Al Magnifico Rettore
Prof. A Finazzi Agrò
Al Responsabile Ripartizione I della
Divisione IV
Dott. Giorgio Di Giorgio
Al Preside della Facoltà di
Lettere e Filosofia
Prof. Franco Salvatori
Al Direttore del Dipartimento di Studi
Filologici, Linguistici e letterari
Prof. Fabrizio Beggiato
Al Vice Direttore della Scuola di
Specializzazione in Analisi e Gestione
Della Comunicazione
Prof. Antonio Lombardo
Al Responsabile del Copit
Della Facoltà di Lettere e Filosofia
Dott. Nicola Papa
Oggetto: erogazione buoni pasto maggio e giugno c.a.
In relazione alla nota rettorale di pari oggetto, con cui si comunica alle rappresentanze sindacali d’Ateneo la sospensione temporanea dell’erogazione dei buoni maturati dal personale tecnico amministrativo operante presso la Presidenza e i Dipartimenti della Facoltà di Lettere per orari diversi o esorbitanti rispetto agli schemi prefissati dal contratto decentrato, si rileva che il contratto decentrato non prevede una espressa correlazione tra i buoni pasto “maturati” e la tipologia di orari di lavoro e turni previsti in ateneo.
Il
criterio individuato tra le parti firmatarie del contratto per la erogazione dei ticket, in sostituzione dei buoni mensa,
difatti prevede al punto 3.6, 1^ comma,: “Il
servizio è erogato, sotto forma di ticket, in favore del personale che effettua
un orario effettivo di lavoro giornaliero superiore a 7 ore ed una sospensione
del lavoro non inferiore a 30' minuti, atta a consentire il necessario recupero
delle condizioni psicofisiche del dipendente e ad evitare che il lavoro troppo
prolungato e continuo nel corso della giornata diventi dannoso per la salute”.
Relativamente alla tipologia degli orari di lavoro e turni si specifica che l’eventuale esubero dell’orario di lavoro nella giornata di 4 h. dovrebbe per prassi essere motivato da esigenze di lavoro contingenti e qualora il dipendente superasse le 7 ore con interruzione di mezz’ora avrebbe diritto, nel rispetto della norma su citata, alla fruizione del buono pasto.
Il
contratto decentrato per i turni, inoltre, stabilisce che: “L'Amministrazione centrale individuerà i servizi per i quali è
necessario ricorrere alla turnazione del personale oltreché
i dipendenti turnisti”. Questo criterio, motivato, e condiviso dalle rappresentanze
sindacali firmatarie, dall’esigenza iniziale di un controllo della spesa, in quanto trattasi di istituto più remunerativo rispetto
alla ordinaria articolazione oraria, era stato ribadito anche in due successive
circolari interne con cui
l’amministrazione indicava i servizi individuati, si suppone
anche sulla base di richieste motivate dei responsabili dei servizi di
Ateneo.
Le scriventi rappresentanze sindacali, pertanto, non avendo altri elementi, oltre quelli ricavati dalla nota in questione (la prima e unica ricevuta sull’argomento) ritengono che, in applicazione delle norme previste nell’Ateneo, l’amministrazione per tutte le strutture d’ateneo (e quindi non in esclusiva la Facoltà di Lettere) dovrebbe vigilare sull’osservanza degli orari di lavoro e di servizio previsti dal contratto o l’adozione di turnazioni non autorizzate con relativa remunerazione, evitando di intervenire a posteriori bloccando o limitando indistintamente l’erogazione dei buoni pasto che, si ribadisce, non è vincolata ai modelli orari, ma al numero di ore di lavoro prestate giornalmente.
Questo si specifica onde evitare tra i lavoratori una confusione tra l’uso e l’abuso da parte di chi fruisce e di chi amministra il rispetto del diritto.
Distinti saluti
Roma, lě 15 giugno 2002
P/ Il Coordinamento RdB Pubblico Impiego
Università Tor Vergata
Le RSU RdB d’Ateneo
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