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           L’ARIA CHE TIRA ….

Prima di passare al report, informiamo il personale che, nonostante il parere positivo espresso dagli iscritti USB, abbiamo preso la decisione di non aderire alla richiesta del Direttore Generale di partecipare con una nostro delegato alla Commissione di Valutazione. Ha prevalso la convinzione  che la funzione di rappresentante  sindacale non possa conciliarsi con quella svolta nell’ambito di un gruppo di lavoro che supporta l’Amministrazione nello stabilire i principi e i metodi della “valutazione a Tor Vergata”. A fronte degli ultimi fatti rilevanti (vedi la “valutazione” espressa negli ultimi concorsi, ad esempio …), abbiamo  deciso di non essere coinvolti in un ruolo ambiguo che sconfina nel conflitto di interessi, che esiste a prescindere che a esso segua o meno una condotta impropria.     

Sul piano sindacale, inoltre, non possiamo non segnalare un clima di “pace sociale” che, più che sulla realtà, appare  fondarsi sulla pratica del  “do ut des” , una sorta di contratto di permuta che sicuramente non risponde agli interessi generali. E’ difficile sostenere una situazione di apparente normalità, mentre pesano conflitti di interesse e come sia complicato portare avanti in un tale clima qualsiasi proposta, tanto più se  alternativa.

  REPORT INCONTRO SINDACALE DEL 26.01.17

Il 26 gennaio scorso il Direttore Generale, Dr. G. Colpani, ha convocato una riunione informale  con i sindacati per illustrare le linee tematiche che intende affrontare nel 2017, alcune oggetto di contrattazione decentrata.

Al termine dell’informativa siamo intervenuti come USB per avere alcuni chiarimenti ed esporre proposte in merito ad alcuni argomenti.

Di seguito il report della riunione corredato dalle nostre considerazioni e proposte.

  • SISTEMA DI VALUTAZIONE:

il DG vuole far partire la fase sperimentale entro il 2017  e il gruppo di lavoro (Commissione per la valutazione) appositamente costituito sta portando avanti i lavori.  In occasione dell’ultima riunione di dicembre abbiamo ricevuto una bozza del documento che illustra  parametri e criteri che delineano un modello di valutazione più che altro basato sugli stili comportamentali dei dipendenti (allegato n. 1). Abbiamo chiesto quale fosse la composizione della  Commissione di Valutazione e abbiamo avuto conferma  circa la presenza di delegati  della RSU e  delle OO.SS.  che,  dopo aver contribuito alla  costituzione del sistema,   si troveranno a svolgere il ruolo opposto di rappresentanti dei lavoratori in caso di controversia sui risultati delle valutazioni.

  • STRAORDINARI:

nel 2016 risultano economie, poiché sono state pagate meno ore di  straordinario (allegato n. 2). Abbiamo chiesto di stabilizzare queste economie trasferendole nel fondo salario accessorio (possibile poiché previsto dal vigente CCNL) per concorrere al finanziamento delle  progressioni orizzontali, previste nel contratto integrativo 2015 ma non avviate per insufficienza di fondi. Abbiamo richiesto, inoltre, che una parte dei risparmi energetici derivanti dalla chiusura dei locali (ferie obbligate) e di altri eventuali risparmi fossero destinati al Fondo Salario Accessorio (possibile poiché previsto da una legge) per compensare il decremento collegato alle procedure delle progressioni orizzontali.

  • SALARIO ACCESSORIO:

è previsto un incremento per l’indennità destinata ai bibliotecari che daranno la disponibilità per l’apertura delle  biblioteche nelle ore notturne e nei giorni festivi. USB aveva preso posizione sul mancato coinvolgimento dei bibliotecari nell’operazione di ampliamento della apertura delle Biblioteche (Serate in Biblioteca… senza bibliotecari).

Sembra che il Fondo del Salario Accessorio, in relazione alla riorganizzazione dei centri autonomi che sarà completata entro l’anno, non sia sufficientemente capiente.  Il Direttore ha affermato che, in ogni caso, intende mantenere l’IMA, mentre le “indennità” costituiscono un problema poiché assorbono una buona parte del fondo.

Il  DG ha comunicato che vuole rinviare la costituzione del Fondo per il salario accessorio in vista del nuovo CCNL che dovrebbe portare risorse fresche.  Solo che nessuno chiarisce che dopo 9 anni di blocco dei rinnovi contrattuali, i famosi 85 euro lordi mensili saranno erogati a regime nel triennio contrattuale, ossia solo tra tre anni, e  sono da considerare come valore medio (quindi a chi di più e a chi di meno) e finanzieranno in maggior parte il salario accessorio e non lo stipendio tabellare. Nessuno spiega che nella finanziaria 2017 sono stati previsti soltanto i fondi per il primo anno di rinnovo contrattuale (circa 25 euro procapite, mensili e in media). Si parla dunque di rinnovo contrattuale, ma non vi è ancora la copertura finanziaria.

