Lo smantellamento del sistema pensionistico
PREMESSA:

Le cose, come sempre, partono da lontano e quindi, nel presentare la
seguente succinta scheda tecnica, abbiamo omesso volutamente - non certo per
mancanza di memoria storica - alcuni dei provvedimenti legislativi e degli
accordi concertativi a tre che hanno preparato il terreno alla fase attuale
di rapina riferita al TFR, alle pensioni (integrative/private e d'
anzianità-vecchiaia/pubbliche), indicando semplicemente i più significativi
ed importanti ai fini della ricostruzione del quadro peggiorativo per i
lavoratori in tema di salario differito.


A solo titolo d'esempio di come i decisori governativi-confindustriali-sindacali

abbiano pensato (e statuito) in tempi lontanissimi a preparare la strada agli

attuali provvedimenti che il governo-Berlusconi si appresta a prendere

attraverso la finanziaria 2002 e le varie leggi-delega sulle materie in questione,

 basta ricordare che nella legge istitutiva del TFR (Legge n¡ 297 del 1982, sotto il
governo-Spadolini), all'art. 3-comma 16 ci si premuniva di far detrarre per
ciascun lavoratore l'importo della contribuzione aggiuntiva (pari allo 0,5%
del salario e a carico del padrone, ndr.) dall'ammontare della quota del
trattamento di fine rapporto, qualora il trattamento di fine rapporto sia
erogato mediante forme previdenziali; ed eravamo nel 1982: è del tutto
evidente la strettissima correlazione fra il TFR e i fondi-pensione
privatistici attuali. E questo è solo un esempio della lungimiranza
concertativa di governo-confindustria-sindacati!!!

31 luglio '92 Dopo trattative con i sindacati, il Governo-Amato
accantona la scala mobile.
Ministro del Lavoro: N.Cristofori (DC)
Confindustria: L. Abete
Sindacati: B. Trentin (CGIL)
S. D'Antoni (CISL)
P. Larizza (UIL)
Cnel: B. Storti (DC)
Capo dello Stato: Oscar  L. Scalfaro

Settembre
Ottobre '92 Stagione di lotta e di bulloni ai palchi sindacali dopo che i
loro servizi d'ordine insieme alla polizia si sono comportati alla cilena in
piazza.
23 ottobre '92 Legge n. 421 con la quale il governo-Amato viene delegato a
dettare norme sulla Previdenza.
30 dicembre '92 Dlgs. n. 503 con il quale si attua la riforma-Amato delle
pensioni a partire dal 1¡ gennaio 1993 che,   tra l'altro, aumenta l'età
pensionabile, aumenta i contributi dei lavoratori, aumenta la base di
calcolo temporale della pensione;
Risultato: diminuisce pesantemente il valore della pensione e fa diventare
sempre più difficile l'andarci.
21 aprile '93 Dlgs. n 124 che disciplina la previdenza complementare,
prevista già nel Dlgs. 124/92, e che s'inserirebbe nell'ambito dell'art. 38
della Costituzione laddove essa recita <<l'assistenza privata è libera >>
3 luglio '93 Famigerato accordo sul costo del lavoro (e non solo): per molti
inizia qui la concertazione (sic!).,

Ministro del Lavoro:  G.Giugni
Capo del Governo: C. A. Ciampi
Gli altri: sempre gli stessi


