Al Magnifico Rettore

Prof. A. Finazzi Agrò

e, p.c.              Al Prorettore

Prof.  G. P.  Milano

 

Al Direttore Amministrativo

Dr. E Nicolai

                                                                                                         

Sede

 

 

 

Oggetto: Fondo per il salario accessorio in Bilancio d’Ateneo.

 

            La scrivente Anna Maria Surdo, in qualità di rappresentante del personale tecnico amministrativo in Senato Accademico e nelle RSU, eletta per la O.S. RdB,  fa seguito ai colloqui intercorsi con il Direttore Amministrativo, Dr. E. Nicolai, e il Prorettore, Prof. Milano,  per evidenziare   in modo formale una situazione anomala riguardante la determinazione del fondo per i  compensi accessori per il personale non docente e che sta pregiudicando gravemente il prosieguo della trattativa decentrata.

            Nell’ambito della contrattazione decentrata sono stati consegnati alla parte sindacale dei dati contabili da cui si evince che il fondo per il  salario accessorio e le progressioni  economiche (art.67 del CCNL) dal 2002 – nonostante il maggior apporto derivante dall’introito del Fondo Comune d’Ateneo - dovrebbe subire una progressiva diminuzione  con contestuale diminuzione dell’avanzo a fine esercizio, che si attesterebbe per il 2003  a – 18.000,00 €,  il che sta a significare che   per il personale tecnico amministrativo si è speso più del disponibile.

 Questi dati, però, sono in aperta contraddizione  con quelli desunti dai Bilanci d’Ateneo, regolarmente approvati nei rispettivi esercizi dal S.A. e dal CdA.

Per  ogni esercizio nei bilanci si è sempre registrato, al contrario, un consistente avanzo tra  i fondi destinati e quelli spesi, fino ad arrivare al consuntivo 2003, dove risulta un avanzo di € 740.769,09, da lei confermato nell’ultima seduta di S.A., a seguito di specifica richiesta della scrivente senatrice. 

            A seguito di una accurata analisi dei dati contabili forniti dall’Amministrazione, la scrivente ha rilevato che erroneamente nel 2002 il  monte salario accessorio, assestato per  il pagamento delle indennità accessorie come da contratto integrativo del 1997, non è stato aumentato dell’importo quantificato per le progressioni orizzontali, reperito da fondi di bilancio, così come previsto dal contratto integrativo del 2001 (L. 1.147.000.000) e regolarmente effettuato in sede di Bilancio (i fondi sono stati  prelevati dall’avanzo degli stipendi fissi del personale non docente) , importo che per il 2002 doveva diventare parte integrante e fissa della nuova determinazione dell’art. 67.

Al temine della manovra (inizio 2002), al contrario, è stata detratta la spesa sostenuta per le progressioni orizzontali  direttamente dal monte salario accessorio assestato nel 2000-2001 che, pertanto, è diminuito di un terzo poiché non includeva la somma che l’Amministrazione si era impegnata a reperire.  Di conseguenza è diminuito  l’avanzo per il 2002 , fino ad arrivare al 2003 con un avanzo quantificato nei dati contabili  in soli € 22.000,00 circa, contro i 740.769,09 € registrati nel bilancio consuntivo. 

            La scrivente ha segnalato più volte ed in varie sedi l’errore nei dati contabili, anche in Senato Accademico. In via informale, la sottoscritta è giunta a conoscenza che  l’amministrazione intende portare in discussione, nella seduta odierna del CdA,  una  variazione di bilancio (probabilmente con legittime motivazioni) che tramite l’azzeramento dell’avanzo, renderà coerenti  i dati di bilancio con quelli contabili prodotti in sede di contrattazione.

            Al di là dei numeri,  si vuole  evidenziare che tale manovra contabile di fatto disattende gli impegni sottoscritti tra l’Amministrazione e le parti sociali negli accordi integrativi per gli anni 2000-2001, che prevedevano il reperimento delle somme necessarie per le progressioni di carriera a carico dell’Amministrazione.

 Si vuole, inoltre, rappresentare la preoccupazione che con l’eventuale ratifica di  questa procedura da parte del C.d.A.,  i lavoratori si vedranno decurtare di anno in anno il  fondo assestato per la determinazione del salario accessorio. Tale situazione determinerebbe un graduale impoverimento della massa stipendiale dei lavoratori di questo Ateneo, già  seriamente compromessa dal  mancato adeguamento degli stipendi al reale aumento del costo della vita.

 

            Distinti saluti.                                      

           

             

 

Roma, 7 giugno 2004

                                                                                                          Anna Maria Surdo

                                                                                              Rappresentante Pers. Tec. Amm.vo.

                                                                                                  in Senato Accademico e R.S.U.