La RESPONSABILITA’ d’ufficio in Grassetto
Tra le questioni amministrative “particolari”
di Tor Vergata su cui come
Organizzazione Sindacale abbiamo avuto modo di soffermarci, per individuarne la peculiarità e
l’incidenza in un eventuale percorso di progressione di carriera, è la cosiddetta “particolare Responsabilità
d’Ufficio”.
La responsabilità dovrebbe essere correlata all’assegnazioni di incarichi particolari (rilevanza "ad extra") rispetto alle mansioni ordinarie previste dal CCNL nella qualifica di inquadramento (nel vecchio ordinamento) o nella categoria (nel corrente ordinamento).
Dovrebbe essere questa una qualità aggiuntiva facilmente individuabile e classificabile o così si riteneva fino alla pubblicazione dei criteri di valutazione dei titoli individuati dalle Commissioni per le procedure valutative in corso che, sostanzialmente, sono due:
1) l’incarico di responsabile
deve essere (stato) conferito con provvedimento formale (scritto) emanato dal
Rettore o dal Direttore Amministrativo;
2) gli incarichi devono
comportare la direzione di una “struttura complessa” cui afferiscano più unità
di personale e di mezzi strumentali per
il passaggio alla categoria “D”.
In verità c’è un altro parametro che stabilisce: il destinatario di detti incarichi, inoltre, non deve essere gerarchicamente subordinato ad altro funzionario o vice-dirigente.
E qui c’è una incongruenza che rimette tutto
in discussione: ma in una struttura gerarchica, come quella in cui è
organizzata la nostra Università (e non solo la nostra): Settori, Ripartizioni
e Divisioni, ci chiediamo perchè un dipendente ex VII che aspira ad essere
inquadrato nella Cat. D1 (ex VIII) non possa essere sottoposto ad un vice dirigente.
E
alla responsabilità dei Settori
dovrebbe essere assegnato un dipendente inquadrato nella cat. “C” o “D”? E alla responsabilità per la direzione di Ripartizioni un “D” o
un “EP” o è con la somma delle
responsabilità che un ex VIII può essere inquadrato in EP1 e via dicendo…
La stato di confusione (ovviamente dei dipendenti, poiché l’amministrazione in questo ha dimostrato di avere le idee molto chiare) non riguarda solo il passato, ma anche l’attuale organizzazione degli uffici amministrativi.
Nell’ultimo decreto di riorganizzazione
dell’amministrazione centrale, infatti, le Ripartizioni sono state suddivise in
Settori e ad alcuni dipendenti cui viene conferita la
responsabilità è stato detto che la “rilevanza ad extra” del loro incarico
si desume, nel decreto rettorale di ristruttazione, dal carattere in GRASSETTO
con cui sono riportati i loro nomi nell’elenco del personale assegnato ai
settori.
Ma come si lega questa “particolare” responsabilità in grassetto con i criteri stigmatizzati dalle Commissioni per i procedimenti valutativi?
Questa O.S. dubita fortemente che “la responsabilità in Grassetto” possa essere valutata come titolo in un futuro procedimento di progressione di carriera ed invita i colleghi a verificare la regolarità della loro posizione per non avere in futuro amare sorprese.
Ne sanno qualcosa i capi settori delle Segreterie Studenti, che pur esercitando da anni la responsabilità d’ufficio (attribuita, peraltro, con atto formale), firmando atti rivolti all’esterno (utenza), organizzando il lavoro all’interno della struttura e via dicendo, non risultano idonei per il passaggio alla cat. “D1” e dovranno sostenere la selezione per dimostrare la professionalità acquisita ed il conseguente riconoscimento ..dopo anni di responsabilità esercitata..
Ma questo è un esempio, un altro simile, e di cui questa O.S. ha ampiamente scritto, riguarda i Segretari di Dipartimento, per Statuto responsabili in solido con i Direttori di Dipartimento.
Roma, lì 20 maggio 2002
Coordinamento RdB Università Tor Vergata