Presentazione della proposta di modifica dello Statuto

Il Comitato contro la guerra dell’Università di Roma “Tor Vergata” presenta alla comunità universitaria e al Senato Accademico una proposta di modifica dello Statuto d’Ateneo che recepisce esplicitamente i principi sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

 

Questa iniziativa viene presentata in continuità con le attività che i lavoratori e gli studenti riuniti nel comitato contro la guerra da anni portano avanti per far crescere una cultura di pace e l’assunzione di responsabilità da parte della comunità universitaria rispetto al ruolo fondamentale che le università in generale e il nostro Ateneo in particolare svolgono nella società.

In questi anni di guerre che stanno sconvolgendo il mondo ci sembra importante sottolineare che tutti noi abbiamo la responsabilità di contribuire affinché l’istituzione in cui operiamo rimanga fedele al RIPUDIO DELLA GUERRA.

 

L’articolo che proponiamo di inserire nel “Titolo I – principi fondamentali” ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione sui principi che le leggi pongono alla base dell’istituzione universitaria e di rendere esplicito che a queste responsabilità la comunità universitaria si sente legata nelle quotidiane attività di studio e lavoro.

 

Molte università italiane danno già spazio nei loro statuti ai principi che ora chiediamo di enunciare anche nello Statuto dell’Università “Tor Vergata”, dove purtroppo ancora manca un riferimento esplicito ad essi. Alla base della nostra proposta c’è la stessa preoccupazione che pochi mesi fa ha portato la Facoltà di Lettere, su iniziativa del collettivo studentesco Lavori in corso, ad apporre una targa che ricorda l’art. 11 della Costituzione, con una cerimonia che ha visto la presenza del Preside della Facoltà e del Rettore del nostro Ateneo.

 

Per illustrare più precisamente la proposta riportiamo di seguito gli articoli della Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani a cui facciamo riferimento, alcuni dei principi richiamati negli statuti di altri atenei a cui ci siamo ispirati e la proposta di modifica statutaria che proponiamo di inserire nel “Titolo I – principi fondamentali” dello Statuto dell’Università di Roma “Tor Vergata”:

 

1) Art. 11 della Costituzione, (ripudio della guerra)

2) Art. 33 della Costituzione (libertà di insegnamento)

3) Art. 34 della Costituzione (diritto allo studio)

4) Art. 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (comma 2)

5) Dallo Statuto dell’Università di Bologna

6) Dallo Statuto dell’Università di Camerino

7) Dallo Statuto dell’Università di Cassino

8) Dallo Statuto dell’Università di Firenze

9) Dallo Statuto dell’Università di Milano

10) Dallo Statuto del Politecnico di Milano

11) Dallo Statuto dell’Università di Napoli Federico II

12) Dallo Statuto dell’Università di Padova

13) Dallo Statuto dell’Università di Palermo

14) Dallo Statuto dell’Università di Parma

15) Dallo Statuto dell’Università di Pisa

16) Dallo Statuto dell’Università di Salerno

17) Proposta di articolo da inserire nello Statuto dell’Università di Roma “Tor Vergata” – Titolo I – principi fondamentali

 

1)       Art. 11 della Costituzione.

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

2) Art. 33 della Costituzione.

L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.

Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

3) Art. 34 della Costituzione.

La scuola è aperta a tutti.

L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso

4) Art. 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (comma 2).

L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle  Nazioni Unite per il mantenimento della pace.

5) Dallo Statuto dell’Università di Bologna.

L'Università di Bologna “afferma il proprio carattere laico, pluralistico e indipendente da ogni orientamento ideologico, religioso, politico o economico”. “Riconosce come propri compiti primari la promozione e l'organizzazione della ricerca scientifica e dell'istruzione superiore al fine di perseguire un sapere critico, aperto al dialogo, allo scambio di informazioni, alle necessità inderogabili della cooperazione e della interazione delle culture, nel rispetto delle libertà della scienza e dell'insegnamento”.

 

6) Dallo Statuto dell’Università di Camerino.

L'Università degli Studi di Camerino “è una istituzione culturale pubblica e autonoma dello Stato che, assumendo come preminente valore di riferimento il rispetto dei diritti fondamentali della persona, opera nell'interesse della società mediante la ricerca e l'insegnamento superiore”.

7) Dallo Statuto dell’Università di Cassino.

L’Università di Cassino “favorisce lo sviluppo di un sapere critico, aperto allo scambio di informazioni e alla cooperazione ed integrazione delle culture”; “afferma in ogni sua azione il proprio carattere pluralistico, indipendente da ogni condizionamento di qualsiasi natura”; “promuove azioni che favoriscono il superamento di ogni tipo di discriminazione”; “imposta la propria azione al metodo democratico, garantendo la partecipazione più ampia e la trasparenza dei processi decisionali e assicurando la pubblicità a tutti gli atti conseguenti”.

8) Dallo Statuto dell’Università di Firenze.

