6-10 novembre).
Purtuttavia, siamo
altamente preoccupati a causa delle dichiarazioni di ieri alla Camera del ministro degli Interni Pisanu, che hanno rivelato
scopertamente la volontà governativa di ostacolare in ogni modo, fino ad
impedirlo, il Forum, presentandolo ossessivamente sotto una luce cupa e
minacciosa: preoccupazioni che aumentano valutando l'impostazione che un
quotidiano assai influente come il "Corriere della Sera" dà
all'intera vicenda, lanciando una sfacciata campagna per il rinvio/annullamento
del FSE.
Pisanu
ha annunciato presunte minacce che graverebbero sul pacifico svolgimento del
Forum: ma gli elementi forniti a supporto di tale tesi appaiono assolutamente
sconcertanti e provocatori.
Innanzitutto, secondo
Pisanu vi sarebbero organizzazioni "violente" intenzionate a
stravolgere il Forum: ma l'elenco delle "organizzazioni a rischio"
comprende strutture come Globalize Resistance, inglese, o l' MRG
(Movimento di resistenza globale), spagnolo, pacifiche strutture di massa che
hanno organizzato a Londra e Barcellona, rispettivamente, manifestazioni di
centinaia di migliaia di persone senza il minimo incidente; o come la Rete No
Border o Global Action People che, altrettanto pacificamente, organizzano e
difendono i diritti dei migranti e i diritti sociali in Europa.
Il secondo elemento
fornito da Pisanu è ancor più grottesco/ insostenibile. Secondo il ministro, si
sarebbe "aperta all'interno dell'ala antagonista del movimento, in
particolare tra Cobas e disobbedienti, un'inquietante contesa per la
leadership", che metterebbe a repentaglio la sicurezza del FSE. E'
comprensibile che Pisanu non possa capire come la ricchezza e la pluralità del
movimento antiliberista escluda le lotte per la
leadership di chiunque. Ma in realtà il governo sta inventando capri espiatori
per una "degenerazione" del Forum, ridotto a puro problema di ordine pubblico, che le forze di governo, e forse non
solo, sollecitano ed auspicano.
A
riconferma di ciò, Pisanu fornisce un terzo, presunto elemento di
"tensione", indicando nella manifestazione di Camp Darby del 6
novembre (promossa dalla Confederazione Cobas, dal Movimento antagonista
toscano, da Globalize Resistance, dal Greek social forum e da varie altre
realtà antagoniste italiane ed europee) l' iniziativa
"a più alto rischio", dalla quale dipenderebbero tutte le sorti del
Forum. In realtà, tale manifestazione, che intende denunciare il ruolo USA
nella guerra permanente e la gravissima situazione di interi
territori nazionali consegnati agli Stati Uniti, è un'iniziativa assolutamente
pacifica di alcune migliaia di persone, peraltro in aperta campagna: ma Pisanu
la vuole dipingere come possibile fonte di scontri e violenze.
Insomma, il ministro
sembra auspicare l' "imbarbarimento" e la
"distruttività" di un Forum totalmente pacifico e costruttivo e
pare voler evocare tutti i possibili "fantasmi violenti" della
fantasia massmediatica. La memoria non può, purtroppo, che tornare a Genova e
al bestiale meccanismo fatto scattare colà dal governo: appare evidente che,
tra chi comanda, molti auspicano una replica,
temendo assai il potenziale antiliberista e di costruzione dell'opposizione
politico-sociale di questo movimento, che si vuole confinare sempre e comunque
a problema di ordine pubblico.
Noi ci opporremo in
ogni modo a questa tremenda e costante strategia. Vogliamo che Firenze accolga
serenamente un grande appuntamento di discussione, organizzazione e mobilitazione
di massa contro il liberismo e contro la guerra: e non daremo tregua,
politicamente, a chi intende costruire un nuovo capitolo da "strategia
della tensione".
Piero
Bernocchi portavoce Cobas scuola