RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE

CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE RdB/CUB www.rdbcub.it

 

 

ELEZIONI RSU 2001:

 

APPELLO ALLE LAVORATRICI

ED AI LAVORATORI DELLE UNIVERSITA’


Il prossimo Novembre si andrà a rinnovare le RSU del comparto e dei singoli atenei.
A questa scadenza s’intreccia quella del referendum confermativo del prossimo 7 Ottobre sulla legge “federalista” che smantella il contratto nazionale ed apre ai contratti regionali, all’incremento delle sperequazioni salariali tra i lavoratori dei diversi atenei, cancellando le ultime garanzie dello “Statuto dei Lavoratori” (come la “Giusta Causa”, etc…), alla regionalizzazione ed all’inasprimento delle norme antisciopero, allo smantellamento della legge 626 di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, in breve…alla completa PRECARIZZAZIONE dei rapporti di lavoro.

Se vincessero i SI sarebbe una spinta decisiva per il passaggio

nelle mani delle FONDAZIONI.

Tutto ciò avviene in uno scenario di terrorismo e guerra globale che sta già producendo un ulteriore peggioramento delle condizioni di vita ed un giro di vite per le libertà delle popolazioni di tutto il mondo.

Trovare risposte per arginare l’imbarbarimento delle relazioni internazionali e dei rapporti sociali nei singoli paesi è un compito immane con cui tutti dobbiamo comunque fare i conti.

In campo sindacale, convinti come siamo che non potrà mai esistere pace, libertà e democrazia senza una vera giustizia sociale, quello che possiamo fare è costruire strumenti ed aprire spazi di partecipazione dei lavoratori.

Dunque anche le elezioni RSU assumono una grande importanza.

Come si sa i risultati di queste elezioni decideranno anche chi ad accederà a diritti ed agibilità  sindacali ed in definitiva chi rappresenterà ai tavoli nazionali, oltre che locali, i lavoratori del comparto Università.

In altre parole, i risultati di queste elezioni decideranno se i tanti che si sono impegnati nelle RSU dei vari atenei potranno continuare a battersi per la tutela dei diritti dei lavoratori.

In particolare per quelli delle basse e medie qualifiche che sono ormai diventati invisibili di fatto agli occhi di CGIL, CISL e UIL, oltre che del Governo e delle baronie.

L’esperienza RSU che ci stiamo lasciando alle spalle ha mostrato l’impossibilità di dare un indirizzo nuovo e più consono agli interessi dei lavoratori se mancante di uno sbocco rivendicativo e contrattuale nazionale.

Il sindacalismo  concertativo ha mostrato con tutta evidenza di non aver fatto tesoro dell’esperienza fallimentare della “Politica dei Redditi” inaugurata con i famigerati accordi del Luglio ’93, e di non sapere, né volere tenere in conto il malessere generale della nostra categoria. Governo e baronia, dal canto loro, alzano muri sempre più alti contro i diritti e le giuste richieste dei lavoratori.

Infatti il rinnovo del biennio economico 2000-2001, in scadenza il prossimo 31 Dicembre 2001, non c’è ancora stato. La dovuta Indennità di Vacanza Contrattuale non è stata pagata, e del nuovo contratto (che dovrebbe decorrere dal 1 Gennaio 2002) non se ne parla neanche!

Intanto negli atenei aumentano le ingiustizie e le discriminazioni grandi e piccole, aumentano i carichi di lavoro, aumentano le sperequazioni tra i lavoratori delle qualifiche medie e basse e quelli dell’apparato dirigenziale, aumenta il clientelismo, aumenta il numero dei lavoratori precari.

E’ evidente che ormai è NECESSITA’ dei lavoratori della categoria ed interesse del sindacalismo di base conquistare la “Rappresentatività Nazionale”, portare in contrattazione nazionale e rafforzare l’impegno di quanti nelle RSU e negli atenei si battono per il miglioramento salariale e normativo delle condizioni della stragrande maggioranza dei lavoratori della categoria, in primo luogo degli “invisibili” delle qualifiche medie e basse.

E’ altrettanto evidente che disperdere voti su più liste, o peggio ancora, confidare sulla possibilità di “candidati onesti e coscienziosi” nelle liste della solita “triplice” di modificare la situazione è ILLUSORIO!

Sarebbero giusto voti dispersi che rafforzerebbero il già pessimo sindacalismo concertativo e clientelare esistente, e lascerebbero la categoria ancor più all’arbitrio della baronia.

Le RdB si presentano a questa scadenza con buone possibilità di successo, grazie alle nuove strutture ed alle adesioni che continuano ad arrivare dai vari atenei, ma saremmo degli irresponsabili se trascurassimo i tanti che si candidano in altre liste strettamente locali o addirittura nelle liste confederali convinti, magari in buona fede, di poter modificare l’esistente.

Ad essi rivolgiamo un appello a non disperdere il patrimonio di esperienza già sperimentato nelle attuali RSU e a non frustrare la volontà di impegnarsi sindacalmente:

COSTRUITE DAPPERTUTTO LISTE RDB!!!

Contribuite a fare di queste liste una larga rappresentanza di quella parte della categoria resa invisibile da un decennio di fallimenti dovuti alla “pace” sindacali negli atenei.

Ai rappresentanti dei sindacati di base locali diciamo:

non scambiate questioni di differenze e di “concorrenza” tra le sigle con i problemi della categoria. Non favorite un secondo trionfo del sindacalismo confederale e l’azzeramento del dissenso sindacale dei lavoratori.

Costituite anche voi liste RdB in ogni ateneo!

 

- Per un salario europeo

- Per la perequazione salariale nel Pubblico Impiego

- Per un recupero automatico dell’inflazione ed il riconoscimento dell’anzianità

- Per la riduzione degli attuali 19 livelli retributivi

- Per un salario integrativo d’ateneo garantito

- Per l’assunzione dei lavoratori precari

- Per il mantenimento e la riqualificazione dei livelli occupazionali

- Per la riqualificazione del servizio all’utenza

- Per il diritto dei lavoratori a decidere le scelte sindacali e quello delle RSU ad     intervenire sulla contrattazione nazionale

 

Non bruciare il tuo impegno sindacale.

Non disperdere il tuo voto.

 

Presenta e vota la lista

RdB – Pubblico Impiego

in ogni ateneo!