L’Università di Firenze “afferma il proprio carattere pluralistico, indipendente da ogni condizionamento religioso, ideologico, nonché politico o economico”. “Favorisce lo sviluppo di un sapere critico, aperto allo scambio di informazioni ed alla cooperazione ed interazione delle culture, quale fattore di progresso e strumento per contribuire all'affermazione della dignità di tutti  gli uomini ed alla giusta e pacifica convivenza tra i popoli”.

9) Dallo Statuto dell’Università di Milano.

Le iniziative dell’Università di Milano “sottolineano il contributo dell'Università al progresso sociale, culturale ed economico, come ogni altra iniziativa di ricerca” e “si conformano alle finalità istituzionali, che pongono in primo piano il rispetto della persona umana e la sua formazione”.

10) Dallo Statuto del Politecnico di Milano.

Il Politecnico di Milano “è una istituzione culturale pubblica e autonoma dello Stato italiano che opera nell’interesse della società e nel rispetto della dignità umana mediante la ricerca e l’insegnamento superiore”.

11) Dallo Statuto dell’Università di Napoli Federico II.

L'Università “afferma la propria funzione pubblica, il proprio carattere laico, pluralistico ed indipendente da ogni orientamento ideologico, politico ed economico”; “avversa l'utilizzazione dei risultati delle proprie attività per applicazioni che perseguano scopi contrari ai principi della dignità e libertà dell'uomo e della convivenza fra i popoli”.

12) Dallo Statuto dell’Università di Padova.

“L’università degli studi di Padova, in conformità ai principi della Costituzione della repubblica italiana, afferma il proprio carattere pluralistico e la propria indipendenza da ogni condizionamento e discriminazione di carattere ideologico, religioso, politico o economico. Essa promuove l’elaborazione di una cultura fondata su valori universali quali i diritti umani, la pace, la salvaguardia dell’ambiente e la solidarietà internazionale”.

13) Dallo Statuto dell’Università di Palermo.

L'Università “afferma il proprio carattere laico, pluralistico e indipendente da ogni orientamento ideologico, religioso e politico-economico”; ”promuove e sviluppa la didattica e la ricerca scientifica nel rispetto della natura, del genere umano e delle specie viventi, in armonia con i principi dello sviluppo compatibile, delle garanzie per le future generazioni, della libera e pacifica convivenza fra i popoli”.

14) Dallo Statuto dell’Università di Parma.

L'Università degli Studi di Parma “ha per fini primari la promozione, la elaborazione e la diffusione del sapere scientifico “al servizio della società, nel rispetto dei diritti inviolabili della persona umana”.

15) Dallo Statuto dell’Università di Pisa.

L’università “recepisce pienamente i valori della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e della Costituzione della Repubblica italiana e si impegna, nelle sue attività, al rispetto di essi”.

16) Dallo Statuto dell’Università di Salerno.

L’Università “afferma la propria funzione pubblica, il proprio carattere laico, pluralistico ed indipendente da ogni orientamento ideologico, politico ed economico”; “come suo fine primario [...] persegue l’elaborazione e la trasmissione delle conoscenze, promuovendo ed organizzando la ricerca e curando, con azioni coordinate, la formazione culturale e professionale, nonché la crescita civile degli studenti”; ”avversa il perseguimento di scopi contrari ai principi della dignità e libertà dell’uomo e della convivenza tra I popoli”.

 

17) Proposta di articolo da inserire nello Statuto dell’Università di Roma “Tor Vergata” – Titolo I – principi fondamentali.

 

L'Università di Roma “Tor Vergata” è un’istituzione culturale pubblica che, in conformità ai principi della Costituzione della Repubblica Italiana, ha carattere laico e pluralistico.

L’Università riconosce come propri compiti primari la promozione, l'organizzazione e la diffusione della ricerca scientifica e dell'istruzione superiore, favorendo il superamento di ogni tipo di discriminazione e l’elaborazione di un sapere critico, aperto allo scambio di informazioni e all’interazione delle culture quali fattori di progresso e strumenti per contribuire all'affermazione della dignità di tutti gli uomini, alla giusta e pacifica convivenza tra i popoli e alla salvaguardia dell’ambiente, nel rispetto delle libertà della scienza e dell'insegnamento (sancite dall’art. 33 della Costituzione), del diritto allo studio (art. 34), del dettato costituzionale del ripudio della guerra (art. 11 della Costituzione) e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (art. 26).

L’Università avversa l'utilizzazione dei risultati delle proprie attività per applicazioni che perseguano scopi contrari alla pace e ai principi della dignità e libertà delle donne e degli uomini.

 

 

Comitato contro la guerra-Università di Roma “Tor Vergata”

 

Si può firmare al focal point di scienze, nelle aule del collettivo lavori in corso (L1 a scienze, aula 21 a ingegneria, …)  e ai banchetti del comitato contro la guerra.

 

 

Per informazioni e contatti: controguerratorverga@libero.it