AL REFERENDUM
COSTITUZIONALE DEL 25 E 26 GIUGNO
DICIAMO UN NO CHE NON
DIVENTERA’ MAI UN SI!
Il
25 e 26 giugno saremo chiamati ad un Referendum “confermativo” delle modifiche
apportate dal Governo Berlusconi alla seconda parte della Costituzione Italiana.
Tale Referendum sarà valido
indipendentemente dal numero dei votanti e deciderà su una vera e
propria valanga di modifiche apportate alla nostra Carta Costituzionale su cui
la stragrande parte dei cittadini non sa quasi nulla.
In
particolare siamo chiamati a dire la nostra, su una riforma del sistema
parlamentare che rischia di svuotare il Parlamento di ogni funzione – affidando
enormi poteri al Premier – e soprattutto sulla “devolution”, estremizzazione
del federalismo che, se confermato, annullerà ogni criterio solidaristico e può
favorire la rottura dell’unità politica del Paese.
La CUB ritiene che
oggi il problema centrale da affrontare nel paese non sia quello delle
ingegnerie istituzionali bensì quello delle questioni sociali, che oggi sono
negate dalle politiche liberiste ed antipopolari degli ultimi governi.
LA CUB INVITA TUTTI
AD ANDARE A VOTARE E A VOTARE NO!
Ma
votare No al referendum del 25 e 26 giugno non significa dire SI alla
precedente riforma del Titolo quinto della Costituzione avviata dal governo di
centro sinistra nella penultima legislatura. Proprio con quella riforma, dando
una lettura distorta della richiesta di cambiamento che pure esisteva nel
Paese, si è dato vita ad un Federalismo che ha causato solo conflitti di
competenza tra istituzioni centrali e locali.
Noi
non riteniamo che si debba perseguire ancora quella strada, né che il NO al
referendum sia vanificato dopo pochi mesi da un ulteriore inciucio tra centro destra e centro sinistra sulle modifiche al
sistema elettorale per avviarlo ancora
di più in direzione del bipolarismo maggioritario in cui i cittadini non
avranno più alcun diritto di parola.
VOTIAMO OGGI PER CONTINUARE A LOTTARE PER UN
PAESE UNITO E SOLIDALE!