Difeso il diritto allo
studio presso l’Università di Roma-Tor Vergata:
la protesta degli studenti
blocca la delibera per l’aumento delle tasse
Ieri 3 luglio all’odg della seduta di Senato
Accademico dell’Università di Tor Vergata vi era la proposta di delibera di aumento delle
tasse per le iscrizioni al prossimo anno accademico.
Gli aumenti proposti, dell’ordine del 20% circa per le lauree triennali, fino a raggiungere
il 65 % per le lauree specialistiche, hanno suscitato la vivace e rumorosa protesta di un numero consistente di studenti
– considerando le calure del solleone estivo -
invitati dal collettivo
studentesco dell’ateneo “Lavori in corso” a presidiare la seduta.
Nonostante l’intervento della vigilanza interna e
del commissariato di zona, gli studenti hanno inscenato una chiassosa protesta
all’esterno della sala, con parole d’ordine di opposizione
ad ogni aumento delle tasse e richiesta di
riduzione delle stesse e la parificazione al ribasso del trattamento
economico tra le tasse per la triennale e quelle specialistiche, contro aumenti
discriminatori e rispondenti ad una logica politica di tipo classista che penalizza l’accesso all’istruzione superiore,
in particolare a quella specialistica, che diventerà in tal modo appannaggio
delle classi più abbienti.
Gli studenti, sostenuti all’interno da un senatore
studente, loro rappresentante, e dalla senatrice eletta dal personale tecnico
amministrativo (ancora una volta l’unica presente tra
i rappresentanti dei lavoratori) sono riusciti a disturbare la seduta fino ad
obbligare il prorettore, delegato del
Presidente, dopo un tentativo di spostare la discussione e relativa delibera al
prossimo CdA, fermamente contestato dalla senatrice, a rinviare il punto in discussione
a fine luglio per la prossima seduta di S.A.
Il Senato Accademico
ha deliberato, inoltre, la costituzione di una commissione interna con
il compito di interloquire con gli studenti per arrivare ad un accordo
sostenibile.
La RdB Università e Ricerca, impegnata costantemente
contro lo smantellamento della Università e Ricerca
Pubblica, sostiene la lotta degli studenti per la salvaguardia del diritto allo studio
ed invita tutti i lavoratori, coinvolti in prima persona nelle trasformazioni
in atto, a solidarizzare con loro.
L’attacco ai principi costituzionali del diritto
allo studio, al libero accesso alle istituzioni scolastiche e universitarie,
del diritto di
libertà di insegnamento e di ricerca, del diritto al lavoro e alla
partecipazione democratica è sempre più evidente in questi ultimi anni (e in
particolare con questo Governo) e fanno parte del processo politico di
liberalizzazione dei servizi pubblici e di
esternalizzazione e privatizzazione delle funzioni pubbliche a danno
dei lavoratori pubblici, che vedono ridursi stipendi, posti di lavoro e a
danno dei cittadini che stanno sopportando un aumento dei costi ed una
riduzione della qualità dei servizi a tutela dei diritti fondamentali e
collettivi (salute, istruzione, casa, pensione etc.).
Da una settimana le Rappresentanze di Base Pubblico
Impiego manifestano in piazza, con un presidio a
Piazza Chigi, per una Pubblica Amministrazione
al servizio dei cittadini e il rinnovo dei contratti pubblici, contro la
privatizzazione dell’apparato statale e lo smantellamento dello Stato sociale.
Oggi 4 luglio manifesta l’Università e la Ricerca contro la
privatizzazione della Ricerca e Università Pubblica, contro le Fondazioni
Universitarie, contro la precarizzazione del lavoro, per il diritto
all’istruzione per tutti, per la qualificazione dell’istruzione universitaria e
del libero sapere, per la salvaguardia dei diritti dei
lavoratori.
Roma, 4 luglio ’03
Coordinamento Nazionale. RdB Università