Contro la guerra ai lavoratori
il 15 e 16  giugno
votiamo SI
 

                                                                       
 
 
Nei mesi scorsi, mentre ci opponevamo alla guerra all'Iraq e alle strategie di dominio e controllo economico e militare sul mondo, siamo stati colpiti dalle politiche di guerra anche sul fronte interno. 
 
Abbiamo visto e subito la repressione poliziesca e giudiziaria a Napoli, a Genova, a Cosenza, a Milano, le legislazioni discriminatorie e repressive nei confronti dei migranti, l'attacco ai diritti delle donne, lo smantellamento (in corso) della scuola e dell'universita' pubbliche, l'attacco alla sanita', alle pensioni e allo stato sociale in generale.
 
Abbiamo visto e subito la precarizzazione costante dei rapporti di lavoro e......
 
l'attacco all'articolo 18  dello Statuto dei Lavoratori.
 
Sono le guerre ai lavoratori e ai nostri diritti, per frantumare ogni possibilita' di opposizione sociale, ogni possibilita' di riconoscerci come portatori degli stessi diritti, perche' ognuno rimanga solo e impotente di fronte alle ingiustizie che quotidianamente subisce e sia costretto a piegarsi alle nuove forme di schiavitu'.
E sono le guerre: le guerre ai popoli del "sud" del mondo, ai paesi che aspirano a disporre delle proprie risorse e a portare avanti politiche nazionali autonome, a quanti hanno la sfortuna di vivere in aree considerate strategiche, a chi si ribella ad un sistema iniquo. 
 
Si chiama sfruttamento e le guerre sono gli strumenti per imporlo.
 
Perche' a nord come a sud sia chiaro a tutti: la ricchezza e il potere devono rimanere nelle mani di una elite ristrettissima, e noi tutti siamo espropriati in partenza della ricchezza che produciamo con il nostro lavoro: donne e uomini, lavoratrici e lavoratori riconosciuti come tali o definiti atipici, precari, al nero, disoccupati, migranti...
 
A questo  "ordine"  noi ci ribelliamo.
 
 Siamo stati e siamo contro la guerra in Jugoslavia, in Palestina, in Afghanistan, in Iraq... 
 
e siamo contro la guerra ai diritti.
 
Per queste ragioni il 15 e 16 giugno voteremo SI per l'estensione dell'articolo 18 a tutti, cioe' per l'estensione a tutti del diritto ad essere reintegrati nel posto di lavoro qualora si sia stati ingiustamente licenziati. 
Questo diritto finora e' riconosciuto solo a chi lavora in un'azienda con piu' di 15 dipendenti.
Il Comitato contro la Guerra dell'Universita' di Roma "Tor Vergata" si unisce quindi alla campagna per il SI al referendum e invita tutte e tutti, studentesse e studenti, borsisti, contrattisti, lavoratrici e lavoratori precari, personale delle pulizie, della vigilanza, dei bar, dei laboratori, delle segreterie, dell'amministrazione, ricercatori, docenti, visitatori... a votare SI.
il 15 e 16 giugno  andiamo a votare
SI   Articolo 18 per tutte e tutti
                    
 
                                                                                                              
 
Comitato contro la Guerra - Universita' di Roma "Tor Vergata"