Cd'A del 25.2.2002

 

VI - CA'FOSCARI FORMAZIONE E RICERCA S.P.A.

 

Delibera n. 47 - 2001-2002

Il Rettore informa che l'Ateneo sta esaminando l'ipotesi di costituire una società di diritto privato che ha lo scopo di realizzare programmi di formazione, progetti di ricerca e iniziative di consulenza a favore di imprese, enti privati e pubblici. Si è considerata infatti la forte valenza del nome di Ca' Foscari nell'ambito della formazione e della ricerca; l'attrattività del marchio consentirà di avere un mercato per le attività non istituzionali dell'Ateneo, attività che la società dovrà gestire mediante una organizzazione essenziale, di pochi addetti.

I docenti che svolgono attività per conto terzi potranno avvalersi, se lo vorranno, di una struttura adeguata per rapportarsi con l'esterno non solo nell'ambito di settori che per la loro peculiarità già interagiscono con soggetti pubblici e privati, quali ad esempio quelli scientifici ed economici, ma soprattutto nelle aree, come quella umanistica, che non si relazionano facilmente con il mondo imprenditoriale.

L'Università sta cambiando rapidamente non solo nell'ambito propriamente istituzionale con la recente riforma didattica, ma anche negli aspetti gestionali. Si propone quindi l'iniziativa di cui viene presentata la bozza dello statuto.

Il Rettore fa presente che l'argomento ha suscitato preoccupazioni da parte del personale amministrativo e tecnico; nell'incontro con una rappresentanza della categoria tenuto prima dell'inizio della presente seduta, il personale chiede una discussione partecipata e consensuale sul progetto per chiarire gli scopi del nuovo ente i quali non devono rientrare nell'ambito delle attività istituzionali nè rappresentare una sostanziale terziarizzazione e privatizzazione dell'attività dell'Ateneo.

Il Rettore sottolinea che si dovrà valutare la disponibilità di parterns privati e pubblici ad entrare nella società di cui Ca' Foscari avrà comunque il controllo.

Si apre una approfondito dibattito sul testo dello statuto che è stato consegnato ai consiglieri.

Il Rettore fornisce i chiarimenti richiesti sulle funzioni del nuovo ente e i rapporti con l'Ateneo. Fa presente che le attività di formazione, ricerca e consulenza per conto terzi sono state finora gestite dal singolo docente e, pertanto, in modo non strutturato e sistematico; la società potrà fornire ai docenti interessati un valido strumento per promuovere, organizzare e gestire iniziative con partnership esterna interessata alla formazione e all'aggiornamento del proprio personale. Pone l'esempio dei corsi di master universitari che, come previsti dalla legge della riforma didattica, sono percorsi formativi altamente professionalizzanti. Tali progetti, di competenza delle strutture accademiche a norma di regolamento, potranno essere affidati per la gestione organizzativa e amministrativo-contabile alla società, che ne costituirà quindi lo strumento operativo; ai dipartimenti e alle altre strutture dell'Ateneo rimarrà ovviamente la direzione e il controllo didattico-scientifico delle iniziative.

Il dibattito si svolge quindi sull'art. 4 dello statuto che delinea l'oggetto sociale e le attività che
Rettorato
l'ente potrà realizzare per raggiungere la propria mission, quali le operazioni commerciali, immobiliari e finanziarie ritenute utili.

A tal riguardo il Consiglio concorda nel ritenere opportuno che la società possa compiere ogni attività che sia funzionale per il raggiungimento dell'oggetto sociale.

Il dott. Coin fa presente che scopo del nuovo ente potrà essere anche quello di procurare finanziamenti e quindi profitti per l'Ateneo.

Al riguardo il Rettore ritiene che nello statuto della società potrà essere previsto il trasferimento di disponibilità finanziarie all'Ateneo per il sostegno delle attività istituzionali. Ritiene inoltre che il punto della proposta relativa alla gestione degli edifici di Ca' Foscari debba essere stralciata per evitare commistione di oggetti diversi.

Il dott. Nardon osserva che, considerata la denominazione della società, a tutela dell'Ateneo si debbano valutare le caratteristiche e i requisiti dei soci non solo nella prima fase di avvio, ma anche il gradimento e il controllo di Ca' Foscari nella successiva fase di circolazione del capitale.

Il dott. Sivolella raccomanda, poichè l'Università partecipa alla società con una partecipazione azionaria, aspetto legato anche alle richieste manifestate dal personale amministrativo, di chiarire con atti rilevanti i rapporti fra l'ente e l'Ateneo dal punto di vista del personale che sarà dedicato alle attività della società.

Al termine del dibattito il Consiglio unanime esprime parere favorevole alla proposta generale di costituzione di una società per azioni.

Il Consiglio raccomanda che le disposizioni statutarie possano prevedere:

- la facoltà per l'Ateneo di valutare le caratteristiche dei soggetti che entreranno come soci, peculiarità che dovranno essere coerenti con le finalità dell'Università;

- una clausola di prelazione nella cessione di azioni da parte degli soci;

- l'obiettivo di conseguire disponibilità finanziarie a sostegno delle attività istituzionali di Ca' Foscari.

Il Consiglio si riserva di approvare lo statuto definitivo e l'intera iniziativa nella prossima riunione.