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AGGIORNAMENTI

 

Molti colleghi ci chiedono notizie sulla firma definitiva dell’accordo integrativo 2012.

 A buon ragione,  osserviamo,  dato che siamo arrivati alla fine dell’anno e siamo ancora alla preintesa:  tra il personale è tangibile il malcontento o comunque un senso di sfiducia. 

 La scorsa settimana – informalmente –  l’Amministrazione ha  comunicato alle  rappresentanze sindacali che i Revisori dei Conti avrebbero  approvato  la parte normativa  della preintesa (apprezzando il carattere del tutto straordinario dell’accordo..!!), ma con riserva di certificazione definitiva, in attesa delle spiegazioni o controdeduzioni che l’Amministrazione avrebbe dovuto fornire ad un dirigente del MEF che aveva segnalato alcune divergenze circa alcuni passaggi nella procedura seguita per la  costituzione del fondo accessorio 2012. Precisiamo che questo  costituisce l’atto iniziale ed inderogabile che avvia la successiva fase di distribuzione del fondo (tramite l’approvazione dell’accordo integrativo).

Dalle ulteriori spiegazioni, abbiamo capito che queste divergenze (che poi sono quelle che noi di USB abbiamo sempre sostenuto quando contestavamo appunto la costituzione al ribasso del fondo)  in sostanza sarebbero dirette più precisamente ai Revisori dei Conti, dato che l’amministrazione ha seguito pedissequamente le loro indicazioni, come se –  in particolare per il salario dei lavoratori  – subisse una sorta di commissariamento dal Ministero.

La  versione del MEF, se recepita, potrebbe produrre un beneficio per i lavoratori in termini di incremento del fondo stesso.  Ma a parte questi aspetti tecnici, riteniamo interessante l’ipotesi prospettata circa un’assunzione di responsabilità “politica” dei nostri vertici  che – finalmente! – sembrerebbero intenzionati a procedere nell’attuazione dell’accordo, senza aspettare i timbri di approvazione degli affabili certificatori.

Quando si dice: SE SI VUOLE … SI PUO’!   (e non aggiungiamo altro!!)

Presso i dipartimenti, nel frattempo, sono state avviate le procedure per la mappatura dei processi. Un adempimento previsto dal programma sulla trasparenza e valutazione (e per domani siamo stati tutti inviatati alla “Giornata della Trasparenza”) che, visto il successivo collegamento con l’accordo  integrativo, dovrà  terminare entro dicembre, almeno fino ad una certa fase.

I sindacati unitariamente,   in ogni caso, mercoledì  5 dicembre hanno inviato una richiesta urgente di contrattazione per chiudere in via definitiva l’accordo 2012 ed iniziare la discussione per il 2013; abbiamo deciso di cercare di ottenere una anticipazione nella distribuzione del fondo prima della completa attuazione dell’accordo.  

Questa mattina è pervenuta la convocazione per la contrattazione: 19 dicembre, con all’odg. “informazioni”;  “Impostazione contratto collettivo integrativo 2013” e  “Varie”.

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I   LAVORATORI CI HANNO CHIESTO SPIEGAZIONI RIGUARDO LA SCARNA INFORMATIVA SULLA CONTRATTAZIONE.  

COME USB AGGIUNGIAMO ALCUNI ELEMENTI:

Oggi, 20 novembre, continuerà la contrattazione con l’amministrazione per definire il nuovo accordo integrativo con l’obiettivo comune di  ” far restituire i soldi ai lavoratori“. Partendo dal fatto che solo a questo serve il nuovo accordo 2012. Venerdì scorso la seduta è durata più di quattro ore: ai sindacati è stato chiesto di esprimere  ognuno le proprie posizioni sulla proposta presentata dall’amministrazione nel precedente incontro.

Per l’urgenza di comunicare ai lavoratori la notizia del prosieguo della trattativa  e nell’impossibilità di poterlo fare subito insieme,  non è stato  divulgato un comunicato unitario.

Possiamo riferire che, come USB, muovendoci dalla linea espressa con il nostro ultimo comunicato, “Dovete avere fiducia….”, abbiamo tenuto conto del parere espresso a larga maggioranza dall’assemblea dei lavoratori del 7 novembre (nel senso che abbiamo deciso di fidarci), ma abbiamo chiesto all’amministrazione un maggior impegno nelle modifiche di miglioramento del testo, non potendo ignorare l’opinione contraria espressa da un terzo dei partecipanti all’assemblea. 

