RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE

CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE RdB/CUB     www.rdbcub.it

RdB-CUB PUBBLICO IMPIEGO

Settore Università

 

Bologna,  10.02.05

 

A:        Presidente CRUI

Segretario Generale

Presidente CODAU

Oggetto:  proposta di utilizzo fondi IRAP.

            Gentili Professori, gentili Direttori,

inviamo la seguente lettera per sollecitare un Vs. intervento in sede governativa volto a richiedere l’esonero dal pagamento IRAP per l’Università, unitamente agli Enti di Ricerca.

            Di seguito si riportano le nostre considerazioni e la proposta di articolazione dei risparmi così ottenuti.

            Fiduciosi in un positivo riscontro, cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti.

                Federazione RdB Pubblico Impiego -  Settore  Università

     Virginio Pilò

PROPOSTA DI UTILIZZO FONDI EX IRAP.

Considerato che:

            La recente Riforma Fiscale collegata alla Legge Finanziaria 2005 esonera le imprese produttive dal pagamento dell’IRAP, finalizzandone i risparmi alla capacità di innovazione e sviluppo tecnologico.

Fino alla definitiva stesura della Legge Finanziaria per il 2005 era stata considerata l’ipotesi di esonero da tale imposta anche per gli Enti di Ricerca. Il testo finale, purtroppo, non reca traccia di questa ipotesi.

Gli Enti di Ricerca e, non da meno, le Università, nel garantire lo sviluppo della Ricerca Scientifica e Tecnologica, rivestono un ruolo strategico per il Paese non certo inferiore alle imprese produttive.

Si considera dunque prioritario l’interesse di Università ed Enti di Ricerca nel poter usufruire dell’esonero dal pagamento dell’IRAP, al fine di sopperire a gravi carenze strutturali che da troppo tempo affliggono questo settore di vitale importanza per il Progresso e la competitività internazionale del Paese, in primo luogo l’estrema precarietà del personale Ricercatore e Tecnico Amministrativo.

Si otterrebbe così una fonte di risparmio non indifferente, tenuto conto dell’incidenza in misura dell’8,5% sul costo medio stipendiale del personale Docente, Ricercatore e Tecnico Amministrativo, strutturato e non.       

            Tali risparmi si debbono comunque intendere parte piena della composizione stipendiale del personale, quindi non destinabili ad altro uso differente da una redistribuzione – sotto varia forma – agli stessi soggetti.

Si chiede:

L’accoglimento, dopo la discussione, delle seguenti linee per una piattaforma integrativa per il personale non strutturato dell’Università, che qui si allegano, proposte dalle rappresentanze del personale Ricercatore e Tecnico Amministrativo.

Personale Tecnico Amministrativo.

Si chiede che i risparmi derivanti agli atenei dall’esonero del pagamento dell’IRAP, a partire dal 2005, vengano destinati ad aumento delle voci contrattuali “accessorie” del Contratto Decentrato Integrativo di Ateneo per il personale Tecnico Amministrativo; a copertura totale per la progressione di carriera – orizzontale e verticale - di tutto il personale che abbia maturato i titoli; ad aumento per il miglioramento dello standard di vita dei dipendenti – Docenti e Tecnici Amministrativi – (ad es. aumento del valore dei Buoni Pasto, asili nido, trasporti, etc…); all’istituzione di un fondo per mutui a tasso agevolato per l’acquisto di prima casa destinato ai dipendenti dell’Ateneo; ad assunzioni di stabilizzazione di tutto il personale precario – a tempo determinato e con tipologia Co.Co.Pro. (e/o ex Co.Co.Co.).

Personale Docente-Ricercatore

Si chiede che i risparmi derivanti agli atenei dall’esonero del pagamento dell’IRAP, a partire dal 2005, vengano destinati al reclutamento di personale nel ruolo di ricercatori a tempo indeterminato; che gli atenei s’impegnino a non programmare nessuna forma di precariato lavorativo e  pertanto a non surrogare alle tipologie contrattuali non strutturate funzioni che dovrebbero essere svolte dal personale di ruolo; che gli atenei istituiscano un’anagrafe pubblica di tutto il personale strutturato e non strutturato che svolge attività di didattica e di ricerca (docenti, ricercatori, dottorandi, specializzandi, assegnisti di ricerca, borsisti, co.co.co, contrattisti a tempo determinato etc.); l’inquadramento uniforme per  tutti i collaboratori alla ricerca che attualmente di fatto svolgono le stesse mansioni  mediante lo strumento del contratto integrativo (livelli retributivi, benefit, diritti individuali e collettivi etc…).

RdB Università