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LE RISORSE DEL SALARIO DI PRODUTTIVITA’

noi ci stiamo provando…. ma gli altri?

Il  primo dato rilevante della contrattazione decentrata di venerdì 10 luglio è che, grazie alla resistenza opposta dalle rappresentanze sindacali, è saltata la discussione sul cosiddetto “sistema premiante” basato sulle norme “Brunetta”. L’Amministrazione avrebbe voluto farlo partire per l’incentivazione del secondo semestre 2009, prima ancora che legge sia approvata.  Temiamo, però, che la discussione sia stata solo rinviata, ma avremo  modo di ritornare sull’argomento.

Il secondo risultato è che al termine dell’incontro abbiamo sottoscritto l’accordo (in allegato) per la distribuzione dei fondi per la produttività:

a luglio 2009 saranno distribuiti i fondi residui del 2008 (circa 300.000,00 euro);  ad agosto i fondi per la produttività del 1^ semestre 2009 e le  risorse aggiuntive, derivanti da una quota (il 5%) delle entrate per le sperimentazioni cliniche, destinate “una tantum” ad alcuni settori critici.

I criteri di distribuzione sono quelli applicati nel 2008: a tutto il personale in base al servizio effettivamente prestato con l’esclusione di  alcune tipologie di assenze, elencate nell’accordo, che sono equiparate alle presenze.

Come RdB abbiamo espresso la nostra contrarietà, in seguito formalizzata con una nota a verbale (allegata),  per alcune esclusioni dall’elenco: le assenze per i congedi parentali e per l’assistenza ai familiari in gravi condizioni (ex legge 104/92), valutate dall’amministrazione come una sorta di privilegio.

Abbiamo ottenuto, invece,  l’eliminazione dall’elenco delle assenze per  “partecipazione a corsi di formazione obbligatori”, poiché considerate impropriamente tali, dato che – contrattualmente – il tempo impegnato dai lavoratori in corsi di formazione è  considerato “orario di lavoro”;  ci siamo opposti, inoltre, alla richiesta di parte sindacale volta ad equiparare le assenze per permessi sindacali ad effettiva presenza. RdB ritiene che non debbano gravare sui fondi collettivi: questo sì, potrebbe essere considerato un privilegio!.

Nella discussione sull’incentivazione che si è sviluppata nei due incontri, abbiamo introdotto come nodo centrale un’ argomentazione:  l’insufficienza delle risorse destinate al  personale del PTV.

L’orientamento del governo è quello di risparmiare sui costi dei pubblici dipendenti, a cominciare dal contenimento delle risorse contrattuali per gli stipendi tabellari e dai tagli agli accessori del personale. Lo sciagurato accordo del 30 ottobre 2008 tra Governo e alcuni sindacati, rigettato da RdB-Cub, prevedeva la restituzione entro il 30 giugno 2009 dei tagli operati al salario accessorio con la Legge 133/08. Il Dpcm del 2 luglio, invece, non prevede alcuna restituzione, ma autorizza gli enti a destinare parte di eventuali risparmi di gestione per reintegrare i fondi di produttività.

E’ evidente che, nonostante le norme taglia-accessorio, ulteriori risorse possono essere reperite dalle attività dell’ Azienda.

Entrando nel merito, abbiamo chiesto se i fondi siano stati adeguati all’incremento del personale e l’amministrazione ci ha risposto che ancora non hanno proceduto al conteggio. E’ bene ricordare, dunque, che gli importi indicati nell’accordo per il 2009 non sono da considerare come “definiti”.

Abbiamo, quindi, contestato la quantificazione delle “risorse aggiuntive”:  secondo RdB le entrate su cui calcolare la quota di finanziamento della produttività non sono solo quelle derivanti dalle  sperimentazioni, ma da tutte le convenzioni e consulenze stipulate dall’Azienda e che impegnano le strutture e il personale del PTV. Abbiamo chiesto una regolamentazione per il riparto dei proventi, affinché sia destinata una quota al personale che partecipa direttamente alle attività e un’altra all’incremento delle risorse aggiuntive per l’incentivazione di tutto il personale.

Nel primo incontro l’Azienda ha replicato che le entrate di  tale attività non possono essere considerate, poiché non è previsto dal CCNL della Sanità.

Nel secondo incontro, come RdB, abbiamo dimostrato l’inesattezza di quest’ affermazione:

  1. riportando un parere dell’ARAN sulla possibilità di incremento dei fondi di produttività, contenute nell’art. 43 della legge 499 del 1977, recepite dall’art. 4, comma 2 punto II, lettera a) del CCNL del 7.04.99.
  2. mostrando una bozza di articolato formulato dall’ Azienda (ma non sappiamo se mai deliberato) il cui titolo è: “Regolamento per la disciplina delle convenzioni, a titolo oneroso, di consulenze e servizi, ai sensi dell’art. 43, comma 3, Legge n. 449/1997″ , che all’ art. 4 prevede la destinazione  di parte dei proventi alle unità che svolgono le attività  e un’altra parte all’implementazione del fondo per la produttività di cui all’art. 30 CCNL 19.04.04 Sanità. La delegazione amministrativa non ha potuto negare l’evidenza ed ha dichiarato che le richieste di RdB saranno verbalizzate, senza pronunciarsi nel merito.

Sulla questione dei dieci minuti di pausa abbiamo confermato la posizione già espressa per iscritto, ribadendo la richiesta dell’incremento del buono pasto a 10 euro, la cui spesa, rientrando nell’istituto dei “servizi sociali” è svincolata dalle norme restrittive (brunettiane) volte al taglio delle risorse accessorie.

Solo che quando le norme non influiscono (ci ricordano sempre che il Contratto non lo prevede ..), l’Amministrazione tira in ballo le difficoltà di bilancio.

Nonostante le difficoltà, noi crediamo che questa sia il percorso da seguire. I lavoratori dovrebbero chiedersi cosa intendono fare gli altri sindacati …..

Roma, 13 luglio 2009

RdB PI-PoliclinicoTorVergata

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