PROT. N. 38 /98

Roma, lě 16.11.98

Al Magnifico Rettore

Prof. A. Finazzi Agrò

SEDE

 

Al Direttore Amministrativo      

Dr. E. Nicolai

SEDE

 

         Si ringrazia la S.V. della nota inviata a chiarimento dello stato di attuazione del procedimento della L.236/95; questa O.S. tuttavia non può non rilevare che nella lettera non si fa’ alcun cenno alla risposta negativa da Lei inviata alle OO.SS. che conferma le conclusioni della Commissione istruttoria, peraltro già comunicate a voce nell’incontro tenuto il 2.11.98, e che rigettano completamente le controdeduzione presentate dai Sindacati a sostegno del diritto per i dipendenti interessati ad accedere ai benefici della legge su indicata.

In questa vicenda si rileva inoltre la mancanza di coerenza nel susseguirsi dei cosiddetti "atti interni":

·         l’Amministrazione ha comunicato correttamente agli interessati con raccomandata a mano (che sicuramente per un Tribunale amministrativo assume valenza più ampia di un atto interno) le conclusioni della Commissione ed i termini per presentare le controdeduzioni;

·         anziché inviare ai dipendenti la comunicazione della sospensione dei termini , difatti sarebbe stato più opportuno seguire lo stesso iter procedurale, ha utilizzato le organizzazioni sindacali come "messi" per notificare la sospensione dei termini ai dipendenti (o agli iscritti?) e comunicando loro nella stessa nota che dei nuovi termini sarebbe stata data notizia "personalmente" agli esclusi: o l’uno o l’altro metodo;

·         infine produce un altro atto che invia ai Sindacati: quattro pagine di motivazione per confermare le conclusioni negative, che in seguito - come sopra evidenziato - ignorerà ed alla quale invece gli interessati hanno dato la stessa valenza riconosciuta alla nota con cui era stata comunicata la sospensione dei termini.

         Questa incongruenza nell’iter procedurale da parte dell’Amministrazione ha provocato dubbi e perplessità tra gli interessati, ai quali per motivi di cautela era stato consigliato dallo Studio Legale, a cui questa O.S. si è rivolta, di tutelarsi legalmente.

A questa situazione poco chiara la S.V. ha posto riparo con la nota di precisazione, in ogni caso si invia in allegato la nota dello Studio Legale in merito alla questione.

         Di sicuro in tutta questa vicenda i dipendenti interessati, tra i quali i 21 ai quali è stato riconosciuto il diritto, è e sarà penalizzato: sono passati più di tre anni dall’emanazione della legge e tra vari atti, delibere di Consiglio di Amministrazione annullate e poi reiterate, richieste sconsiderevoli di interruzione di termini, incontri (inutili) con i Sindacati ancora si sta discutendo sul diritto o meno di accedervi; non a caso questa O.S., l’unica, non ha richiesto la sospensione dei termini per le controdeduzioni, che tra l’altro per le motivazione di esclusione "G" e "B" sono state presentate dai Sindacati, (uguali a quelle già inviate da molti interessati) ed alle quali si ribadisce, è stato risposto dalla S.V. negativamente: non si comprende il motivo di riaprire i termini per le controdeduzione in riferimento ai casi già valutati, a meno che la S.V. non abbia un ripensamento (chiaramente di tipo politico, poiché quello giuridico l'ha escluso), vivamente auspicato da parte dei dipendenti e delle OO.SS.

         Infine questa O.S. chiede alla S.V. una risposta immediata. a salvaguardia della chiarezza e trasparenza, circa il numero dei dipendenti ammessi alla legge 236/95: nel verbale della Commissione è riportato che i richiedenti ai quali è stato riconosciuto il possesso dei requisiti sono 21, mentre nella nota della S.V. in cui venivano confermate le conclusioni della Commissione si afferma che i dipendenti sono 22.

 

Il Coordinamento RdB Tor Vergata