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Al Magnifico Rettore
Prof. R. Lauro
 
Al Direttore Amministrativo
Dr. E. Nicolai
SEDE
 
 
  Oggetto: integrazione accordo  ricognitivo 2010;
                attuazione 2^ fase  dell’accordo per le progressioni orizzontali

Come Organizzazione Sindacale intendiamo evidenziare che il silenzio e l’inerzia riscontrati dopo l’ultima seduta di contrattazione, tenutasi circa un mese fa, aumenta le perplessità ed incertezze, già ampiamente manifestate nel corso dell’incontro.  Vi ricordiamo, infatti, che dalla iniziale “improrogabile necessità” di sottoscrivere urgentemente un nuovo contratto integrativo 2011, come previsto dalla convocazione, dopo una faticosa discussione si era approdati ad una proposta che prevede solo un semplice atto integrativo all’accordo del 2010 (cosiddetto “ricognitivo”).        L’integrazione, introducendo nuovi criteri di assegnazione, dovrebbe regolamentare l’attribuzione delle indennità al personale EP, per portarle in linea con quanto previsto dal contratto nazionale. Dopo un mese di attesa, ci chiediamo il perché di tanto allarmismo iniziale.

Siamo costretti a denunciare, peraltro, che ancora una volta questa Amministrazione ha convocato la parte sindacale sul terreno dell’emergenza, producendo comunicazioni e richieste senza fornire adeguata informazione e documentazione, indispensabili a creare le condizioni per maturare una risposta consapevole e sostenibile da parte sindacale.

Nonostante abbiamo richiesto un impegno formale, anche l’accordo integrativo sui nuovi criteri delle indennità di posizione e di risultato per gli EP purtroppo non verrà accompagnata da una verifica degli incarichi assegnati e delle indennità correlate finora corrisposte e da un documento che illustri un eventuale progetto per una nuova o diversa distribuzione degli incarichi in relazione all’organizzazione del lavoro. Il delegato del Rettore ha giustificato le carenze segnalate evidenziando l’emergenza della situazione la quale impone la priorità all’immediata sottoscrizione dell’atto integrativo. Un patto, quindi, ancora una volta basato solo sulla fiducia.

Da tempo siamo a conoscenza del fatto che alcuni funzionari hanno promosso ricorso, o intendono promuoverlo, avverso codesta Amministrazione circa i criteri di attribuzione delle indennità di responsabilità, di posizione e di risultato. Inoltre, alquanto paradossale, il fatto creatosi a seguito delle procedure di verticalizzazione, che vede parte dei dipendenti inquadrati EP percepire per le indennità accessorie importi inferiori rispetto a quelli percepiti quando erano inquadrati nella precedente categoria D. Ci stiamo anche chiedendo se queste rivendicazioni hanno attinenza con la proposta di accordo integrativo.

Nell’incontro siamo stati anche informati che la mancata certificazione del fondo accessorio 2010 da parte dei revisori dei conti mette a serio rischio la distribuzione del salario accessorio per il 2011, delegittimando in questo modo anche l’accordo stipulato per le progressioni orizzontali. E’ stata prospettata una situazione, o quantomeno se ne è avuta la percezione, di uno stato di incertezza e di scarsa garanzia per i lavoratori che sicuramente non può costituire la premessa per un proficuo rapporto che si vorrebbe impostato sulla reciproca fiducia.

 Giova ricordare che, sulla base delle assicurazioni garantite dell’Amministrazione, questa Organizzazione Sindacale ha promosso un referendum invitando i lavoratori ad esprimersi sulla firma dell’accordo concordato ed avallando le promesse fornite dall’Amministrazione anche sulla continuità nella corresponsione delle indennità accessorie.

Questa O.S. richiama, dunque, i vertici dell’Ateneo alle proprie responsabilità circa gli impegni presi con i lavoratori, i quali si aspettano per il mese di luglio l’avvio della seconda parte dell’accordo sulle progressioni orizzontali e la certezza sulla parte accessoria dello stipendio. Dal punto vista economico-finanziario, notiamo che questa operazione non dovrebbe comportare oneri aggiuntivi per il calcolo della spesa per il personale con effetti sui limiti imposti dalla legge (90% dell’FFO) in quanto, già prevista a costo zero per i lavoratori, di fatto produce fino al 2013 solo effetti giuridici e non economici.

In tema di deficit di risorse e di limiti di spesa, siamo venuti a conoscenza di un fatto deprecabile avvenuto presso la Facoltà di Scienze: il tentativo di utilizzare impropriamente le risorse proprie del personale tecnico-amministrativo per finanziare comandi per dipendenti di altra pubblica amministrazione, destinati a coprire posti di docenti presso il Dipartimento di Matematica. Il tentativo scongiurato grazie alla protesta sollevata dallo stesso personale, rivela un’operazione di vero e proprio scippo a danno del personale, agendo su risorse liberate – probabilmente dal turn-over del personale – dirottandole a tutto vantaggio di altra categoria.

Questa O.S. ritiene inammissibile accettare questo tipo di iniziative che erodono le già scarse risorse destinate al personale. Soprattutto in previsione dei numerosi sacrifici chiesti ai lavoratori che – oltre al blocco del contratto nazionale, al taglio dei fondi accessori e comunque al congelamento stipendiale agli importi del 2010 – hanno responsabilmente accettato di autofinanziarsi le progressioni orizzontali nel 2010; penalizzati oltremodo da una legge che prevede per il 2011 solo un’efficacia ai fini giuridici.

Sottolineiamo, infine, che a fronte della condizione di riduzione salariale e comunque di contenimento stipendiale, per effetto delle innovazioni introdotte dalla L. 270/2010 (cosiddetta riforma Gelmini) si prospetta una complessa riorganizzazione delle strutture e servizi d’Ateneo che investirà pesantemente i lavoratori, chiamati a collaborare in termini di competenze e professionalità, nuovi adempimenti e mobilità interna. Anche di questo vorremmo discutere con codesta Amministrazione.

A fronte delle considerazioni esposte, questa O.S. chiede ai vertici di quest’Ateneo l’avvio di un diverso percorso nelle relazioni sindacali, a partire dalla convocazione in tempi rapidi di un incontro di contrattazione decentrata con un ordine del giorno che contempli i temi fin qui esposti. Naturalmente previo invio di un’adeguata documentazione funzionale ad una maggiore trasparenza, ad una semplificazione della discussione e che ci consenta di avere una consapevolezza delle decisioni prese in rappresentanza dei lavoratori.

Distinti saluti.

Roma, 6 giugno 2011                                                               USB PI – Università Tor Vergata

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