CONFRONTIAMOCI SENZA LITIGARE

L'ultimo volantino RdB "Cosa succede a Tor Vergata", appena reso pubblico, ha provocato le reazioni di chi ritiene di dover tacitare chi non condivide quel modello di fare sindacato, vale a dire la "concertazione", e ne denuncia le contraddizioni.

In un modello di società democratica e pluralistica, come dovrebbe essere la nostra, prevalgono le tesi della maggioranza, ma la minoranza (intesa più in termini numerici che politici) ha il diritto/dovere di manifestare il` proprio dissenso, scegliendo autonomamente i modi e i tempi.

Che, in risposta, si tenti di bloccare i lavori RSU non giova a nessuno e tantomeno ai lavoratori che hanno dato la loro delega, ma fa esattamente il gioco della controparte - che non è la RdB - dandole il pretesto, proprio ora, per non discutere sulle questioni del personale.

Questa sarà una decisione, però, della quale queste forze sindacali dovranno assumersi la responsabilità di fronte a tutti i colleghi!

In merito alle informazioni fornite sulla trattativa decentrata, la RdB, pur ribadendo la sostanza di quanto già affermato, precisa i dettagli della questione asilo nido.

Questa O.S. può testimoniare quello che è avvenuto in contrattazione, ma non può portare a prova i verbali, poiché questi non danno conto di tutte le posizioni che emergono nel dibattito, nonostante la richiesta della RdB. L'Amministrazione rispose che si poteva precisare la propri dichiarazione, ma non quella di un altro.

All'inizio della trattativa alcune forze sindacali hanno sostenuto ripetutamente la proposta dell'Amministrazione di appaltare il nostro Asilo Nido al Comune di Roma, cedendo metà dei posti disponibili (già molto inferiori alle richieste), ed il controllo del servizio, per giunta ad alti costi per l'Ateneo. Me critiche della RdB questi esponenti sindacali hanno giustificato la scelta in nome di una politicissima "integrazione nel territorio". Si ricorda a tal proposito il volantino, intitolato "Quali servizi sociali a Tor Vergata", in cui si denunciavano i fatti. E' solo in una trattativa successiva che tutti hanno concordato sull'opportunità di rinviare l'avvio dell'asilo nido interno, i cui i locali tra l'altro sono ancora in fase di ristrutturazione, a favore della distribuzione dei relativi fondi stanziati sul Bilancio '99, a parziale rimborso delle spese sostenute dai lavoratori per un asilo nido privato o pubblico.

La parte amministrativa riteneva che i rimborsi dovessero partire dal prossimo settembre, alcuni esponenti sindacali inizialmente concordavano con questa tesi, che sosteneva l'illegalità della retroattività del provvedimento e la sua mancanza di opportunità in nome addirittura di un preteso scontento dei dipendenti stessi, mentre la CISL e la RdB chiedevano l'applicazione da gennaio. Tutti si sono allineati su quest'ultima posizione, allorché fu chiesto di verbalizzarla, anche se venne addirittura proposto di estendere il rimborso a tutti i dipendenti con figli da 0 a 3 anni a prescindere dalla frequenza all'asilo nido.

 

Nei fare informazione questa O.S., inoltre, persegue l'obiettiva di portare le discussioni fuori delle stanze chiuse delle riunioni RSU o delle trattative decentrate per aprire un pubblico dibattito sulle questioni dei lavoratori ed un confronto sugli obiettivi e strategie sindacali che auspica entro breve tempo.

Anziché richiedere confronti all'interno dei sindacati con autosospensioni dal Coordinamento RSU, perché non si sollecita un confronto pubblico sulle argomentazioni esposte in quel volantino?         

Perché non si spiega ai lavoratori che la "concertazione", che spesso sconfina nella "cogestione" rappresenta l'assoggettamento degli interessi dei lavoratori al modello economico che l'impresa, o l'amministrazione nel nostro caso, si è scelto? La RdB invece è per il rilancio della contrattazione per tutte le questioni illustrate nel documento in questione.

E' grazie alla concertazione, ribadita ulteriormente nell'accordo per il "patto sociale " siglato la vigilia di Natale tra il Governo ed i Confederali, che per il rinnovo dei nostro contratto non si prevedono immediati miglioramenti economici, tant'è che non è stato previsto il pagamento della vacanza contrattuale, ed il passaggio al nuovo ordinamento professionale sarà a costo zero. (invitiamo i colleghi a leggersi sul sito "RdB Tor Vergata" il documento d'indirizzo del Governo per il contratto universitario).

Questo sta a significare che se non saranno previste risorse finanziarie nuove, stanziate dal Governo, ognuno di noi dovrà cedere parte del proprio salario accessorio - conquistato - per il riconoscimento della professionalità di pochi ovvero solo degli alti livelli.

Ci chiediamo perché chi partecipa alla trattativa nazionale assolutamente tace sulle contrattazioni che - si stanno svolgendo all'Aran per la firma dei nostro contratto. (Ci sono state già due sedute tra maggio e giugno, altre due sono previste entro la fine dei mese).

E' una richiesta questa che le RSU di Tor Vergata doverosamente avrebbero dovuto porre. Gli eletti RdB non si tirano indietro.

Ritornando alle questioni locali, la RdB precisa che allo stato attuale non ha voluto esprimere preferenze per un cambio al comando in occasione delle elezioni del Rettore, perché non ha certezze che chi subentrerà svolgerà una politica sul personale tecnico amministrativo migliore di quella attuale. La RdB ha solo espresso critiche ed aspettative che crede legittime in un paese democratico nell'avvicinarsi di una competizione elettorale, visto che per la prima volta 9 personale tecnico amministrativo è chiamato ad esprimersi.

Per intenderci si riporta la risposta data ad un collega politicante che, cercando di catalogare la RdB, recentemente poneva il quesito amletico: "tu sei pro-tizio o pro-caio". Risposta: "io sono pro lavoratori'.

 

Roma, 15.06.1999

Il Coordinamento RdB Tor Vergata