GESTIONE TRASPARENTE E COERENTE DELLE RISORSE DELL'ATENEO?

“Si predica bene, ma si razzola male”

 

                                                                                           

Nel programma sindacale della RdB il diritto dei lavoratori ai  Servizi Sociali  è sempre  stato  un obiettivo prioritario. Questi servizi, previsti da norme contrattuali contribuiscono a costituire il cosiddetto salario differito, incidendo sul valore reale del salario. 

 

La RdB in questi anni ha contrastato le iniziative  di chi ha cercato di ricondurre la gestione dei Servizi Sociali nelle mani di terzi, vedi i diversi tentativi di costituire a tal fine un CRAL aziendale che, per statuto, curerebbe gli interessi dei “soli iscritti” e non di tutti i lavoratori. Ha sostenuto, quindi,  in tutte le sedi istituzionali e con azioni concrete che le attività sociali fossero rivolte alla generalità del personale e non solo ad una ristretta cerchia di lavoratori.

 

Recentemente,  stiamo assistendo da parte della CGIL ad una strumentalizzazione delle  iniziative di solidarietà (“C’è un bambino che…”) collegate ad alcune attività sociali, che punta sulla tesi di un uso improprio dei fondi sociali, con l’intento evidente di delegittimare gli Organismi che hanno sostenuto tali iniziative. 

 I lavoratori certamente coglieranno l’effettiva portata di tale “raffinato tentativo politico”:

i sindacati rappresentativi stanno cercando di sottrarre la gestione delle attività sociali agli Organismi preposti, per ricondurla in via esclusiva all’interno della Commissione Istruttoria della quale fanno parte.

Si sta  cercando di costruire le condizioni per decidere per il futuro  quali indirizzi” e “quale gestione”  saranno individuati per l’utilizzo dei fondi sociali: si deciderà di spostare maggiori finanziamenti sui  rimborsi ed acquisti “tutto a gratis” per pochi lavoratori (acquisti di caschetti per ciclismo, biciclette, tute, scarpe,  rimborsi spesa di trasferte per gare sportive, vacanze al mare o settimane bianche)?  Per chi, poi?

Oppure si continuerà a dare la priorità alle iniziative sociali  di interesse collettivo (Asilo Nido, Soggiorni Estivi, Contributo per spese scolastiche, attività culturali)? 

 

E’ una battaglia che si gioca tra chi vuole che i servizi sociali siano gestiti  come dei cral,  da sempre laboratori di pratiche clientelari per il reclutamento degli “iscritti”,  e tra chi  ritiene che i diritti dei lavoratori debbano essere  gestiti istituzionalmente con l’individuazione delle “priorità” negli interventi sociali e di  regole”  che garantiscano trasparenza e coerenza con gli obiettivi individuati.

 

Come sindacato di base invitiamo tutti i lavoratori a seguire più attentamente le politiche concertative sulle risorse destinate al personale, poichè non sempre volgono a loro favore.     

 

Roma, 20 giugno 2005

                                                                          

                                                                                  RdB-CUB PI - Università Tor Vergata          

 


 

Roma, 17 giugno 2005

 

Al Magnifico Rettore

Al Direttore Amministrativo

                                                                                                                  SEDE

 

 

Oggetto: Regole e trasparenza amministrativa per il diritto ai servizi sociali

 

            Facendo  seguito alla propria lettera del 23/05/2005, questa O.S. intende ribadire, ancora una volta e con determinazione, l’esigenza di stabilire  priorità per la distribuzione dei  fondi da parte della Commissione Istruttoria e criteri per la gestione da parte degli Organismi preposti.     

Denuncie di presunto uso improprio o di sperpero di fondi sociali, mosse al servizio Soggiorni Estivi per iniziative di solidarietà e all’Organismo Attività Culturali, hanno reso necessaria una maggiore chiarezza sulle procedure di utilizzo di tutti i fondi assegnati nell’anno 2004.

E’ emerso che le spese di espatrio e viaggio dei bambini profughi, sono state finanziate con prelevamenti dal Fondo di Riserva di Bilancio,  mentre una minima parte dei  fondi residuali  2004 del  Servizio Soggiorni Estivi è stata   utilizzata  per finanziare la frequenza del Centro Estivo.

In via sperimentale, la parte restante dei fondi residuali è stata distribuita  per le spese scolastiche. Complessivamente i fondi del Servizio Soggiorni Estivi sono stati utilizzati per le iniziative sociali a favore di n. 347  dipendenti per un totale di n. 577 ragazzi e 17 ragazzi jugoslavi.

            Diversamente, abbiamo notato  un uso improprio e dissipazioni di fondi nell’ambito di alcuni settori sociali, per cui chiediamo chiarezza a questa Amministrazione.

 Con i fondi destinati a tutto  il personale sarebbero state finanziate al 100% le spese per  il divertimento di una decina di dipendenti, al pari di una elargizione ad personam, risultando tali spese oltremodo dispendiose e ingiustificate. Sono notizie che riguarderebbero  rimborsi ed acquisti, fatti in un anno e mezzo per una ventina  di migliaia di euro, a favore di  poche unità di personale.

              In occasione della seduta di Commissione Istruttoria del 19 maggio 2005, vi è stato un tentativo di legittimare queste  spese con  motivazioni di presunti “ ruoli di rappresentanza” per l’ateneo. Si fa confusione, evidentemente, tra fondi per spese di “rappresentanza” per l’Istituzione

(che secondo noi per tale finalità dovrebbe privilegiare iniziative culturali, nelle quali rientra la solidarietà) e fondi per il  finanziamento delle attività sociali indirizzate alla “generalità dei dipendenti”. Nasce l’esigenza inderogabile  Nrato:giareza", evidentemente, tra fondi per spese di "rezzaa questa Amministrazione.o di tutti i fondi assegnati nel 2004. di stabilire il debito “distinguo”, facendo innanzitutto un atto di trasparenza sulla situazione passata.                                                

            A maggior chiarimento, questa O.S.  chiede che i Servizi Sociali, nel loro complesso, siano dotati di regolamenti affinché tali situazioni non si verifichino più, al fine di tutelare il diritto dei  lavoratori  a quei Servizi che, pur essendo ormai patrimonio dei dipendenti, ne potrebbero essere inquinati e delegittimati, anziché  maggiormente sostenuti.. 

            Distinti saluti

                                                                                    

                                                                                         RdB-CUB PI - Università Tor Vergata

                                                                                                     (seguono firme)