CGIL CISL RDB-CUB RSU
Egregio
Professor Finazzi Agro’,
francamente
la Sua risposta del 7 giugno ci sorprende
nel merito e nella forma.
Il tanto rimarcato nostro “attribuire alla responsabilità dell'
Amministrazione la mancata applicazione dell'intesa “ e’ infatti nient’altro
che la pura verita’, facilmente riscontrabile da chiunque abbia seguito il
lungo svolgersi della trattativa e
comunque chiaramente percepita come tale da tutto il personale tecnico-amministrativo,
che ha infatti affollato le due assemblee, democraticamente indette e
democraticamente gestite, che si sono svolte sull’argomento.
Anche le proposte applicative del preaccordo da Lei
citate e avanzate progressivamente
dalla sua Amministrazione, ambedue parziali ed espresse solo in forma verbale e
prive di una concreta e formale pianificazione economica, sono comunque
estranee in molti punti all’accordo firmato e si sono rivelate soltanto strumenti di dilazione della
trattativa che, in presenza di una
reale volonta’ da parte Sua, sarebbe facilmente giunta a compimento con
soddisfazione di entrambe la parti.
In questo senso le espressioni da Lei denunciate
come “ingiuriose”, rientrano pienamente nella dialettica sindacale e sono anzi
inadeguate a descrivere il senso di delusione attualmente diffuso nel personale
tecnico-amministrativo e nelle OO.SS. che legittimamente lo rappresentano.
Prendiamo comunque atto della rinnovata volonta’
dell’Amministrazione “di applicare quanto sottoscritto il 22 dicembre 2000
senza alcuna riserva”, ribadendo comunque, per opportuna e reciproca chiarezza
, che non sara’ mai accettata un’applicazione riduttiva e discrezionale
dell’art.74 , comma 5 lettera C, la cui equa soluzione sembra incutere tanto
timore.
Solo la volonta’ politica,
Sua e dell’ Amministrazione
da Lei diretta, puo’ risolvere il
problema della progressione verticale del personale tecnico-amministrativo, che
e’ il punto focale di tutto l’impianto del contratto vigente e del preaccordo
del 22 dicembre 2000.
Egregio Rettore, aspettiamo quindi delle risposte
chiare e definitive. Nell'attesa, speriamo breve, Le ricordiamo pero' che il personale tecnico-amministrativo
della sua Universita’ e’ tuttora in stato di agitazione, con tutti i problemi
che tale situazione comporta per l’Ateneo.
In questo senso anche il Suo minacciato ricorso ai
comma 2 e 3 del contratto vigente, e il conseguente tentativo di esautorare i
rappresentanti sindacali interni, non sposterebbe i termini del problema e non
Le eviterebbe certo il crearsi di una situazione di disagio sia per gli Uffici,
che per l'utenza.
Certi quindi che, per evidenti motivi di
opportunita’, Lei decida di convocarci rapidamente per la prossima seduta di contrattazione decentrata, nella
quale ci auguriamo finalmente la Sua presenza, le inviamo i nostri migliori
saluti.
Roma,
12.06.2001
Firmato:
CGIL
CISL RdB-CUB RSU