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RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE Federazione del Pubblico Impiego, Servizi, Industria e Settore Privato CONFEDERAZIONE
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Università -
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Roma, 25
Settembre 2003
Comunicato
In
uno scenario vagamente post-moderno dell’Auditorium di Roma il presidente della
CRUI ha presentato, giovedì 25 u.s.,
la “Prima relazione sullo stato dell’Università”. Una scadenza creata ad hoc più per compattare e dare visibilità a quello che
potremmo chiamare “il popolo della CRUI”, che per riflettere effettivamente sui
guasti di un quindicennio di “riforme” privatistische
degli atenei. Il grido di dolore a difesa dell’autonomia ha scaldato il cuore
dei tanti professori presenti, ma non ha aperto nessuno spiraglio al
ripensamento delle scelte fatte, né indotto ad una riflessione pubblica sui
guasti che quelle scelte hanno prodotto.
Silenzioso
il min. Moratti che due giorni prima aveva dichiarato in un incontro con la Crui di essere rimasta sfavorevolmente colpita
dall’accoglienza riservata ai suoi progetti di accentramento della gestione
degli stipendi e di gestione centralizzata del personale.
Il
presidente Tosi non ha fatto cenno alcuno ai problemi, contrattuali e di organico, del personale tecnico amministrativo, né tenuto
conto di quali problemi si potrebbero creare nelle prospettive del futuro da
esso raffigurato.
Sono
stati corretti i dati forniti dai giornali sull’andamento degli organici nel
decennio passato: docenti + 11%; personale tecnico-amministrativo – 5%. Ecco quindi la conferma di
quanto la RdB denuncia da tempo. Lo spostamento dei fondi del personale
tecnico-amministrativo a favore della docenza è reso ormai evidente dall’ulteriore dato fornito da Tosi ovvero l’aumento del 77%
della spesa nell’ultimo decennio. E facile arguire che se il personale tecnico
amministrativo è diminuito, questo aumento ha finanziato in gran parte gli
“aggiornamenti” stipendiali e l’allargamento degli organici docenti, oltre che
la creazione ex novo del “management” dirigente d’ateneo.
E’
invece mancato qualsiasi accenno alla questione del contratto dei non docenti
scaduto ormai da due anni, come dell’urgenza dello sblocco delle
assunzioni a copertura almeno del turn over.
Stimiamo che in 2 anni di blocco siano almeno 5000 i posti di lavoro
stabili andati perduti.
La
RdB presente alla manifestazione ha portato ai professori, rettori, ministri la
sua “Lettera aperta al Ministro”, che qui vi alleghiamo.
La
lettera è stata consegnata personalmente al ministro Moratti, come all’ex
ministro Berlinguer e ad altri notabili politici
presenti.
Il
giudizio che qui ci pare opportuno su questa prima relazione
conferma quanto già abbiamo scritto sullo scontro “autonomia/accentramento”.
Gli
ulteriori commenti seguiranno con lo sviluppo degli
eventi.
Un
saluto.
RdB Università