1994 Arriva Berluska: s'infiammano gli animi, visto che introduce anche il
ticket sul pronto-soccorso negli ospedali, vuole abolire le pensioni di
anzianità e quant'altro. Intanto per~: tratta e si accorda con
CGIL-CISL-UIL,(sul fiscal drag da restituire in finanziaria) nonostante gli
scioperi e le grandi manifestazioni dell'ottobre - novembre, fa il patto con
Agnelli per il rilancio del Sud e gli inaugura la fabbrica-lager di Melfi
(mentre CGIL-CISL-UIL a dicembre si accordano con l'Avvocato su i sabati
lavorativi a Termoli, contro il volere espresso dai lavoratori nel
referendum tenuto nello stabilimento); a fine novembre, mentre a Napoli
presiede il summit dell' ONU contro la Criminalità Organizzata, E' raggiunto
dal colpo basso dell'avviso di garanzia di Borrelli (dopo che il Corriere
della Sera ha già pubblicato notizie sul fattaccio). Lui non si scompone:
continua a trattare ( e i sindacati con Lui!), si accorda il 1¡ dicembre con
CGIL -CISL - UIL sul rimborso del fiscal drag, si impegna con loro e
Scalfaro a varare entro giugno 1995 la riforma delle pensioni, quella che
poi gestirà Dini. Poi, dopo aver ottenuto il varo della finanziaria per il
1995  e dopo la defezione della Lega di Bossi, il 22 dicembre 1994  il
Cavaliere se ne va.
Ministro del Lavoro: C. Mastella
Il 29-6-94 arriva a capo della CGIL Cofferati, che sostituisce il breve
interregno di Pizzinato, il quale era stato messo come a tampone dopo le
dimissioni di Trentin.
Gli altri: sempre gli stessi
12 aprile '95 Il  1 governo (tecnico!) -Dini presenta a Confindustria e
Sindacati il Piano per l'Occupazione e la  Previdenza  Integrativa: sistema
di fondi basati sull'utilizzo volontario del TFR e sgravi fiscali sui
contributi versati.
8 maggio '95 Accordo Governo-Sindacati sulle pensioni, mentre la
Confindustria si dissocia: non le basta! Si passa dal sistema retributivo a
quello contributivo per i nuovi assunti; resta attivo fino al 2013 il
sistema retributivo per i lavoratori anziani; sistema misto per i lavoratori
che al 31/12/95 non hanno ancora 18 anni di contribuzione; penalizzazioni
per chi si ritira dal lavoro prima dei 35 anni di anzianità; andata in
pensione, a partire dal 1¡ gennaio 1996, con almeno 52 anni d'età e con
aumento progressivo della stessa fino a 57 anni nel 2008.
Ministro del Lavoro: T.Treu
Gli altri: sempre gli stessi
1 giugno '95 Referendum tra i lavoratori sull'accordo sulle pensioni:
gestito tutto in casa confederale, fa registrare il 60 % di SI.
28 giugno '95 Il Governo proroga al 31 agosto il blocco delle pensioni: può
andarci solo chi ha maturato 35 anni di contributi al 31/12/93
4 agosto '95 La Camera approva definitivamente la riforma delle pensioni di
Dini con il solo voto contrario di PRC ed  AN; CGILCISL-UIL esultano;
Rifondazione invita Scalfaro a non promulgarla perchè incostituzionale,
anche se intanto Bertinotti e Co. hanno già iniziato ad allenarsi alla
desistenza per le prossime elezioni del 1996, anche attraverso il rinnovo
della fiducia a Dini fino alla fine del 1995.
Aprile '96 Elezioni politiche: Arriva il  il Governo Amico dei lavoratori,
quello del democristiano Romano Prodi!!! Anche Rifondazione Comunista, nell'
area di sostegno a Prodi e al successivo 1^ governo D'Alema, accetta il
pacchetto Treu sui lavori atipici, interinali, a mezzo servizio, saltuari  e
quant'altro.
'96-2001 E' storia, praticamente dell'oggi: anche Prodi (1 e 2) tocca le
pensioni: velocizzazione dell'età anagrafica crescente necessaria per andare
in pensione; blocco delle finestre d'uscita , diminuzione e spostamento in
avanti nel tempo delle stesse. Il suo successore, Massimo D'Alema (1 e 2)
dopo l' accreditamento alla Borsa di Londra e prima di fare la guerra alla
Jugoslavia e dintorni, s'accorda nel Patto di Natale 1998 con CGIL-CISL-UIL
sull'oro da dare alla Patria, colpendo i lavoratori nei loro interessi. ma
prima, costringe alla scissione da Rifondazione i cossuttiani: e se lo porta
al governo.

E' certamente per via di questo bel quadretto storico (per niente esaustivo
ma essenziale) che crediamo oggi Berluska, Maroni, Bossi, Fini e il resto
della loro gang possano permettersi il lusso di voler dare la batosta
definitiva ai lavoratori, anziani e giovani (e non solo a loro): un motivo
in più per noi per continuare la lotta insieme a tutti i lavoratori che non
hanno buttato il cervello alle ortiche, altrimenti sarebbe proprio finita.

Questa  la triste storia delle pensioni....
adesso BASTA, fermiamoli!!!