COMUNICATO
STAMPA
RISANAMENTO
ECONOMICO
E I DIPENDENTI PUBBLICI CONTINUANO A PAGARE
Il Consiglio di Amministrazione
dell’INPDAP ha disposto il ritiro delle pratiche di erogazione di mutui per
l’acquisto della prima casa presentate dopo la data del 12 luglio 2006 dai
dipendenti pubblici iscritti all’Istituto di previdenza.
Và ricordato che i mutui sono
erogati attingendo ad un Fondo alimentato dal contributo obbligatorio dello 0,35% prelevato dalle buste paga dei
dipendenti pubblici, Fondo già largamente saccheggiato dall’ex ministro
Tremonti che incamerò 4 miliardi a favore del Tesoro e circa 600 milioni per un
consorzio di banche con la famigerata operazione di “cartolarizzazione dei crediti”.
Questo governo, in linea con le
politiche del precedente, ora raschia il barile. Si appropria dei soldi dei
lavoratori, evita qualsiasi forma di confronto con i sindacati e con una
operazione da furbetti del quartierino avvia
un bando di gara per dare in convenzione alle banche l’erogazione dei mutui,
compensando il differenziale del tasso d’interesse con i soldi del Fondo, cioè
di tutti i lavoratori pubblici, e offrendo perdipiù i servizi amministrativi
relativi ai mutui che rimangono a carico dell’Ente.
Privatizzazione dei profitti e
socializzazione dei costi, sembrano essere queste le linee guida del governo
tanto più pericoloso in quanto si appresta ad affrontare una manovra che “non
farà piangere gli italiani”, li metterà in ginocchio.
Roma, 6 settembre 2006
p/Direzione
nazionale
Giuliano
Greggi