Credo che Anna Maria abbia ben chiarito la diversità tra le Fondazioni di 30-40 anni fa (di cui Gianni C. vede aspetti positivi) e quelle odierne. In effetti le Fondazioni di 30-40 anni nascevano su iniziativa di privati per coprire aree non coperte dallo Stato. Quelle di oggi nascono per ridurre il peso e le funzioni  dell'amministrazioone pubblica e trasferirli al privato.

Insomma: l'esatto opposto.

 

Inoltre Ciurlia non sa o dimentica che 3 o 4 anni fa le Fondazioni erano sotto accusa perchè scarsamente trasparenti e si pensava di elimanarle.....

 

L'iniziativa legislativa del rettore De Maio si inserisce nel quadro delle iniziative del governo polista della città e della regione che stanno procedendo attraverso le fondazioni a smantellare attività fin qui pubbliche (Triennale e prossimamente Biblioteche ecc.)

 

Attenzione però: questa iniziativa non è affatto sgradita all'altro schieramento (l'emendamento De Maio è stato presentato da parlamentari di ambedue gli schieramenti) e i sindacati governativi si sono rapidamente adeguati non solo riconoscendo De Maio come interlocutore privilegiato ma gli tengono il sacco tacendo (o banalizzando) di questo sviluppo del processo di privatizzazione delle Università pubbliche.

 

Infatti a Milano De Maio è ormai visto come prossimo Ministro dell'Università nel governo del Polo tanto che la Camera del Lavoro lo invita alla sua Conferenza Programmatica assieme ad altri rappresenti dei poteri forti della città - assolombarda, unione commercio, economisti e naturalmente ..... l'addetto alla carità pubblica (quel che resta dello stato sociale dopo le riforme del welfare state italiano)

 

Al Politecnico di Milano si è tenuta una prima assemblea dove si è chiarito che già oggi i lavoratori di alcuni servizi (la rete informatica) rischiano il posto di lavoro. Spiegava infatti un collega che se solo i servizi istituzionali (didattica e ricerca finanziata dallo stato) resteranno di competenza dell'Università pubblica, i servizi come la rete potrebbero essere esternalizzati con i lavoratori. Cosė si potrebbero verificare che oggi ti trovi a essere dipendente pubblico, domani, pur restando allo stesso posto di lavoro, a diventare dipendente privato di qualche cooperativa, ditta, fondazione .... D'altronde al Politecnico oltre al servizio di pulizia è già stato esternalizzato il servizio di portineria, i servizi di biblioteca daanni vanno avanti tramite il lavoro di cooperative ... risultano a partita IVA ben 500 lavoratori atipici su un organico "non docente" di circa 800 persone !

 

Infine c'è da notare un altro fatto curioso: finora le Università pubbliche erano state costrette (dal finanziamento a budget da parte del MURST)  a competere tra di loro per accaparrarsi gli studenti per garantirsi le quote di finanziamento ordinario e  a cercare risorse finanziarie "fresche" attraverso contratti e convenzioni per conto delle imprese.

Questa era stata la linea portante (o almeno l'intenzione dichiarata) delle "riforme" universitarie di questi anni !

 

Tanto che a  Milano questa impostazione aveva fatto saltare l'accordo cinquantennale tra Università pubbliche e private per cui toccava ai privati - Bocconi e Cattolica - gestire in monopolio corsi di laurea economici e di magistero... ora Milano Bicocca ha aperto corsi per Economica e Commercio e Scienze della Formazione.

 

Tornando alle risorse finanziarie "fresche" provenienti dal mercato era presumibile o quantomeno esigibile che gli utili fossero usati per riqualificare i servizi dell'Università pubblica e ripagare il personale dell'attività aggiuntiva richiesta (fondo comune d'ateneo e conto terzi).

 

Con le Fondazioni queste risorse verrebbero portate fuori dall'Università pubblica: cosa succederà di quella quota salariale dei contratti in conto terzi che tampona i salari d'ateneo dei dipendenti "non docenti" ? Chi finanzierà la riqualificazione dei servizi dell'Università pubblica se non aumentano corposamente i finanziamenti statali ?

 

Politecnico: il 6 febbraio (il giorno prima della conferenza programmatica della camera del lavoro) l'amministrazione del Politecnico spiegherà alle rappresentanze sindacali in cosa consiste il progetto Fondazione Politecnico... era ora !

 

C'è voluta l'assemblea della RdB per costringere l'amministrazione a rendere conto di quanto sta elaborando sulla testa dei dipendenti. Ma non siamo contenti, perchè è chiaro che questo appuntamento serve solo a coprire un tentativo di interlocuzione tra De Maio e Cgil da cui lavoratori  (e studenti) sono del tutto esclusi e forse anche a tacitare  i mugugni interni alla stessa Cgil.

 

Mi scuso per la lunghezza .

Cari saluti

Orazio Maccarone

 

Milano, 22 gennaio 2001