Comunicato CUB:
Sciopero generale: Oltre 300.000 i partecipanti alle
manifestazioni del Sindacalismo di Base in tutta Italia. Un successo
straordinario della giornata di lotta, nonostante la scarsa informazione, che
ha rasentato la censura, da parte della maggioranza dei media sullo sciopero e
le manifestazioni del Sindacalismo di Base.
Anche questa volta la partecipazione ai
cortei indetti dal Sindacalismo di base in concomitanza con lo Sciopero
Generale è stata notevole, si valuta in oltre 300.000 il numero dei
partecipanti alle iniziative che si sono tenute in tutte le regioni.
Hanno manifestato sotto le bandiere del sindacalismo
di base in 100.000 a Milano, 50.000 a Roma, 20.000 a Firenze, 10.000 a Bari e
Palermo, oltre 5.000 a Napoli, Torino, e
Genova.
Il corteo di Milano è stato aperto da un
migliaio di lavoratori di Fiat auto di Arese in lotta per la difesa del posto
di lavoro e ha registrato una partecipazione di lavoratori e studenti
nettamente superiore a quella del contemporaneo corteo della cgil.
Il sindacalismo di base ha manifestato in tutti i capoluoghi di regione
contro la guerra, la concertazione(che rimane l’obiettivo della cgil), lo
scippo delle liquidazioni a favore dei fondi pensione, la legge Bossi Fini, il
precariato, e per l’estensione a tutti i lavoratori dell’art.18,
per salari europei, il ripristino della scala mobile, il reddito minimo
garantito, la difesa della scuola pubblica, della previdenza sociale, del
servizio sanitario nazionale.
Le principali Manifestazioni del
Sindacalismo di Base si sono tenute a: Milano, Roma, Palermo,
Firenze, Bologna, Genova, Napoli, Torino, Bari,
Trieste, Pescara, Cagliari, Venezia, Vicenza,
Potenza, Perugia, Ancona , Cosenza, Campobasso.
L’UNIVERSITA’
VERSO LO SCIOPERO GENERALE
|
· Contro le leggi delega su mercato del lavoro,
scuola e previdenza, che generalizzano precarietà del lavoro,
mercificazione e privatizzazione dell’istruzione, smantellamento del
sistema pensionistico pubblico. ·
Contro il “patto per
l’Italia” che demolisce l’art. 18. ·
Contro la Finanziaria 2003 che
taglia i fondi alla scuola pubblica e al servizio sanitario nazionale;
penalizza i contratti e blocca le assunzioni nel Pubblico Impiego;
esternalizza i servizi pubblici. ·
Contro la legge razzista e
schiavista Bossi-Fini che riduce i lavoratori immigrati a merce senza
diritti. ·
Contro la concertazione. ·
Per salari e stipendi europei. ·
Per la difesa e il
potenziamento di scuola, sanità, previdenza e tutti i servizi pubblici. ·
Per il ripristino della scala
mobile. ·
Per la garanzia del reddito a
precari e disoccupati. ·
Per l’estensione
dell’art. 18 a tutti i lavoratori. ·
NO alla guerra, con o senza
l’assenso dell’ONU, contro il popolo irakeno. ·
NO al massacro del popolo
palestinese! |