QUALI SERVIZI SOCIALI A "TOR VERGATA"?
Nella seduta di contrattazione decentrata prevista per martedì 9 marzo
si discuterà al 1° punto all’odg di "Servizi sociali" per i
dipendenti tecnico-amministrativi di "Tor Vergata".
L’argomento, in effetti, è stato già affrontato nella seduta precedente
del 16 febbraio, durante la quale la delegazione amm.va "informava"
i sindacati che stava valutando la possibilità di attivare una convenzione con
il Comune di Roma (e quindi con l’VIII circoscrizione) per la gestione
dell’Asilo Nido di Tor Vergata, i cui locali sono in fase di ristrutturazione
per l’adeguamento a norma di legge, prevedendo la cessione di quindici posti su
trenta alle famiglie del territorio.
La RdB già in quella seduta ha precisato che secondo il contratto di
lavoro la determinazione dei servizi sociali è materia di contrattazione
sindacale e non di informazione e che comunque discutere di servizi sociali
vuol dire parlare non solo di Asilo Nido, la cui attivazione peraltro è
auspicata dai lavoratori da più di dieci anni, ma anche di una serie di
convenzioni con strutture territoriali per l’affidamento dei figli di tutti
i dipendenti dell’Ateneo durante la chiusura delle scuole, sia nella
stagione invernale che estiva.
Questa O.S. ha ribadito che discutere di servizi sociali vuol dire
anche parlare di buoni pasto sostitutivi della mensa e non solo per chi lavora
nel cosiddetto "campus" di Tor Vergata; vuol dire attivare
convenzioni con le strutture sanitarie universitarie al fine di prevedere un
percorso agevolato per i dipendenti in materia di prevenzione e cura della
salute (questione lanciata dal Comitato di Pari Opportunità e più volte
richiesto in Consiglio di Amm.ne dalla nostra rappresentante); vuol dire anche
ipotizzare sussidi economici per l’acquisto di libri scolastici; costituire il
"Fondo di Solidarietà con regole certe e trasparenti; attivare iniziative
sportive per il tempo libero dei dipendenti, convenzioni per spettacoli
teatrali.
Questi sono temi già valutati da una "Commissione Istruttoria
" costituita con un decreto rettorale del 5.01.1998 e composta da
componenti amministrative e sindacali, con il fine di individuare i campi di
intervento dell’Ufficio Affari Sociali ed inoltrare proposte in merito. La Commissione,
dopo essersi riunita circa tre volte, ha interrotto di fatto i lavori senza una
motivazione ufficiale.
Ritornando alla questione dell’Asilo Nido la RdB ha evidenziato nella
precedente trattativa decentrata che "l’informazione" data
dall’Amministrazione era parziale e lacunosa.
Era parziale in quanto non illustrava un’altra soluzione che era stata approvata
dal precedente Consiglio di Amministrazione nella seduta del 27.02.1997 e che
prevedeva di espletare una gara, mediante appalto concorso, per l’affidamento
all’esterno di durata triennale della gestione dell’Asilo Nido. La delibera, dopo
circa due anni di silenzio praticamente senza motivazione, era stata
riportata alla valutazione del C.d.A attuale nella seduta del 25 sett.1998 per
delle correzioni sugli elementi valutativi di aggiudicazione in favore della
qualità del servizio e dando meno valore all’elemento prezzo, il cui tetto
massimo era stabilito in L. 750.000 procapite mensili.
Il nostro rappresentante in C.d.A aveva inoltre evidenziato la
necessità che il Comitato di Gestione fosse composto anche da lavoratori
universitari, in osservanza al contratto di lavoro.
L’informazione era lacunosa in quanto non forniva elementi di
valutazione circa i costi previsti per l’amm.ne, per i dipendenti e per il
Comune ed il grado di fruibilità del servizio da parte dei lavoratori di
"Tor Vergata" rispetto ai Regolamenti del Comune e alla normativa
contrattuale universitaria che prevede che i servizi sociali debbano essere
gestiti da organismi costituiti da rappresentanti dell’amministrazione e dei
lavoratori .
L’amministrazione ha inviato alle rappresentanze sindacali il testo
della convenzione (che deve essere ancora definito dalle parti): il Comune per
la riserva dei quindici posti offre il personale educatore, un cuoco (forse) e
il personale medico, l’Università dovrà provvedere a fornire il personale
ausiliario, dovrà sostenere le spese di manutenzione dei locali, degli arredi e
attrezzature didattiche, le spese di funzionamento del servizio (gas, luce,
acqua, riscaldamento), rimborsare le spese di vitto per la quota di spettanza
dei dipendenti universitari, i quali dovranno pagare la stessa retta prevista
per gli abitanti della circoscrizione e dovranno osservare il Regolamento del
Comune.
La RdB, pur non essendo favorevole alla privatizzazione dei servizi,
non è convinta dell’ultima proposta dell’Amministrazione e che tende comunque
ad allungare i tempi di attivazione del servizio: non si ravvede sicuramente la
convenienza per l’Università (e quindi anche per i dipendenti) nella eventuale
scelta della convenzione, se non derivante da esigenze di tipo strettamente
politico, che non possono essere di un sindacato che dovrebbe avere come punto
di riferimento l’esigenza reale dei dipendenti di Tor Vergata la cui sede di
lavoro, peraltro, è distribuita su tutto il territorio del comune.
Roma, 08.03.1999 Il Coordinamento RdB Università