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Comunicato stampa del 14 Dicembre

 

Lavori per il Giubileo all’Università “Tor Vergata”:

a pagarne le spese sono sempre i cittadini: lavoratori e utenti

 

La O.S. RdB Università “Tor Vergata” denuncia lo stato d’estremo disagio subito dal personale universitario e dagli utenti che si sta perpetuando da oltre un anno, a causa dei lavori stradali per il “Giubileo 2000” insistenti sul  comprensorio universitario, che si estende dal GRA e a ridosso della borgata “Romanina”.

 L’intensificazione degli interventi, evidentemente dovuti all’approssimarsi della scadenza religiosa, sta acuendo in modo esponenziale quello che è sempre stato “il problema” di questa Università e forse ne ha rallentato lo sviluppo: il collegamento viario inadeguato.

L’evento giubilare, che era stato presentato dalle autorità accademiche come la panacea di tutti i problemi, si sta rivelando un tormentone per i cittadini della borgata, per i lavoratori e per gli utenti della università.  I cantieri sul GRA fanno confluire il traffico automobilistico sulle strette strade della borgata adiacente, assolutamente inadeguate e dalle quali, peraltro, si accede alle varie sedi di Facoltà. Ultimamente i lavori di riassetto stradale stanno interessando anche questi accessi, che quasi con scadenza giornaliera subiscono modifiche, stravolgendo il traffico e impedendo alle linee dell’Atac di compiere l’ordinario tragitto, con soppressione di fermate e capolinea, che non vengono più ripristinate.

 Gli studenti ed i lavoratori che ancora hanno l’ardire di usare il mezzo pubblico sono costretti a percorrere strade con enormi buche invase dalla fanghiglia, se non addirittura fossati di acqua piovana, senza marciapiedi ed a tratti prive di illuminazione, con grave rischio dell’incolumità dei pedoni; se a questo si aggiunge il traffico parossistico provocato dai cittadini, che si recano per le compere natalizie all’ipermercato attiguo al Rettorato, ed il mercoledì ecologico, il quadro è al completo.

 I tempi di lavoro del personale universitario, considerando quelli di percorrenza per l’arrivo sul posto di lavoro ed il rientro a casa, si sono allungati a dismisura con riflessi sulla qualità di vita. Gli utenti, pur nella consapevolezza che la realizzazione delle opere porteranno ad una riqualificazione del territorio, si stanno chiedendo come mai le autorità competenti per l’organizzazione e la gestione dei lavori non mettono in atto le ordinarie misure di sicurezza e di garanzia per la continuità dei servizi.

Mentre si raccolgono firme per petizioni indirizzate al Rettore, al Presidente dell’Atac, il personale universitario è invitato dal Direttore Amministrativo a compilare un questionario pervenuto dalla Soc. S.T.A. Agenzia per la mobilità urbana per uno studio sui tempi e qualità di percorrenza del tragitto casa/posto di lavoro (??) commissionato dal Comune di Roma.

Ci si chiede: perché le autorità amministrative preposte (coerentemente con le “campagne ecologiche” all’uso del mezzo pubblico) non hanno approvato e finanziato l’opera che sicuramente avrebbe rappresentato “la reale soluzione”: il prolungamento della metropolitana dall’Anagnina alla “Romanina”.

 

Roma, lì 14.12.1999                                          

 P/Il Coordinamento RdB Università  Tor Vergata

 (Anna Maria Surdo)