RIPUDIAMO  LA GUERRA
PER LA PACE E LA GIUSTIZIA DEI POPOLI


Esprimiamo profondo cordoglio per le vittime innocenti che hanno pagato con la loro vita un atto di guerra che ha avuto come obiettivo i simboli del potere economico e militare mondiale.
Questo atto è parte di una spirale di orrori che dura da troppi anni e che ha

visto centinaia di migliaia di lavoratori scendere in piazza contro le guerre e le politiche di "ingerenza", anche se spacciate come "guerre umanitarie".

 

Il terrorismo va denunciato e condannato in ogni sua forma di espressione. E’ nemico dei popoli e dei lavoratori; si pone in antitesi alla democrazia,  partecipazione e libertà, crea le condizioni per l’affermarsi di governi autoritari e genera la spirale della rappresaglia e quindi ulteriore violenza: la guerra.


Ma non esistono guerre giuste, né tantomeno rappresaglie di guerra giuste!!! Le guerre, da sempre, oltre a produrre lutti e distruzioni, producono un pesante arretramento dei di­ritti dei lavoratori, mentre è necessaria una nuova politica internazionale che restituisca a tutti i popoli oppressi la propria libertà e giustizia sociale.

 

LA GUERRA E' SEMPRE CONTRO I LAVORATORI!

 

La risposta di guerra all'attacco terroristico negli USA, pur se ancora solo minacciata, sta già pro­ducendo i suoi primi effetti anche in Italia e, ovviamente, questi si riflettono immediatamente sul mondo del lavoro.

Il Governo ha già annunciato che la situazione prodotta dagli attentati terroristici "obbliga" ad una manovra finanziaria più aspra e all'abbassamento di molte tutele per i cittadini e i lavoratori: addio al preannunciato miracolo economico !?!

Ma la guerra contro chi? Contro un popolo già vittima di un regime oppressivo?

 

Dopo l'IRAQ, la frantumazione della Yugoslavia, l'intervento in Kossovo con l'appendice Mace­done, oggi si prospetta un intervento in Asia dai contorni tutt'altro che limitati e che potrebbe avere conseguenze di carattere mondiale.

 

Non cediamo al ricatto ideologico del falso dualismo:

 “o  per la guerra   o   per il terrorismo”

GRIDIAMO IL NOSTRO NO AGLI STRUMENTI DI MORTE!

La RdB invita tutti i lavoratori a partecipare alle mobilitazioni cittadine e nazionali contro il terrorismo e contro la guerra

 

Roma, settembre 2001                1° appuntamento: corteo indetto dal “Roma  Social Forum”                                                                                                                                                                                     

                                                       per giovedė 20 sett. 2001, ore 17,30 da P.zza Esedra a P.zza Venezia.