RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE

 

Federazione del Pubblico Impiego, Servizi, Industria e Settore Privato

 

CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE RdB/CUB   www.rdbcub.it

 

Rinnovo economico 2000-2001: siamo alla farsa!

I Rettori "desistono" ed emettono la direttiva

I sindacati trattanti chiedono aiuto a loro per aprire le trattative.

 

Prepariamoci a rivendicare con la lotta dignità, salario e diritti!

 

La CRUI ha spedito l'“Atto di Indirizzo all’ARAN" (su: http://www.uniroma2.it/rdb), necessaria alla ripresa delle trattative.

 

Atto che dovrà però essere approvato dal Governo prima della riapertura formale delle trattative.

Si prospettano dunque tempi ancora lunghi?         Pare sicuro.

 

Lo pensano anche i sindacati confederali che si spingono a chiamare in campo i lavoratori affinché si mobilitino e convincano i Rettori a esercitare pressioni presso Ministri e Governo. Un'iniziativa che sbaglia interlocutori (non sono stati proprio i Rettori a bloccare il rinnovo del contratto per ben 28 mesi…?) e che vuol nascondere l'ennesimo fallimento della "strategia" contrattuale di questi sindacati.

 

Come è noto i sindacati confederali di categoria nella sottoscrizione della "Intesa per il rinnovo dei contratti pubblici 2002-2005" avevano fatto inserire un impegno a chiudere il contratto Università 2000-2001 prima dell'apertura delle nuove trattative. Formalmente queste trattative si sono aperte ma noi siamo ancora ad annaspare per un contratto che andava rinnovato nel 2000!

 

Ma non basta! Questo appoggiarsi dei sindacati confederali ai Rettori perché intercedano presso Ministri e Governo, usando la legittima indignazione dei lavoratori, ha il sapore di un ritorno al passato. A quando cioè l'Università era gestita paternalisticamente dai Rettori e i diritti del personale discendevano unicamente dalla benevolenza della baronia!

 

Infine: in questo modo si elude la richiesta di chiarimenti sulle ambiguità della contrattazione in corso, in particolare rispetto alla questione dello smantellamento delle liquidazioni per costituire fondi pensioni integrativi (privati, naturalmente…) e dell'introduzione dell'arbitrato obbligatorio in sostituzione dell'esercizio dei diritti contrattuali e dello Statuto dei lavoratori (art. 18).

 

Non ci stiamo!

 

Questo modo di affrontare il problema dei diritti negati fornisce un'immagine umiliante della categoria.

 

Non siamo servi della gleba al servizio della baronia.

Non vogliamo concessioni ma il rispetto dei nostri diritti.

Non eleviamo suppliche ma rivendichiamo quanto ci è dovuto.

 

e soprattutto non abbiamo la sveglia al collo!

 

 

 

Sappiamo bene che la pubblicazione dell'"Atto di Indirizzo", quella sorta di "bolla papale" che i Rettori hanno reso noto oggi (nonostante l'avessero già approvata il 23 maggio scorso!), è dovuta al malcontento e alla protesta dei lavoratori a seguito della denuncia RdB delle ambiguità della contrattazione e che i sindacati confederali avevano bollato come "inutile tensione" in un loro comunicato.

 

Infatti in queste settimane centinaia di fax sono piovuti sull'ARAN dagli atenei di tutta Italia per rivendicare "aumenti" e conguagli dovuti per il 2000 e 2001 e diffidare ARAN e sindacati trattanti dal proseguire la trattativa su questioni normative riportate sulla "Bozza di Lavoro" del 6 Maggio mai discusse dalla categoria: smobilitazione liquidazioni, arbitrato obbligatorio, ecc…

 

Perciò basta con le suppliche!

 

Invitiamo lavoratrici e lavoratori degli atenei a continuare la sottoscrizione della mozione per il contratto (scaricabile da http://www.uniroma2.it) e di spedirla all'Aran, e prepararsi a lottare

 

·        per la nostra dignità di lavoratori, per il salario e per i diritti;

·        contro l'attacco governativo portato ai lavoratori;

·        contro l'arroganza della corporazione baronale e la complice insipienza dei sindacati confederali e "autonomi".

 

Il 18 Ottobre il sindacalismo di base sciopererà unitariamente e chiama i lavoratori di tutte le categorie pubbliche e private ad aderire e sostenere le iniziative pubbliche che verranno messe in campo

 

contro le politiche sociali e del lavoro del Governo,

contro la "Intesa per il Rinnovo dei contratti Pubblici" del 4 Febbraio

e il famigerato "Patto per l'Italia",

 

e

 

in alternativa a quelle decise dalla CGIL per sbrogliare i nodi del suo riposizionamento all'opposizione senza abbandonare le fallimentari politiche e pratiche concertative fin qui seguite e tuttora rivendicate.

 

Il 18 Ottobre partecipiamo in massa allo SCIOPERO GENERALE

del sindacalismo di base!

 

Roma,  24.09.02                                 RdB Università