ARTICOLO 18 E UNIVERSALISMO DEI DIRITTI

 

Sulla questione delle modifiche all’articolo 18 proposte dal governo Berlusconi si è aperta una profonda lacerazione nel Paese che discende dalla diverse concezioni dell’universalismo dei diritti.

 

Secondo Confindustria il diritto al reintegro in caso di licenziamento senza giustificato motivo va tolto a tutti, e questa è una posizione inaccettabile ma chiara.

Secondo CISL e UIL questo diritto è negoziabile per chi non lo ha già acquisito – cioè per le aziende che emergono dal nero, per i nuovi assunti nelle aziende che con essi oltrepassano i 15 dipendenti, per i rapporti di lavoro che passano da tempo determinato a indeterminato - quindi difesa dei diritti acquisiti ma disponibilità a modificarlo per gli altri.

 

Per la CGIL tale diritto non è negoziabile ma ha un concetto non dissimile nella sostanza da quello di CISL e UIL anche se lo rappresenta diversamente nella forma, tant’è che ritiene sbagliato il referendum per l’estensione dell’articolo 18 a tutti i lavoratori, siano essi impiegati nelle aziende sotto i 15 dipendenti, precari, giovani che si affacciano al mondo del lavoro.

 

Ci sembra alquanto strano che nessuno si preoccupi di chiarire questi aspetti della querelle in corso. Gli scioperi indetti dalla CGIL a cosa mirano? A mantenere inalterato l’articolo 18 per chi già lo ha? E per chi non lo ha ?

 

Ma forse non è poi così strano, tutti, ma proprio tutti, hanno il problema di non disturbare il variegato mondo delle piccole imprese, quelle sotto i 15 dipendenti, quelle in cui vige la legge della giungla sindacale, quelle che, a detta di molti, farebbero da traino all’economia italiana proprio perché non soggette ai "lacci e laccioli" dei diritti dei lavoratori.

 

I DIRITTI NEL MONDO DEL LAVORO DEVONO ESSERE ESTESI A TUTTI!

 

UN MONDO DEL LAVORO CHE SEMPRE PIÙ SARA’ FATTO DI ATIPICI, INTERINALI, PICCOLE IMPRESE NON PUÒ NON PREOCCUPARSI DEI DIRITTI PER I GIOVANI!

 

SCIOPERI CHE NON ABBIANO AL CENTRO L’ESTENSIONE DEI DIRITTI A TUTTI NON CI INTERESSANO E NON LI PRATICHEREMO!