L’AMERICA LATINA

E LA GUERRA INFINITA

 

CILE, 11 SETTEMBRE 1973

 

 


Casella di testo:  8:15 a.m. RADIO CORPORACIÒN

Lavoratori del Cile:

vi parla il presidente della Repubblica. Le notizie che abbiamo fino a questo momento ci rivelano l’esistenza di una insurrezione della Marina nella Provincia di Valparaìso. [...]

Abbiate la sicurezza che il Presidente resterà nel Palazzo de La Moneda difendendo il Governo dei Lavoratori.

Il bombardamento della Casa della Moneda


 

In seguito al colpo di stato vengono imprigionati nello stadio di Santiago del Cile gli esponenti della sinistra, sindacalisti, socialisti, comunisti e sinistra rivoluzionaria; studenti, insegnanti, operai. Subiranno torture e a migliaia saranno uccisi.

Fuori, intanto, si consuma la tragedia delle torture, delle esecuzioni di massa (40.000 morti), dell'esilio di un milione di persone (quasi un cileno su dieci).

 

Giovedi 11 settembre 2003 ore 13.00

Facoltà di Scienze - atrio tra i due bar

 

Proiezione dell'episodio “11 settembre”

di Ken Loach

Assemblea-Dibattito

 

Comitato Contro la Guerra-Università di Roma Tor Vergata

Perché parliamo di Cile e America Latina
 
In questi anni di iniziative di solidarietà, incontri e dibattiti, denunce, lotte e proposte, abbiamo affrontato i problemi legati alle "nuove" strategie di dominio del mondo inaugurate con l’aggressione della NATO alla Jugoslavia nel 1999 e diventate due anni dopo condizione di guerra permanente e infinita, giustificata (secondo gli strateghi del Pentagono) dagli attacchi dell’11 settembre 2001. Abbiamo visto e denunciato le guerre di occupazione in Palestina, Afghanistan, Iraq, siamo di fronte a minacce e venti di guerra contro Corea del Nord, Iran, Siria, Libia, Cuba, vediamo i paesi africani dissanguati dalla tragica eredità del colonialismo e dalle nuove lotte di spartizione, né mai è finita la guerra sporca fatta di stermini, colpi di stato, strangolamento economico e repressione contro Colombia, Venezuela, Argentina, Cile...
 
Il Cile. Proprio 30 anni fa, in un altro tragico 11 settembre, l’11 settembre 1973, il colpo di stato di Augusto Pinochet, voluto, appoggiato e finanziato dalla CIA, mette fine all’esperienza del governo di Unidad Popular guidato da Salvador Allende e all’esempio e alla speranza che questa esperienza rappresenta per i popoli dell’America Latina e di tutto il mondo.
 
Torture, morti, sparizioni, esilio, drammatica repressione dell’opposizione politica e di ogni forma di resistenza tra gli operai, gli studenti, i contadini, rapida privatizzazione e smantellamento di tutto ciò che nei tre anni di Unidad Popular era stato nazionalizzato. Così il Cile è vittima di quelle strategie di dominio che già durante tutto il XX secolo - allora in nome della lotta al comunismo - gli Stati Uniti mettevano in atto per appropriarsi direttamente delle risorse di questi paesi ricchissimi e per assicurarsene il controllo economico, sociale e militare, stroncando sul nascere ogni tentativo di riscatto, di riapproprazione delle risorse e del diritto di decidere come affrontare il presente e quale futuro costruire.
 
Il Cile e la ferocia con cui il coraggio e le conquiste dei tre anni di governo del socialista Allende vengono stroncati diventano in tutto il mondo il simbolo di quello che con altrettanta ferocia avveniva anche nel resto del continente: dall’Argentina al Brasile, dall’Uruguay al Perù, dal Salvador al Guatemala, dal Nicaragua alla Colombia, centinaia di migliaia di morti, contadini, indios, sindacalisti, studenti, insegnanti, torturati e desaparecidos hanno pagato il prezzo di questo regime di terrore, strumento per disgregare ogni forma di organizzazione popolare. Le ricchezze di questi paesi sono state depredate e le economie sono state distrutte sotto la supervisione del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Le conseguenze sono oggi sotto i nostri occhi.
 
Per questo nel trentennale dell’11 settembre 1973 ci sembra importante ricordare e ricostruire che cosa accadde allora, ma anche, a due anni dall’11 settembre 2001 e dalla formulazione della dottrina Bush della guerra permanente, vogliamo cominciare, in questo incontro e in altri che seguiranno, a discutere e capire che cosa succede oggi, quale sia l’eredità di quegli anni, quali i tentativi di costruire nuove prospettive, quali i rinnovati ostacoli che i popoli latinoamericani si trovano ad affrontare nello scenario della guerra infinita.
 
Comitato contro la guerra - Università di Roma "Tor Vergata"