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           Al Direttore Generale
Dr. Giuseppe Colpani

Università degli Studi di Roma Tor Vergata

 

Gent. Dr. Giuseppe Colpani,

la risposta da Lei ricevuta (in allegato), in esito alla nota di questa O.S. del 10 marzo u.s., non fa che confermare le motivazioni che ci hanno spinto a sollecitare un intervento tempestivo e più ampio circa le misure concordate per tutelare la salute del personale, visto il drammatico precipitare dell’emergenza sanitaria.

Si coglie l’occasione per evidenziare che proprio il DPCM e la direttiva da lei citati impone alle amministrazioni pubbliche la necessità di limitare la presenza del personale negli uffici ai soli casi in cui la presenza fisica sia indispensabile per lo svolgimento in presenza delle attività indifferibili, esplicitamente determinate dalle amministrazioni con riferimento sia all’utenza interna sia all’utenza esterna.
I servizi essenziali, inoltre, devono essere individuati e comunicati ai dipendenti interessati (per iscritto visto i controlli delle forze dell’ordine), contingentati al massimo per limitare gli spostamenti al fine di tutelare la salute pubblica e del singolo lavoratore. Le attività indifferibili, inoltre, possono essere eseguite solo se vengono svolte in sicurezza a seguito di certificata sanificazione degli ambienti e con la dotazione di tutti i necessari strumenti di tutela e D.P.I., ove previsto.  

In questi  giorni di allarme sociale, mentre i cittadini sono obbligati a restare chiusi in casa, presso le sedi dell’università sono presenti alcuni dipendenti e  personale precario  con l’evidente rischio per la propria salute e per la collettività.   Ci chiediamo, in particolare, se i servizi presidiati hanno il requisito di essenzialità.
In proposito, qualora non fosse stato eseguito, riteniamo che sia necessario procedere a un monitoraggio delle strutture ove i lavoratori risultano presenti, assicurando loro l’immediato collocamento in smartworking, qualora il servizio a cui sono preposti non dovesse rispondere ai requisiti previsti dalle norme.

La risposta circa l’annosa problematica riguardante il personale universitario in servizio presso il Policlinico Tor Vergata, come da lei stigmatizzata, lascia piuttosto perplessi. Soprattutto rispetto alla  discussione abbastanza confusa tenutasi in contrattazione riguardo la sorveglianza sanitaria.
Se la realtà è quella da lei riportata, la situazione presenterebbe  connotazioni molto più chiare ed evidenti sul piano delle responsabilità in capo ai distinti soggetti istituzionali coinvolti, sia nell’ambito dell’emergenza sanitaria e sia in condizione di ordinaria attività. Non è intenzione di questa O.S. provocare inutili  allarmismi ma soluzioni concrete.
Infine, ciò che per il futuro si chiede è un atto di chiarezza e riconoscimento della funzione e delle attività  finora svolte dai dipendenti interessati.

Cordiali saluti.

Roma, 18 marzo 2020                                       USB PI – Università Tor Vergata

Allegati: ♦     Amministrazione_Risposta 16.03.2020-1

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