In trattativa decentrata sono
stati discussi diversi argomenti: modifica dell’incremento dell’indennità di
professionalità, costituzione fondo salario accessorio 2006, progressioni
verticali, accesso alle progressioni orizzontali per i lavoratori 63/bis,
incremento buono pasto, convenzione Banca di Roma.
La delegazione sindacale ha
invitato ancora una volta l’amministrazione a definire una calendarizzazione
per le date e gli argomenti della contrattazione. La parte amministrativa ha
risposto di poter fissare di volta in
volta gli argomenti e la data.
La prossima contrattazione si terrà il 14
marzo.
Indennità di
professionalità e fondo salario accessorio 2006: gli
argomenti sono collegati tra loro e non essendo stato ancora certificato il
fondo dai Revisori dei Conti, non si è potuto parlare della quota di incremento
per l’indennità di professionalità. Si è registrato un tentativo
dell’amministrazione di arretramento rispetto agli accordi presi. Hanno
tentato, infatti, di far passare questo incremento solo per il 2006, invitando
la delegazione sindacale ad esprimere un
loro parere. La delegazione sindacale ha
risposto che la richiesta sindacale è stata già inoltrata ed accettata nella
Commissione tecnica di giugno 2005 e prevedeva l’incremento “a partire dal
Progressioni verticali: la
discussione è stata lunga e faticosa.
La tesi dell’amministrazione è
che comprende le “ forti” ragioni esposte dalla parte sindacale, ma ha le mani
legate poiché, anche se si decide di aumentare i posti, dando in prima istanza l’avvio alle progressioni
interne, obbligatoriamente nella
Programmazione dovrà essere inserito anche il numero corrispondente di posti a
concorso esterno. Questa programmazione non è comunque approvata dal MIUR
poiché la nostra università ha speso già tutta la quota spendibile del fondo
ordinario (che non deve superare il 90% del Fondo Ordinario) per gli stipendi
del personale. Ha invitato i rappresentanti sindacali a ragionare su quello che
si può fare e non su un “libro dei sogni” immaginando l’ università che
dovrebbe essere…..
E’ stata contestata questa tesi,
poichè va in contraddizione con l’azione portata avanti dal Rettore, che in
Senato Accademico ha affermato la
volontà di contrastare nei fatti la mancata approvazione del Piano Triennale da
parte del MIUR, portando avanti le assunzioni programmate affinché il nostro
ateneo sia dotato dei docenti necessari a farne una università di
qualità, in espansione e concorrenziale,
coerentemente con il programma che si è
dato. Eè stato sottolineata, quindi, che la questione è di scelta “politica” e
non tecnica e in questo la parte amministrativa è stata invitata a dare le
risposte adeguate alle aspettative del personale tecnico che in questi anni ha
pazientemente aspettato.
E’ stato affrontato anche
l’aspetto tecnico, confutando la questione dei limiti fissati dai parametri
dati dal Miur per
Il problema sta in questi
termini: che cosa si vuole fare?
Si vuole continuare ad assumere
altri docenti o si vuole programmare l’assunzione di nuovi tecnici
amministrativi che, oltre a dare risposte al personale precario, renderebbe
possibile anche la programmazione dei passaggi interni?
Dopo molteplici interventi, la
parte amministrativa ha comunicato di rendersi disponibile a verificare la
quantità di spesa ancora possibile (i cosiddetti Punti Organici) per le
assunzioni e di darne relazione all’incontro di Commissione Tecnica.
Accesso alle progressioni
orizzontali. E’ stata chiesta la possibilità
di far accedere alle progressioni orizzontali chi aveva inoltrato domanda con
riserva all’atto dell’avviso, cioè i colleghi 63/bis., e che hanno maturato
adesso i tre anni di anzianità. Il Prof. Vallebona, delegato del Rettore,
ancora una volta, ha negato questa possibilità poichè gli interessati, avendo
chiamato in giudizio l’amministrazione, hanno possibilità di risolvere solo in
sede di transazione.
Si sottolinea un’altra risposta
data dal prof. Vallebona in riferimento dei
colleghi “63/bis” che hanno fatto richiesta di accesso richiedendo la
ricostruzione di carriera.
Innanzitutto il delegato del
Rettore ha chiesto alla dott.ssa
Quattrociocche di dare una risposta ai richiedenti. Ha sottolineato, però, che
prima si riserva di verificare la sussistenza del “diritto” per la particolare richiesta. Quindi non è
stata subito esplicitata una risposta positiva,
ma neanche negativa.
Convenzione con Banca di
Roma. Sono state illustrate alcune situazioni di dubbia
applicazione della convenzione in atto con
Tutti ci siamo associati alle
rimostranze Il prof. Vallebona ci ha invitato a presentare una segnalazione
formale per verificare quanto esposto.
Buono pasto. La
delegazione sindacale ha richiesto l’aumento del ticket raddoppiandone il
valore attuale (come avevano proposto nel nostro volantino). L’amministrazione
ha dichiarato la propria disponibilità ad accettare la richiesta, prospettando
il nuovo valore del ticket a 10
euro. Spieghiamo che il ticket fino a
5,26 euro non è tassabile, mentre la tassazione scatta per la quota eccedente a
tale importo. La discussione si è
bloccata, però, sulle modalità di fruizione, poiché successivamente è
stata richiesta l’applicazione delle norme contrattuali già in vigore nel
precedente contratto che, in regime di articolazione oraria su cinque giorni,
stabilisce che se l’orario di lavoro supera le sei ore, e si effettua la pausa pranzo, si ha diritto al buono pasto. Sono
state eccepite motivazioni di mancata convenienza per l’amministrazione e cose
simili. Essendo a fine trattativa, tra l’altro il prof. Vallebona già era
andato via, l’argomento è stato rinviato all’incontro della Commissione
tecnica.
Roma, 14 febbraio 2006
RdB-CUB PI Università Tor Vergata