Ieri pomeriggio, come anticipato dai
giornali, si è tenuto l’incontro a P. Vidoni tra le
Confederazioni sindacali ed il Ministro Mazzella,
tema dell’incontro i rinnovi contrattuali del pubblico
impiego. Dall’incontro non è emersa alcuna novità sostanziale riguardo
all’apertura delle trattative per i rinnovi contrattuali
Un punto a parte merita la questione dello 0,99% per il
Comparto Sanità ed Enti locali.
Questa percentuale, non prevista dall’Accordo di Febbraio
2002 ma concessa dal governo successivamente, dovrebbe
portare le risorse complessive per il rinnovo dei contratti di Sanità ed Enti
Locali al 5,66% così come già realizzato per il Comparto Ministeri.
Rimane però una estrema confusione riguardo alla
disponibilità concreta dello 0,99% che nella legge finanziaria passata non era
prevista perché inizialmente considerata dal governo a carico degli enti.
Quindi
la questione è stata inserita nel DPEF
ed allora le risorse corrispondenti saranno disponibili solo a legge
finanziaria approvata? È necessario un decreto del Ministro Tremonti
che sancisca una liberatoria per gli enti che pagando
i contratti violeranno il patto di stabilità? E’ necessaria una modifica di
legge che aumenti i trasferimenti erariali agli enti locali visto che lo 0,99%
è passato a carico dello stato centrale?
Rimane ferma e determinata la posizione delle regioni che
non intendono seguire la strada del comparto Ministeri e cioè
convogliare quasi tutto il 5,66% sul tabellare. Le
Regioni confermano la loro autonomia decisionale riguardo al merito del
contratto: almeno il 2% della percentuale totale di aumento
dovrà andare al salario accessorio quindi non certa per tutti i lavoratori,
differenziazione del contratto in base alla tipologia degli enti, istituzione
della categoria Dsuper (vicedirigenza)
etc.
La Direttiva per la Presidenza del Consiglio non è stata
ancora inviata al Tesoro per l’esame e la valutazione dei costi.
La Direttiva per i Vigili del Fuoco con quella delle Agenzie
Fiscali è in “istruttoria” dai tecnici del Tesoro cui dovrà seguire la
valutazione politica del Ministro
Per l’Università è al
vaglio dei tecnici la decisione di pagare l’indennità di vacanza contrattuale.
Il comparto Ricerca di fatto non
esiste visto che non è stato ancora costituito il Comitato di Settore.
Il contratto del Parastato chiuso all’Aran
a metà giugno è in via di formalizzazione al Tesoro per poter essere approvato
dal consiglio dei Ministri per poi arrivare al vaglio della Corte dei Conti
In questa situazione Cgil Cisl Uil
e gli autonomi si sono detti contenti ma sospendono il
giudizio di merito in attesa di valutare le direttive per ciascun rinnovo
contrattuale.
Noi abbiamo riconfermato il giudizio
negativo poiché è evidente che non c’è alcun sblocco
dei rinnovi contrattuali, i tempi non sono stati neppure indicati in via di
massima e addirittura per l’Università il contratto non si farà neanche il
prossimo anno visto che il Tesoro è propenso a pagare l’indennità di vacanza
contrattuale.
Roma 18.7.200 la Direzione Nazionale