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Sul sito dell’Ateneo è stato pubblicato tra le “novità” il Regolamento di Mobilità del personale tecnico amministrativo approvato nell’ultima seduta di contrattazione del 2015. 

A differenza degli altri Regolamenti di Tor Vergata, non è stato emanato con decreto rettorale ed è stato pubblicato nel testo originale sottoscritto dalle OO.SS. e RSU. Manca, però, la firma dei delegati USB.

Come mai? Ci hanno chiesto alcuni lavoratori…

Il Coordinamento USB, nonostante l’impegno profuso nella elaborazione del testo,  ha deciso di non sottoscrivere il Regolamento di Mobilità interna perché ha prevalso  il dubbio di avallare “solo” una sorta di rappresentazione di regole e procedure che non incideranno concretamente sulla reale situazione.

Di seguito la comunicazione di USB PI -Università inviata al Delegato del Rettore, prof. Maurizio Decastri:

Gentile prof. M. Decastri,

il Coordinamento  USB PI – Università, a seguito della verifica tra gli iscritti, conferma la decisione di non sottoscrivere il Regolamento di Mobilità, definito nell’ ultima seduta di contrattazione integrativa a conclusione di un dibattito difficile  e contrastato.

Una situazione controversa che ha contribuito alla determinazione di  modifiche sostanziali  del Regolamento che, in alcuni casi,  sconfessano quei principi di trasparenza  ed equità  che abbiamo cercato di rafforzare con il nostro contributo. Ci riferiamo, ad esempio, allo stravolgimento dell’articolo, peraltro di proposta amministrativa, che avrebbe “fattivamente” realizzato l’applicazione della legge 104/92. Non è valso neppure l’ultimo nostro  tentativo di conservare, perlomeno, il testo da lei presentato,  dichiarando la nostra rinuncia ad estendere gli effetti del  dispositivo  ai dipendenti con familiari disabili.

Nonostante alcuni miglioramenti apportati al Regolamento, sottolineiamo che nella trasmissione delle nostre proposte avevamo definito come “dirimente” l’ eliminazione dell’ultimo articolo che, a nostro avviso, disconosce le basi e i presupposti del Regolamento stesso.

Questa nostra posizione, avvalorata ampiamente in contrattazione, non può neanche essere redarguita come “ideologica” perché, purtroppo, non si basa su principi o ipotesi. Trae origine, piuttosto, da situazioni concrete che alcuni lavoratori stanno tuttora subendo, condizionati profondamente nella loro vita lavorativa e anche familiare.  Sono casi che  non si riescono a risolvere neppure ora, nel momento in cui si sta discutendo di regole e procedure che dovrebbero accreditare un metodo nuovo nell’ affrontare la gestione del personale.

Ci siamo adoperati con impegno come è nostra consuetudine, cercando anche di armonizzare il testo nell’introduzione delle modifiche. E non recriminiamo sul tempo impiegato, perché non consideriamo perso  il tempo dedicato ad una attività volta a migliorare in termini collettivi le condizioni di lavoro dei colleghi. Come siamo certi che anche Lei non consideri sprecato l’impegno dedicato allo svolgimento del suo mandato anche quando, come già accaduto, qualcosa non  va a buon fine.

                Porgiamo distinti saluti.

Roma, 17 dicembre 2015                                                            USB PI – Università

 Allegati:  ♦    RegolamentoMobilitàTAB_01.12.2015 (1)

                     ♦   In contrattazione sconfessati diritti fondamentali

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