4 marzo:

mobilitazione nazionale dell’università

 

 

Il 16 gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge (ddl Moratti) concernente il riordino dello stato giuridico dei professori universitari.

 

Cosa prevede questo disegno di legge?

Invece di offrire soluzione agli annosi problemi che  affliggono l'università italiana, va esattamente nella direzione opposta. Nel disegno di legge l'università, piuttosto che essere vista come fattore di crescita culturale e sociale del paese, viene considerata come un problema di costi da contenere, avvilendo di fatto tutte le figure che la compongono e sminuendo il ruolo di quanti saranno chiamati ad operarvi. Il testo approvato:

 

-         Aumenta in maniera vastissima la già forte precarizzazione dei rapporti di lavoro all’interno dell’università. Le vittime sono soprattutto i giovani aspiranti ricercatori che si troveranno ad affrontare, nella più ottimistica delle ipotesi, più di quindici anni di precariato.

-         Elimina il ruolo dei ricercatori, ignorando, tra l’altro, la funzione docente, pienamente svolta, negli ultimi venti anni dagli attuali ricercatori.

-         Consente alla imprese di determinare contenuti e tempi della ricerca e della didattica.

-         Pretende di fare l’ennesima riforma a costo zero, oltretutto utilizzando lo strumento antidemocratico della legge delega, anziché aumentare i finanziamenti all’università.

 

Questo disegno di legge si inserisce in un quadro di smantellamento dell’università pubblica che ha portato in questi anni a una progressiva erosione del diritto allo studio: aumento delle tasse universitarie, diminuzione delle borse di studio e dei posti alloggio, aumento della selezione. Se il ddl Moratti passerà, la didattica subirà un ulteriore peggioramento a discapito degli studenti.

Lo smantellamento dell’università pubblica di questi anni è stato pagato a caro prezzo anche dai lavoratori tecnico- amministrativi, il cui contratto nazionale è ormai scaduto da tempo.

L’università prefigurata da questo governo si riduce, insomma, ad un luogo di lavoro precario, incapace di fornire un’istruzione superiore (una cultura) adeguata alla complessità della nostra società, ma tutt’al più funzionale alla creazione di lavoratori precari e piegati alle esigenze immediate delle imprese.

 

 

ASSEMBLEA DI ATENEO

4 MARZO- ORE 10:00

FACOLTA’ DI SCIENZE- AULA 18

 

ORE 12: CORTEO FINO AL RETTORATO

 

Docenti e ricercatori sono invitati a sospendere le lezioni dal 2 al 5 marzo e a sostituirle con momenti di confronto e informazione rivolti agli studenti.

 

 

 

Forum per l’università e la ricerca pubblica di Tor Vergata

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