Per
il diritto allo studio
Per
il diritto al lavoro
Per
un’università pubblica e laica
al servizio della
pace, non della guerra
della libertà, non
dell’oppressione
dell’emancipazione ,
non del servilismo
boicotta le aziende
non ti arruolare
boicotta il forum!
Rifiutiamo la guerra, anche
quando sembra “per bene”
Lottiamo insieme per
rivendicare i nostri diritti
Non ci facciamo convincere
che la nostra unica possibilità sia mendicare favori
Il comitato contro la guerra di “Tor Vergata” si riunisce tutte le settimane; per essere informato/a su data e luogo delle riunioni e delle iniziative che proponiamo basta iscriversi alla nostra mailing-list: lo puoi richiedere anche scrivendo all’indirizzo controguerratorverga@libero.it Ti aspettiamo.
comitato contro la guerra –
università di Roma “Tor Vergata”
controguerratorverga@libero.it
Non consegnare il tuo curriculum!
Non finisce mai il bombardamento ideologico, la propaganda con cui vogliono costringerci ad adeguarci ad un sistema in cui la parola diritto non significhi più niente e ogni aspirazione (alla trasformazione del mondo, alla nostra emancipazione...) sia cancellata, sprezzantemente liquidata come utopistica.
Il forum che oggi di nuovo contestiamo è uno dei tanti strumenti di questa propaganda.
Poiché – ci dicono – il mondo è regolato dal profitto e non può essere che così, ci invitano a offrirci sul mercato:
- a rinunciare al sapere critico - arma di emancipazione - per indirizzarci ad una “professionalizzazione” usa e getta;
- ad accettare la privatizzazione e l’aziendalizzazione
dell’università;
- a dimenticare che cosa significhino diritto allo studio e diritto al lavoro, per convincerci che studio e lavoro si debbano comprare con tasse diplomi master stages (chi se li può permettere);
- a pietire un lavoro invece che rivendicarlo come un diritto;
- ad adeguarci ad un lavoro servile invece che dignitoso;
- a scegliere tra disoccupazione, lavoro gratuito, lavoro precario senza contratto senza contributi senza pensione senza futuro.
E frantumando così la nostra capacità di leggere la realtà nel suo complesso ci chiedono, con il ricatto di un lavoro che non c’è (perché non ce lo danno), di contribuire alla guerra, di arruolarci., di rinunciare ad agire consapevolmente nel mondo. In questo modo succede che l’ENI, che partecipa al bottino di guerra in Iraq, non abbia pudore di venire a farsi pubblicità: l’ENI, che grazie all’occupazione italiana di Nassiriya si sta accaparrando 80 miliardi di dollari di petrolio. Cacciamola dall’università.
Non è la sola e non è la prima: con l’appoggio di tanti studenti e studentesse che si sono rifiutati/e di consegnare il curriculum ai produttori di morte siamo riusciti a cacciare dal forum la Datamat, un’azienda produttrice di armi; abbiamo contestato la Vitrociset (candidata agli appalti per la “ricostruzione” – cioè lo sfruttamento - dell’Iraq); ci siamo lungamente opposti alla convenzione con un’altra ditta bellica, la Oerlikon-Contraves; abbiamo aderito alla campagna contro le banche armate e in particolare la Banca di Roma... Con una proposta di modifica allo statuto di ateneo abbiamo chiesto di vincolare ai soli fini civili la ricerca prodotta a Tor Vergata: una proposta bocciata da poco dal senato accademico in barba alle 1200 firme di lavoratori e studenti che la sostenevano.
Contribuisci anche
tu alla nostra lotta. Contesta le aziende che lucrano sulla guerra, le
multinazionali (v. Procter and Gamble)
che fanno i soldi con gli OGM e con la distruzione dell’ambiente, opponiti alle
ditte che hanno comportamenti antisindacali, che ci sfruttano e ci rubano
presente e futuro.
Non consegnare il tuo
curriculum!
comitato contro
la guerra – università di Roma “Tor Vergata”