Lavori per il
Giubileo all’Università “Tor Vergata”:
a pagarne le
spese sono sempre i cittadini: lavoratori e utenti
La O.S. RdB Università “Tor
Vergata” denuncia lo stato d’estremo disagio subito dal personale universitario
e dagli utenti che si sta perpetuando da oltre un anno, a causa dei lavori
stradali per il “Giubileo 2000” insistenti sul comprensorio universitario, che si estende dal GRA e a
ridosso della borgata “Romanina”.
L’intensificazione degli interventi, evidentemente dovuti
all’approssimarsi della scadenza religiosa, sta acuendo in modo esponenziale
quello che è sempre stato “il problema” di questa Università e forse ne ha
rallentato lo sviluppo: il collegamento viario inadeguato.
L’evento giubilare, che era
stato presentato dalle autorità accademiche come la panacea di tutti i
problemi, si sta rivelando un tormentone per i cittadini della borgata, per i
lavoratori e per gli utenti della università. I cantieri sul GRA fanno confluire il traffico
automobilistico sulle strette strade della borgata adiacente, assolutamente
inadeguate e dalle quali, peraltro, si accede alle varie sedi di Facoltà.
Ultimamente i lavori di riassetto stradale stanno interessando anche questi
accessi, che quasi con scadenza giornaliera subiscono modifiche, stravolgendo
il traffico e impedendo alle linee dell’Atac di compiere l’ordinario tragitto,
con soppressione di fermate e capolinea, che non vengono più ripristinate.
Gli studenti ed i lavoratori che ancora hanno l’ardire di
usare il mezzo pubblico sono costretti a percorrere strade con enormi buche
invase dalla fanghiglia, se non addirittura fossati di acqua piovana, senza
marciapiedi ed a tratti prive di illuminazione, con grave rischio
dell’incolumità dei pedoni; se a questo si aggiunge il traffico parossistico
provocato dai cittadini, che si recano per le compere natalizie all’ipermercato
attiguo al Rettorato, ed il mercoledì ecologico, il quadro è al completo.
I tempi di lavoro del personale universitario, considerando
quelli di percorrenza per l’arrivo sul posto di lavoro ed il rientro a casa, si
sono allungati a dismisura con riflessi sulla qualità di vita. Gli utenti, pur nella consapevolezza che la realizzazione delle opere
porteranno ad una riqualificazione del territorio, si stanno chiedendo come mai
le autorità competenti per l’organizzazione e la gestione dei lavori non
mettono in atto le ordinarie misure di sicurezza e di garanzia per la
continuità dei servizi.
Mentre si raccolgono firme
per petizioni indirizzate al Rettore, al Presidente dell’Atac, il personale
universitario è invitato dal Direttore Amministrativo a compilare un
questionario pervenuto dalla Soc. S.T.A. Agenzia per la mobilità urbana per uno
studio sui tempi e qualità di percorrenza del tragitto casa/posto di lavoro
(??) commissionato dal Comune di Roma.
Ci si chiede: perché le
autorità amministrative preposte (coerentemente con le “campagne ecologiche”
all’uso del mezzo pubblico) non hanno approvato e finanziato l’opera che
sicuramente avrebbe rappresentato “la reale soluzione”: il prolungamento della
metropolitana dall’Anagnina alla “Romanina”.
Roma, lì 14.12.1999
P/Il
Coordinamento RdB Università Tor
Vergata
(Anna
Maria Surdo)