Riparte con molta lentezza la trattativa decentrata

 

 

Dopo un anno di vuoto contrattuale in ateneo, si è tenuta venerdě 28 novembre la seconda trattativa.

La prima, tenutasi nel mese di ottobre si è rivelata , ben presto, una seduta “informativa” su questioni “aperte” e  su cui l’amministrazione intendeva chiudere in modo non del tutto positivo.

I rappresentanti sindacali, infatti, sono stati informati che:

-         per la seconda volta, l’amministrazione ha inviato una richiesta di chiarimento all’Aran sull’applicazione di una legge, la 808/77-art.16,  riproposta nel nostro contratto nazionale e che, attraverso un meccanismo di ricostruzione di carriera, prevede il riconoscimento giuridico della anzianità pregressa, valevole  per eventuali progressioni economiche (all’interno della categoria) o verticali. La tesi dell’amministrazione, che  vorrebbe fosse confortata dal parere dell’Aran, è che questa norma non è applicabile, in quanto decaduta insieme ad altre con il “testo unico sul pubblico impiego” del 2001. La RdB invita i colleghi interessati, cioè tutti coloro che sono stati inquadrati negli ex livelli o nelle attuali categorie meno di tre anni , senza aver mai avuto un passaggio di posizione retributiva, ad inoltrare la richiesta di applicazione della norma contrattuale. Sul sito web RdB, linkRdB Informa” (http//www.uniroma2.it/rdb) si può  scaricare il modello di domanda.

-         L’applicazione del contratto integrativo per l’art. 74 è in dirittura di arrivo: entro dicembre terminerà la procedura selettiva per tutte le aree. Però, l’amministrazione informa che i fondi a disposizione sono stati tutti utilizzati: fino ad oggi (e da subito) sono stati inquadrati soltanto gli idonei per le procedure per soli titoli.

     Ci sarebbero quindi difficoltà ad inquadrare tutti gli altri (procedure per titoli ed esami)?                                                                                                                                            

     A seguito della vivace e unanime  protesta  dei sindacati,  si è assistito ad  una marcia indietro  

     dell’amministrazione, anche se un po’ frenata. Secondo una clausola del contratto integrativo, gli

     inquadramenti avverranno man  mano che saranno reperite le risorse in bilancio.

-         Circolano in ateneo richieste di progressioni economiche (lo scalino all’interno della categoria). L’amministrazione informa, però,  che si tratterebbe della seconda applicazione della norma (art.56 del CCNL) e, qualora (??) attivasse il procedimento, applicherà la norma contrattuale che prevede la “SELEZIONE”.  Per chi matura i tre anni di anzianità e non ne non ha ancora fruito si applica il contratto integrativo, su iniziativa di verifica dell’amministrazione.                         La RSU RdB esprime la sua totale contrarietà alla “selezione”, evidenziando l’assenza di preventiva discussione e determinazione delle modalità di applicazione di  criteri  che risulterebbero, in tal modo, poco certi e trasparenti.

 

Insieme al delegato del Rettore è stata fissata, a più di un mese dopo, la data della seconda seduta di contrattazione, con rassicuranti intenzioni a voler imprimere una svolta positiva alle relazioni sindacali.

Alla trattativa del 28 novembre si registra, purtroppo,  la sua assenza per motivi di salute.

Due giorni prima erano stati trasmessi alla delegazione sindacale prospetti contabili sui costi del contratto integrativo, sulla consistenza del fondo per il salario accessorio e per la progressione orizzontale, sui numeri e costi delle indennità di responsabilità e posizione. 

 In seduta si cerca di avere spiegazioni sul significato complessivo di quella sequenza numerica.

La Cisl richiede la costituzione di una commissione bilaterale  con compiti  istruttori per l’analisi e valutazione dei prospetti contabili. La RdB e CGIL chiedono che la commissione e, quindi, la seduta di  contrattazione decentrata siano riunite prima  della seduta del Senato Accademico (16 dic), che dovrebbe approvare il Bilancio Preventivo.