La delegazione amministrativa (Prof. Masi, dott.ssa Quattrociocche, Sig. Costa) ha preso nota delle richieste dei sindacati, anche se non sappiamo in che termini, poiché l’incontro era ormai arrivato alla conclusione.

La seduta è stata aggiornata ad oggi, il primo giorno libero da impegni per tutti i componenti la delegazione trattante.  

Siamo a conoscenza che molti lavoratori hanno il timore di non vedersi restituire i soldi. Qualcuno maliziosamente ipotizza con una battuta che con il nostro  salario accessorio finanzieranno … le chiamate dei docenti.    A scanso di equivoci, abbiamo ulteriormente precisato che le norme e le circolari esplicative del MEF dispongono che le eventuali risorse del salario accessorio non spese nell’anno per vari motivi , tra cui le cosiddette code contrattuali, vengono considerati residui che andranno ad aggiungersi al fondo accessorio dell’anno successivo. In ogni caso sono state chieste anticipazioni rispetto alla scadenza prevista.

  Roma, 20 novembre 2012                                                                                                               USB PI – Università Tor Vergata

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 ASSEMBLEA GENERALE DEI LAVORATORI:   USB PUNTUALIZZA!

Riguardo al comunicato unitario  diffuso dalla CGIL sull’assemblea dei lavoratori che si è tenuta lo scorso 7 novembre, pur essendoci  presa una pausa di riflessione,  sentiamo la necessità di  precisare che quel  testo è stato inviato prima che, come USB, avessimo potuto  visionarlo ed esprimere il nostro  accordo. Sembra che ragioni di urgenza non abbiano consentito alla CGIL di aspettare il nostro parere!!

Non avremmo potuto, altrimenti, avallare un resoconto che non riporta i fatti così come sono avvenuti:  i lavoratori sono stati chiamati a votare su  quattro ipotesi diverse emerse dalla discussione dei partecipanti.

 La votazione si è limitata solo alle prime due opzioni, perché il risultato raggiunto evidentemente rendeva inutile procedere alle rimanenti  due votazioni.

La prima opzione votata è quella riportata nel comunicato, mentre la seconda prevedeva di chiedere all’amministrazione la revisione dettagliata di tutta la proposta per modificare ogni punto controverso, con la garanzia che gli effetti dell’accordo fossero limitati solo al 2012,  ma con la consapevolezza  del rischio che le modifiche potrebbero non essere accettate, con il  conseguente rinvio dei fondi  non erogati nel 2012 e  apertura della trattativa per la sottoscrizione di un nuovo e diverso accordo per il 2013.  Ovviamente questa eventualità fondava sulla certezza che i fondi non spesi, come da contratto nazionale, non sarebbero mai potuti andare in economia.

I risultati della votazione sono stati i seguenti: circa un centinaio di colleghi hanno votato la prima ipotesi e una cinquantina la seconda. Non si è proceduto al conteggio degli  astenuti.

Riteniamo che sarebbe stato  corretto,  e in coerenza  con la volontà espressa dai lavoratori, raccontare i fatti così come avvenuti o,  perlomeno, limitarsi all’affermazione che  “ la maggioranza dell’assemblea” si era pronunciata  per….  In questo modo avremmo potuto dare rappresentanza anche a chi tra i lavoratori ha voluto esprimere una posizione diversa, forse più radicale. 

In ogni caso, è bene precisare che il risultato di una votazione effettuata nell’ambito di un’assemblea non può avere la stessa  valenza di un “referendum”. Può essere assunto come indicazione di massima del parere dei lavoratori che, sicuramente, può aiutare i sindacati a usare con maggiore accortezza la  delega della rappresentanza. Aggiungo pure che come USB, raccogliendo l’esito dell’assemblea degli iscritti,  avevamo proposto agli altri sindacati di seguire la strada del  referendum: proposta bocciata.

Questo fatto increscioso, che ci crea disagio,  sta a dimostrare quanto sia arduo e faticoso il  percorso dell’unitarietà,   e assolutamente non scontato. Come del resto non lo sono le opinioni dei lavoratori (visti i risultati  della votazione..);  anche se, come in questa complessa vertenza, l’unitarietà costituisce una condizione che bisogna tentare di perseguire,  nell’interesse dei lavoratori. E’ indispensabile, però, che sia condiviso l’obiettivo  e le relazioni intersindacali siano fondate sui valori della franchezza e correttezza. 

 USB PI – Università Tor Vergata

Roma, 13 novembre 2012

♦ ALLEGATI:  Accordo_sottoscritto19dicembre2012-1

 

 

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