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A graduatorie aperte, l’Azienda ribandisce
i concorsi … ad 1 posto
Oggi 11 marzo il
Direttore Generale Bollero in un’
assemblea pubblica incontra la RSU e il personale del Policlinico Tor Vergata per
discutere e rassicurare circa il carattere pubblico della Fondazione PTV e dei
rapporti di lavoro, quindi dei suoi riflessi sulla vita dell’Azienda e per il
personale.
In tema di
rapporti pubblici di lavoro e di servizio sanitario pubblico, che secondo l’Amministrazione
aziendale la Fondazione dovrebbe comunque garantire, anche i lavoratori precari
oggi si aspettano parole rassicuranti sul loro futuro …. di dipendenti pubblici!
In particolare
chiedono come e quando sarà attuato il fantomatico “programma di
stabilizzazione del personale precario ”, che finora è solo citato nelle delibere aziendali per i rinnovi periodici dei contratti co.co.co.
con l’ unico effetto di stabilizzare nel tempo la precarietà dei rapporti di
lavoro.
Rispetto al metodo e al merito del percorso di
stabilizzazione, i lavoratori
precari ritengono incomprensibile la delibera
aziendale n. 106 del 15 febbraio, pubblicata sul portale della Regione
Lazio, che per l’esigenza del DEA prevede l’avvio di bandi concorsuali per 1 posto in
ognuno dei 9 concorsi pubblici per 9
qualifiche professionali diverse (Infermiere, Tecn.San.Radiologia,
Tecn.San.LaboratorioBiomedico, Tecn.FisiopatologiaCard., Tecn. Neurofisiopatologia,
Coll. Fisioterapista,Coll.TerapistaNeuro e psicom., Assist.Amm.vo C, Coad.Amm.vo BS)
I lavoratori si aspettano chiarezza su un percorso di
stabilizzazione che ritengono assolutamente inadeguato e poco trasparente,
visto che la messa a concorso di 1 solo posto per ogni qualifica non rende
possibile neanche l’idea di una quota riservata al personale precario.
Il Direttore
Generale innanzitutto dovrebbe dare spiegazioni plausibili a quei lavoratori
precari che risultano idonei in graduatorie concorsuali ancora aperte; lavoratori
che finora sono stati rassicurati con la promessa dell’assorbimento in ruolo
tramite lo scorrimento delle graduatorie. Possibilità peraltro favorita da un
contesto legislativo (Finanziaria 2008) che proroga per tre anni i termini di
scadenza delle graduatorie concorsuali.
Ma secondo lei, Direttore Generale, questi operatori che
da anni lavorano, al pari degli stabilizzati, contribuendo al funzionamento e
alla crescita dell’ Azienda, quanti altri concorsi dovrebbero sostenere nella
speranza di essere stabilizzati?
E se queste sono le premesse, perché secondo lei, Direttore
Generale, il personale tutto dell’ Azienda
dovrebbe credere alle promesse sulla “Pubblica” Fondazione Policlinico
Tor Vergata?
Roma, 11.03.2008 RdB-CUB PI –
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