Nonostante il rinvio degli argomenti all’odg, riguardo l’indennità di responsabilità la RSU RdB  insiste nel rilevare un errore contabile nell’ attribuzione della nuova indennità: questa assorbe anche quella di professionalità, stabilita nel contratto integrativo del 1997 ancora in vigore, che invece è destinata a tutti, è  fissa e  ricorrente, ma modulata negli importi secondo i livelli di inquadramento.

Nel prospetto, rileva inoltre,  non c’è traccia tra i numeri delle ulteriori posizioni (e  relative indennità) individuate con il recente decreto di riorganizzazione dell’amministrazione centrale.

Dalla delegazione amministrativa si risponde che non c’è alcun errore contabile, ma è stato deciso che le due indennità non possono cumularsi, altrimenti i fondi a disposizione non basterebbero.

Le  posizioni di responsabilità recentemente attribuite a breve saranno incentivate. E’ in corso la loro quantificazione.

La RSU-RdB replica che l’eventuale decisione di cancellare  una indennità prevista dal contratto integrativo dovrebbe essere discussa insieme alla parte che l’ha sottoscritto e valutata nell’ambito di un  quadro complessivo, dato dalle informazioni sul fondo a disposizione, sugli importi inseriti nelle voci di  bilancio e sui costi totali dell’applicazione del contratto. Chiede, pertanto, che anche questo aspetto sia discusso nella prossima seduta.

 

Legge 626: è stata chiesta la verifica sullo stato delle cose nell’applicazione della legge con l’obiettivo di indire le elezioni per la nomina degli RLS (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza).

RdB fa presente che tra le precedenti RSU (quelle con cui si riusciva a fare un minino di lavoro insieme!) si era concordato una proposta di Regolamento per le elezioni degli RLS. Per non allungare  i tempi propone di   tener conto del lavoro già svolto e dei risultati ottenuti in questo ambito.

L’amministrazione introduce l’argomento del rischio radiologico, informando che alcuni lavoratori soggetti al controllo per il rischio radiologico richiedono il passaggio per l’inserimento nel rischio da laboratorio, più remunerativo per gli effetti del contratto integrativo, ma meno tutelato.

La RSU-RdB propone di intervenire con un correttivo migliorativo dell’indennità per il  rischio radiologico.  La Cisl chiede il rinvio dell’argomento, la Rdb insiste e l’amministrazione propone di inserirlo all’odg della seduta successiva, insieme agli argomenti già fissati.

La RSU-RdB chiede anche l’inserimento nell’odg dell’argomento “Formazione”, contestualizzando la richiesta nella “ipotesi” di avvio dei procedimenti per le progressioni. Il percorso formativo del singolo lavoratore  occupa, infatti, nella norma contrattuale un posto fondamentale ai fini della valutazione per l’idoneità alla progressione. Sottolinea che l’amministrazione ha  avviato dei corsi di formazione, ma in contrattazione non sono stati stabiliti  prioritariamente i criteri di valutazione del credito formativo  e delle condizioni di  partecipazione dei dipendenti al percorso formativo.

 

In sostanza anche questa seduta non ha portato risultati concreti, ma si sono colti segnali dalla parte amministrativa che sottendevano ad una maggiore  disponibilità rispetto al passato.

La RdB ritiene, pertanto, prematuro esprimere considerazioni definitive, nonostante il rinvio degli argomenti  e  la costituzione di una commissione, che potrebbe essere usata per dilazionare i tempi della trattativa.

La RSU RdB, per quanto la riguarda, si impegnerà a farla funzionare per dare un supporto tecnico alla individuazione e definizione di fondi con l’obiettivo di  incrementare le voci stipendiali  dei lavoratori.

 

Roma, 2 dicembre 2003

                                                                                           RdB-CUB  Università Tor Vergata