Alla ricerca della pensione (articolo estratto da “Soldi & Diritti”)

 

Investire per la pensione

 

Il sistema previdenziale attuale penalizza i pensionati di domani: la rendita mensile non andrà oltre il 30-50% dell'ultimo stipendio e i fondi pensione, istituiti per integrare la rendita pubblica, non danno le garanzie di rendimento attese.

Non resta che rimboccarsi le maniche e investire da soli per una vecchiaia tranquilla. La riforma approvata a luglio potrebbe cambiare le carte in tavola.

Ad integrazione dell'articolo pubblicato su Soldi e Diritti trovate qui di seguito le tabelle che illustrano le rendite nette mensili che si ottengono dai fondi pensione, secondo diverse ipotesi di versamento, per lavoratori autonomi e dipendenti.

1. Le rendite attese dai lavoratori autonomi

Contributo lavoratore (% stipendio)

Anni di partecipazione

Capitale prelevato a scadenza

Rendita mensile netta (in euro)

 

 

 

Uomo (65 anni)

Donna (60 anni)

1%

30

1/3

19

15

1%

30

0

29

22

12%

30

1/3

229

178

12%

30

0

344

267

1%

40

1/3

28

22

1%

40

0

42

33

12%

40

1/3

335

311

12%

40

0

503

390

 

2. Le rendite attese dai lavoratori dipendenti

Contributo lavoratore (% stipendio)

Contributo azienda

Tfr versato al fondo

Anni di partecipazione

Capitale prelevato a scadenza

Rendita mensile netta (in euro)

 

 

 

 

 

Uomo 65 anni

Donna 60 anni

1%

1%

1/3

30

1/3

85

66

1%

1%

1/3

30

0

128

99

1%

1%

tutto

30

1/3

180

139

1%

1%

tutto

30

0

270

209

3,94%

1%

1/3

30

1/3

142

110

3,94%

1%

1/3

30

0

212

165

11%

1%

tutto

30

1/3

371

287

11%

1%

tutto

30

0

556

431

1%

1%

1/3

40

1/3

125

97

1%

1%

1/3

40

0

185

169

1%

1%

tutto

40

1/3

264

205

1%

1%

tutto

40

0

396

307

3,94%

1%

1/3

40

1/3

208

161

3,94%

1%

1/3

40

0

312

242

11%

1%

tutto

40

1/3

543

421

11%

1%

tutto

40

0

814

631