La sfera di cristallo di RdB.

L’incontro tra ARAN e confederali all’insegna delle previsioni.

Il comunicato unitario di CGIL, CISL e UIL sull’incontro del 12 Gennaio con l’ARAN conferma che questo Governo ha scelto la linea dell’umiliazione dei lavoratori della categoria.

Dopo aver atteso invano per due anni il rinnovo del contratto, dopo aver reclamato il dovuto pagamento di Indennità di Vacanza Contrattuale, l’ARAN tace sull’apertura delle trattative per il Contratto Nazionale (scaduto dal 31 Dicembre 2001) e si permette di presentarsi a mani vuote (di denari), ma carica di strafottenza all’incontro!

Neanche disponessimo di una sfera di cristallo, come avevamo previsto (nostro comunicato sul sito www.universita.rdbcub.it, file "Trattativa. Di che?") l’ARAN intende il pagamento dell’IVC in riferimento al solo 2002 ed alla sola "inflazione programmata", senza cioè il differenziale accertato con la "inflazione reale" (quella che ci contrabbanda l’ISTAT, per intenderci.).

Da stigmatizzare l’indubbio "aiuto" fornito all’ARAN dalla stessa CRUI nella stesura della Direttiva del Comitato di Settore relativa al pagamento dell’IVC. Con quelle indicazioni c’era solo da aspettarsi questo atteggiamento.

I sindacati trattanti sono stati costretti a negare la firma ad un accordo cosė platealmente umiliante, ma non ha prodotto molto di più.

Di fatto imprigionati dalla loro totale ed incondizionata - seppure contraddittoria sul piano logico e contrattuale - adesione alla linea politica dei Rettori in difesa della "autonomia" baronale, nel comunicato diffuso dai CGIL/CISL/UIL non traspare alcun accenno ad iniziative di mobilitazione

dei lavoratori universitari per il pagamento INTEGRALE della IVC, né tanto meno per l’immediata apertura delle trattative per il CCNL 2002-2005.

I confederali scelgono quindi di stare alla finestra?

E, soprattutto, hanno ancora intenzione di rispettare gli accordi "taglia-salari" del 1993?

La vicenda dei ferrotranvieri non ha proprio insegnato nulla a CGIL/CISL/UIL?

Dal canto nostro, come RdB Università giudichiamo invece urgente ed improrogabile una iniziativa di carattere nazionale tesa a ristabilire un clima di corretta e dignitosa parità contrattuale.

La stessa direttiva del Comitato di Settore (praticamente la stessa CRUI) fornisce ulteriore motivo di preoccupazione per l’apertura ed i contenuti che dovrebbero informare il futuro CCNL.

E’ sempre più evidente la necessità di una presenza realmente rappresentativa dei lavoratori al tavolo di contrattazione nazionale.

Il paradosso di essere succubi di una rappresentanza del tutto fittizia non può e non deve impedire le necessarie rivendicazioni dei lavoratori universitari.

La parola d’ordine che deve percorre gli atenei italiani deve essere la MOBILITAZIONE immediata per l’apertura del contratto nazionale e la contestuale costruzione di una rappresentanza sindacale reale ed alternativa ai confederali, unica possibilità concreta di frenare la deriva della categoria verso la sua definitiva scomparsa.

Roma, 14.01.04 RdB/CUB Università