Anche a “Tor Vergata” e’ arrivato BABBO NATALE
La
notizia sembra proprio vera: per la vigilia di Natale dal settimo piano del
Rettorato il Direttore Amministrativo - come il convenzionale “Babbo Natale” dei bambini - ha portato in regalo
ad una decina di colleghi dell’Amministrazione qualche milioncino come
gratifica natalizia.
Evidentemente al
nostro Direttore piace svolgere di persona il ruolo di generoso “papa’ natale”e
si aspetterà per il futuro da questi figli prediletti ringraziamenti e
manifestazioni d’eterna fedeltà.
Questa vicenda fa il
paio con la questione degli “straordinari” che ormai sono diventati voci fisse
stipendiali per “alcuni fortunati colleghi”.
Cosa hanno in comune entrambe le
situazioni? I criteri di utilizzo sono decisi in modo arbitrario e unilaterale,
scavalcando qualsiasi regola dettata da contratti nazionali o decentrati.
Difatti non si ha notizia, come invece prevedono le norme contrattuali, delle
somme e dei destinatari interessati.
Il tutto quindi è ammantato
da segretezza: purtroppo ancora una volta è “il sottobanco” che
impera.
La RdB ha sempre
denunciato e combattuto questo sistema (tramandato dai precedenti
amministratori): da mesi sta chiedendo in trattativa decentrata e in colloqui
informali (uno avuto recentemente anche con il Rettore) di riaprire la
trattativa per il salario accessorio al fine di determinare nuove (se
necessario) risorse per finanziare le indennità di funzione per chi ricopre
posti di responsabilità. Nel calderone ci dovevano rientrare anche i Segretari
di Dipartimento che giustamente – vista la dichiarata responsabilità in solido
con i Direttori di Dipartimento -
aspirerebbero anche alla partecipazione in solido delle indennità di
posizione richieste ed ottenute dai loro Direttori.
Dall’altra parte abbiamo ricevuto sempre
risposte negative, anche se recentemente erano tese a tranquillizzare i
sindacati sulla certezza del salario accessorio, nonostante noti problemi di
quadratura del Bilancio di Previsione 2000.
Ma “Babbo Natale” non
ha pensato che forse questo metodo poco trasparente, appunto da “sottobanco”,
non rende onore innanzi tutto ai colleghi coinvolti, che sicuramente avranno
tutte le carte in regola per meritarsi
la gratifica natalizia?
E non rende giustizia anche a tutti quei
colleghi, sconosciuti a “Babbo Natale“,
che lavorano nelle strutture decentrate con compiti di responsabilità,
inquadrati in livelli inferiori e che contribuiscono a far funzionare e a
progredire questa Università?
La RdB, al contrario
abituata a pensare ed agire entro un
sistema di regole, ha controllato se esiste un articolo del contratto che
preveda questa elargizione. L’unica che lontanamente potrebbe aver ispirato il
nostro “Babbo Natale” è l’indennità di prestazione individuale (art. 44 CCNL).
Diciamo lontanamente, poiché la norma pone limiti e l’osservanza di procedure
molto severe: “le decisioni adottate dalle amministrazioni devono essere
pubbliche” (comma 4) per esempio, o prevede che il controllo e la verifica dei
risultati ottenuti tramite l’impiego del fondo sia oggetto di valutazione e
monitoraggio da parte del Nucleo di Valutazione, le cui osservazioni – guarda
caso! – devono essere trasmesse all’Aran e alle Confederazioni Sindacali
firmatarie del contratto (comma 5).
Ultima considerazione:
211 colleghi per Natale aspettavano da parte dell’amministrazione la
comunicazione che la loro domanda per la legge 63/bis sarebbe stata inoltrata
alla Commissione di Congruità.
Forse dovranno
aspettare “l’Uovo di Pasqua?
Roma, lì 11 gennaio
2000
Il Coordinamento RdB Università “Tor Vergata”