L'esenzione dell'IRAP per le attività di ricerca
deve essere estesa all'Università. USI/RdB Ricerca e RdB/CUB Università si mobilitano
Comunicato stampa.
Apprendiamo che nell'ultimo comunicato del 16 Febbraio a firma del CUN, della CRUI e del CNCPF (Rettori, Presidi di Facoltà, e Consiglio Nazionale dell'Università), viene recepita la proposta di richiesta di esonero dal pagamento dell'IRAP per le Università, indirizzata al Parlamento. Di seguito si riporta lo stralcio per esteso:
"E' altresė necessario che nell'annunciato provvedimento sulla
competitività o in altra sede si prevedano specifici interventi per
l'abolizione dell'IRAP applicata al personale universitario e per la defiscalizzazione dei finanziamenti privati alla ricerca
svolta nelle università".
Nel rammentare la nostra lettera, inviata il 10 febbraio u.s., alla CRUI ed al CODAU, (qui
ne alleghiamo la forma ridotta...) nonché nei vari atenei d'Italia, su proposta
di RdB Università e col contributo di alcuni
rappresentanti della Rete Nazionale dei Ricercatori Precari, esprimiamo la
nostra soddisfazione per l'espressione in questo senso da parte dei su citati
organismi.
Il documento da noi inviato trova dunque conferma nelle richieste anche del
corpo accademico, come proposta costruttiva e di buon senso volta a tutelare e
valorizzare l'importanza del settore della Ricerca Pubblica in Italia, ad
iniziare dal suo "capitale umano", tecnico amministrativo e
ricercatore.
Il percorso di rivendicazioni del personale, innanzitutto
quello precario, dell'Università e degli Enti di Ricerca, sostenuto ed avanzato
da RdB, non si ferma comunque qui.
Confermiamo la nostra partecipazione alla giornata di "occupazione
simbolica" dei rettorati promossa dalle rappresentanze dei ricercatori, il
21 Febbraio in vari atenei, non solo come incidentale momento di lotta
al DDL Moratti, ma come parte di una costante e
coerente azione sindacale che vede l'Università come una risorsa pubblica da
valorizzare, non da mortificare.
Roma, 17.02.05
RdB Università