Strutturati
A tutto il Personale
in servizio presso le sedi in convenzione
per l’assistenza sanitaria
LL.SS.
Si
porta a conoscenza di tutto il personale in indirizzo che nella seduta di
contrattazione decentrata del 1° giugno si è aperta la discussione sul
personale cosiddetto "strutturato", come richiesto dalla RdB nella
seduta precedente.
Questa
O.S. ha aperto la discussione rappresentando le istanze del personale che da
sempre sono rimaste disattese: l’applicazione del contratto della Sanità, per
la parte normativa ed economica e di tutte le altre norme la cui applicazione
investe l’organizzazione e la gestione dell’attività lavorativa.
In termini concreti si fa riferimento
all’adeguamento tabellare dello stipendio universitario a quello ospedaliero
(retribuzione fissa), nonché all’accesso al salario accessorio. Questo istituto
non comporta soltanto il compenso per lo "straordinario", che tra
l’altro rappresenta una delle voci e che ogni anno va sempre più contraendosi a
favore d’altre forme d’incentivazione correlate alla produttività, a
particolari prestazioni professionali relative all’emergenza, alla
reperibilità, alle guardie o turnazioni. Al personale va garantito il diritto
alla fruizione del servizio mensa o sostitutivo (ticket), alla applicazione
delle norme sulla prevenzione e sicurezza sul posto di lavoro e relativa
sorveglianza sanitaria (Dl 626/94); e per ultimo l’attivazione della
assicurazione per l’utilizzo del mezzo proprio in caso di spostamenti per
motivi di servizio (come prevede il contratto universitario).
Fino ad oggi siamo riusciti soltanto a
discutere ed ottenere una più ampia possibilità d’accesso dei lavoratori delle
sedi decentrate ai servizi sociali tramite parziale rimborso delle spese
sostenute per il servizio "asilo nido" e "centri estivi"
per i figli, questione su cui si sta lavorando da almeno cinque o sei anni.
Questa
O.S. ricorda che nell’ultima contrattazione cui aveva partecipato (15 gennaio
1998), prima di essere allontanata dall’Amministrazione dal tavolo delle
trattative in nome di una mancata rappresentatività e con il tacito consenso
delle altre sigle, aveva iniziato ad affrontare la questione, ma non risulta a
tutt’oggi che in un anno di trattative sia stata ripresa e definita.
Sono duplici gli elementi che hanno spinto
la RdB a prendere l’iniziativa: uno è la conoscenza della volontà
dell’Amministrazione di attivare a breve termine il sistema di controllo
automatizzato per le presenze degli "strutturati" che rappresenta un
aspetto del processo di equiparazione con il restante personale, sia
ospedaliero che universitario; l’altro è la sottoscrizione ad Aprile scorso del
nuovo contratto del comparto Sanità, che come per tutti gli altri e
prossimamente anche per quello universitario, prevede una modifica
dell’ordinamento del personale, classificato non più in qualifiche
professionali, ma in profili retributivi distribuiti in quattro fasce o
categorie (A, B, C e D) e l’aggiornamento delle voci retributive accessorie.
Il contratto collettivo è corredato da
apposite tabelle relative alle declaratorie e profili che non sempre coincidono
con quelle previste dal contratto universitario vigente e sicuramente anche con
quelle che saranno previste nel nuovo. E’ compito della contrattazione
decentrata elaborare l’equiparazione dei profili previsti all’interno delle due
categorie che, come ha sottolineato l’Amministrazione, attualmente potrebbe
incontrare difficoltà nella fase applicativa, in quanto il contratto
universitario ancora non è stato sottoscritto (la trattativa nazionale è ancora
in alto mare), ma come per tutti gli altri prevederà l’applicazione economica alla
stessa data di quello della Sanità e quindi la possibilità di dover recuperare
in seguito le somme eventualmente corrisposte in eccesso. Nella contrattazione
si è ottenuto l’impegno dell’Amministrazione a lavorare per superare ogni
ostacolo di tipo tecnico e burocratico e presentare all’autorità competente una
proposta di accordo che difficilmente possa essere rigettata.
Dopo la prima fase d’applicazione, la
contrattazione avrà il compito di concordare l’integrazione di criteri e
modalità per le progressioni economiche all’interno delle fasce. Si è a
conoscenza che nella ASL RMC, dove lavora la maggior parte del personale
strutturato, ancora non è stata data applicazione al contratto, come invece è
avvenuto per il "San Giovanni" e il "San Camillo", la cui gestione
autonoma rende più elastica l’applicazione delle norme.
Non
a tutti i lavoratori, peraltro, è chiaro il principio di base che individua
nella Regione il soggetto erogatore dei fondi necessari alla Asl o sedi private
in convenzione per gestire il funzionamento delle strutture sanitarie e quindi
per le corresponsione degli emolumenti accessori a tutto il personale
(ospedaliero e universitario) che lavora per l’assistenza. Fino ad oggi ne ha
beneficiato soltanto il personale ospedaliero.
L’intento dei sindacati d’ateneo ed anche
dell’Amministrazione è quello di modificare per il futuro (noi speriamo
prossimo) la situazione. L’Amministrazione in contrattazione ha ammesso la
propria impotenza a "farsi ascoltare" dai soggetti su indicati, che
hanno sempre negato l’erogazione dei finanziamenti, ed ha chiesto la
collaborazione dei sindacati.
La RdB ritiene che l’obiettivo potrà
essere raggiunto con un lavoro comune di tutte le OO.SS, nel rispetto delle
reciproche posizioni, e con la partecipazione di tutti i lavoratori.
A tal fine è stata ipotizzata l’indizione
di un’assemblea informativa per il personale, organizzata da tutte le OO.SS. La
RdB certamente non si tira indietro, poiché pur avendo la certezza di svolgere
un ruolo propulsivo, non ha la presunzione di pensare di poter riuscire
nell’intento con le sole proprie forze.
L’impegno della RdB inoltre è di tenere
informato il personale.
Cordiali saluti,
Roma, lì 3 giugno 1999
Per/Il Coordinamento RdB Università
"Tor Vergata"
(Anna Maria Surdo)
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