NIENTE DI BUONO DALLA CONTRATTAZIONE
(attenzione ai canti delle
sirene…)
Non ci sono assolutamente buone notizie dalla contrattazione tenutasi
lunedì 28 maggio.
L'amministrazione è ritornata indietro riguardo
alla proposta presentata (a voce) nella precedente
riunione, ma, come i toni usati dal Direttore Amministrativo
nell'incontro con i lavoratori facevano intendere, l'applicazione della
preintesa, così come egli oggi la interpreta, è addirittura
peggiorativa:
1. La controparte ha comunicato che a tutti
viene applicata la preintesa, vale a dire che tutti gli ex V, VI,
VIII partecipano, ma sarà effettuata la selezione per i seguenti posti
disponibili rispetto ai fondi rimasti a disposizione: da ex V a C1 13 posti,
da ex VII a D1 14 posti e da ex VIII a EP1 6 posti. Una proposta,
quindi, ancora più restrittiva della precedente, già bocciata dai sindacati
e dai lavoratori.
2.
Sono disponibili risorse aggiuntive solo
per un passaggio di livello economico (all'interno della categoria) per tutti i
dipendenti, mentre la preintesa prevede il livello economico a chi è escluso
dai passaggi di categoria (che dai
numeri su esposti sono stati quasi azzerati)
3. Per il passaggio di categoria, quindi,
l'amministrazione non mette risorse aggiuntive, ma fa riferimento al
prospetto per la costituzione del fondo, allegato n. 4 della preintesa
(inserito sul sito web RdB, nel link “contrattazione decentrata”) che è stato
determinato secondo le regole fissate dal contratto nazionale. Nel fondo per i
passaggi di categoria sono disponibili circa L.122.000.000, ma a
detta della controparte rimangono poco più di L. 75.000.000, giacché tutto il
resto è già stato utilizzato per gli inquadramenti in EP di alcuni ex VIII
livelli, il cui passaggio al IX livello, peraltro, era previsto e finanziabile
con il precedente contratto.
Questa è l’altra "novità" introdotta dall’Amministrazione nell'ultima contrattazione. Fino a ieri, infatti, ci aveva fatto intendere di considerare questi passaggi in EP, come "automatismi" del vigente contratto e quindi finanziati con fondi del contratto nazionale e non sul Bilancio d'Ateneo. Tra l'altro stiamo riflettendo sulla legittimità formale di questi inquadramenti EP, poiché se non erano da considerare automatici, vale a dire obbligatoriamente previsti dal contratto nazionale, l'amministrazione non poteva attuarli, poiché il Fondo ancora non era stato certificato dai Revisori dei Conti (condizione senza la quale la preintesa non può essere applicata), non essendo stati previsti sul Bilancio 2001, come comunicato dal Direttore Amministrativo nella contrattazione del 21 aprile. Questa comunicazione, tra l’altro, ha dato il via alle assemblee ed allo stato di agitazione del personale. Deplorevole ed intollerante l'atteggiamento dei rappresentanti SNALS che prima ottengono il livello senza selezione e poi chiedono per gli altri non solo selezioni sulla preparazione, ma accettano anche quelle sul “numero “.
E’ chiaro che l’Amministrazione sta usando ogni stratagemma per non applicare l’accordo da lei sottoscritto, puntando sulla mancanza delle risorse necessarie prima e sui limiti formali imposti dal contratto nazionale poi, mentre si sa il MURST a metà mese ha assegnato sei miliardi alla III Univesità e alla Sapienza molti di più. E a Tor Vergata?
Ricordiamo che anche nel precedente
contratto quando ci presentammo per la prima volta alla trattativa decentrata
(30 gennaio ’97) l’amministrazione tentava di ridurre il fondo per il salario
accessorio, già costituito per l. 1.700.000.000, come al solito per
economizzare sul personale. Noi,
invece, con il Bilancio in mano dimostrammo che al contrario il Fondo era di
importo superiore, poichè non si applicavano i giusti criteri per la sua
costituzione. La
delegazione amministrativa accettò la proposta di istituire una speciale
Commissione per la riquantificazione del Fondo
che ricordiamo, a seguito della mobilitazione del personale, nel giro di
un anno è stato quasi triplicato!
La RdB ritiene che sia ora di
ripristinare la legalità sostanziale
e questo si fa contestando all’Amministrazione i regolamenti non rispettati ed
i suoi sprechi rispetto ad una gestione del personale basata sempre più sulla legalità formale.
Per esempio attendiamo risposte sulle assunzioni a tempo determinato ed
indeterminato avvenute negli ultimi anni a fronte di un organico dichiarato
in presunto esubero, sui contratti di consulenza che hanno affossato la
professionalità dei dipendenti di ruolo (e il
progetto per la “formazione” del
personale, discusso in più sedute,
giace chiuso in un cassetto del Direttore Amministrativo) o sul rapporto
numerico tra docente/studente.
Sono questioni queste che,
secondo le norme, implicano dirette responsabilità gestionali.
Riguardo
all’applicazione della preintesa va riconosciuto il tentativo delle tre OOSS
confederate di esplorare ogni strada possibile, anche se sono stati delineati
percorsi poco convincenti.
Noi della RdB abbiamo sostenuto che
l'amministrazione dovrebbe innanzi tutto assumersi la responsabilità di
ammettere la volontà di ritirare la propria firma dalla preintesa, per poi
decidere di discutere un articolato completamente diverso (sia nei tempi sia
nei modi) e in cui vanno incluse
tutte le figure professionali di tutti gli ex livelli. Noi riteniamo che
ogni nuova proposta rispetto alla preintesa, prima della sottoscrizione debba
essere discussa in assemblea con i lavoratori.
La seduta di
contrattazione è stata aggiornata al 7 giugno.
Roma, 30 maggio
2001
Eletti RdB nelle RSU d’Ateneo