Comunicato dell’Assemblea Generale del Personale

 

Il comunicato, che di seguito si trascrive, sintetizza quanto determinato dall’assemblea del personale dell’8 maggio, che numeroso ha partecipato attivamente alla riunione indetta da tutte le rappresentanze sindacali d’Ateneo per la mancata applicazione della preintesa sottoscritta il 22.12.2000.

La RdB, condividendo nel merito gli interventi delle altre OO.SS., ha voluto in particolare stigmatizzare l’inerzia di un’amministrazione che, ancora una volta, non ha perso l’occasione nel dimostrare lo scarso interesse per le aspettative del personale ad un giusto riconoscimento del diritto alla progressione economica e professionale.

Le inadempienze fino ad oggi rilevate non investono soltanto il mancato reperimento dei fondi necessari per l’applicazione del contratto integrativo, di cui si sta discutendo da anni e che scadrà tra pochi mesi (31 dicembre 2001), ma l’assenza di una vera programmazione politica e gestionale del personale tecnico amministrativo, la cui sorte spesso appare legata più ad iniziative improvvisate e rispondenti a criteri clientelari che meritocratici.

Da più di due anni, infatti, si discute di un contratto nazionale che, nel rispetto dei principi dell’Autonomia, rimanda alle Università il reperimento delle risorse economiche per il finanziamento degli istituti contrattuali.

Oltre che dal Fondo di Funzionamento Ordinario, questa Amministrazione – come già proposto dalle RSU insieme con alcuni rappresentanti in Senato Accademico - avrebbe potuto reperire ulteriori risorse, adottando in un regolamento interno una norma finalizzata alla riserva di una “percentuale x”, da determinare, prelevandola da tutte le entrate extra dell’Ateneo (master, corsi di perfezionamento, corsi di formazione, fondi Giubileo, c/terzi, fondi Policlinico, commesse varie a servizi dell’Ateneo, etc.) e finalizzata alla costituzione di un FONDO UNICO d’ATENEO per l’incentivazione del personale.

La RdB ritiene che le entrate derivanti da attività o professionalità istituzionali, o comunque svolte nell’ambito del ruolo universitario non possono rispondere esclusivamente ad esigenze di profitto personalistiche ma, pur in minima parte, costituiscono patrimonio dell’Ateneo. 

Evidentemente la cosiddetta “Autonomia” serve, invece, per emanare uno statuto che toglie la rappresentanza in Consiglio di Amministrazione al personale tecnico amministrativo; per riservarsi il diritto a deliberare prebende ed indennità al personale docente e riconoscere solo le responsabilità contabili/penali ad una parte del personale tecnico amministrativo; per emanare regolamenti interni che puntualmente non sono rispettati, quando dovrebbero regolamentare con trasparenza ed obiettività gli atti di gestione del personale (es: quello di Mobilità Interna); per dotarsi di un ulteriore statuto per la trasformazione dell’Ateneo da Università pubblica a Fondazione di diritto privato.

Tutti i lavoratori presenti all’assemblea, insieme ai delegati ed eletti sindacali, hanno rappresentato la loro protesta direttamente presso il Rettore, il quale in verità si è impegnato positivamente sull’esito della prossima trattativa sindacale, prevista per venerdì 11.

Il Rettore ha sollecitato, inoltre, i rappresentanti sindacali a non confondere gli obiettivi propri dell’accordo decentrato con l’esigenza di aumenti salariali, che può essere soddisfatta con altre modalità.

Non c’è stato il tempo necessario per spiegare al Rettore che sulla questione sia la RdB, sia i lavoratori e sicuramente le altre OO.SS. hanno le idee chiare:

l’attuale distribuzione del salario accessorio non va modificato!

Piuttosto bisognerà incrementare il Fondo per sanare le sperequazioni eventualmente riscontrate.

 

La RdB, quindi, invita i lavoratori a “non abbassare la guardia”, a aderire allo stato di agitazione partecipando in massa alla prossima assemblea del 15 maggio: non è tempo di delegare ad altri il proprio destino.

 

Roma, li 9 maggio 2001

                                                                          Il Coordinamento RdB Università Tor Vergata

 

 

 

 

“L'assemblea generale del personale tecnico-amministrativo, riunitasi in data 8 maggio 2001, all'unanimita':

 

a)       chiede l'immediata applicazione del preaccordo firmato in data 22/12/2000 e la definizione di un calendario applicativo delle relative procedure da concludersi entro il 31/12/2001

 

b)       rifiuta l'ipotesi di una riduzione del salario accessorio vigente per finanziare la manovra contrattuale;

 

c)       indice lo stato di agitazione del personale tecnico-amministrativo dell'Universita' "Tor Vergata";

 

d)       convoca una nuova assemblea generale del personale, che definisca il calendario delle eventuali forme di lotta da intraprendere,  per martedi' 15/05/2001 alle ore 11.00, presso l’aula n. 3, piano terra del Rettorato”.

 

 

L'assemblea del personale tecnico-amministrativo

CGIL-CISL-UIL-RDB-SNALS e RSU di Ateneo