Abbiamo chiesto se, in attesa del nuovo CCNL, al personale sarà garantita la distribuzione mensile del salario accessorio e il Direttore ha risposto positivamente. Riteniamo, in ogni caso, che la mancata costituzione del fondo rappresenti un serio problema, poiché  rinvia a data da destinarsi l’accordo sul contratto integrativo 2017. Anche l’accordo integrativo 2016 è stato sottoscritto solo alla fine di questa riunione, cioè il 26 gennaio dell’anno dopo. Questo metodo di agire che non segue le regole (qualsiasi esse siano, anche quelle che contestiamo) non ci rassicura, poiché configura un sistema che potrebbe anche rovesciarsi contro, a seconda delle situazioni o delle convenienze. Forse siamo troppo pessimisti, ma la cautela è necessaria.

 REGOLAMENTI:

nel 2017 sarà applicato il Regolamento del Telelavoro in via sperimentale, ossia solo per 3-4 ipotesi, partendo da situazioni difficili. Sottolineiamo che, a regime, la partecipazione è volontaria su richiesta del  dipendente.

Il nuovo Regolamento sui Conto Terzi sarà approvato a seguito del confronto che il Dr. Colpani  intende avere con i Direttori dei Dipartimenti.

E’ stata consegnata, inoltre,  una proposta di modifica del Regolamento di Mobilità che il Direttore aveva mostrato di non condividere, tant’è che non lo ha applicato. E’ stato depennato l’ultimo articolo del Regolamento che rimandava al Direttore Generale la prerogativa di agire in deroga allo stesso Regolamento, motivo della nostra mancata sottoscrizione (La prima riunione della Commissione Mobilità).  Come potrete constatare, in effetti, con il nuovo regolamento non vi è la necessità di un articolo specifico di tal genere poiché, nella semplificazione del testo, le stesse prerogative decisionali sono state distribuite nell’articolato. Alleghiamo il nuovo testo proposto, insieme al Regolamento già approvato così da poter cogliere più efficacemente le modifiche che si vogliono apportare (Allegato n. 3).

Abbiamo chiesto, ancora una volta, di convocare la Commissione 150 ore che avrebbe dovuto approvare da tempo la modifica del Regolamento e l’elenco degli aventi diritto ai permessi per formazione.

Una buona notizia per il personale TAB con incarichi di docenze finora svolti senza alcun tipo di formalizzazione e riconoscimento, situazione deprecabile  che USB più volte aveva segnalato. Il Senato Accademico ha approvato nella seduta del 13.12.16 una delibera che riconosce il conferimento degli incarichi di docenza regolamentandoli negli aspetti fondamentali.

 FORMAZIONE:

nella riunione di dicembre abbiamo chiesto una relazione sulle attività formative svolte nel corso del 2016 con l’indicazione delle spese sostenute . Era stata appena chiusa la discussione sull’ azione  di trasparenza avviata con l’approvazione del Regolamento conto terzi. Siamo intervenuti per sottolineare che anche la Formazione, come tutte le attività attinenti gli interessi generali del personale, dovrebbe essere informata al principio della trasparenza, manifestazione dell’imparzialità e correttezza dell’azione amministrativa.  Evidenziamo a titolo chiarificatore che partecipare all’attività formativa non è solo un obbligo del dipendente in relazione agli obiettivi dell’Amministrazione, costituisce anche una opportunità di percorsi di carriera. Un miglioramento professionale previsto dal CCNL che, tramite i regolamenti di ateneo, stabilisce la partecipazione a rotazione di tutto il personale e i criteri per l’individuazione dei crediti formativi, quali titoli utili per le progressioni orizzontali e di carriera.

Sulla questione “pari opportunità”,  dalla lettura della  relazione della Formazione 2016 (allegato n. 4)  si può cogliere, invece, un dato che va nel senso opposto all’idea dell’Amministrazione Generale, intesa come un insieme comprendente le strutture centrali e quelle autonome di supporto alle attività istituzionali. L’elenco delle strutture interessate dalla Formazione, o del singolo dipendente “scelto” per frequentare un Master (guarda caso un sindacalista), appartengono quasi tutte all’ Amministrazione (ex)  Centrale.   E’ del tutto evidente la necessità di un cambio di rotta.

Dalle notizie forniteci, sembra che il Direttore intenda intervenire in tal senso.  Il programma per il 2017 è volto ad ampliare e finalizzare l’azione formativa, partendo nell’anno corrente dal monitoraggio delle competenze che saranno verificate in tutte le strutture universitarie, per poi individuare nel 2018 i fabbisogni formativi. I dettagli del programma possono essere rilevati dalla lettura del Piano di Formazione (allegato n. 5).

Il Dr. Colpani ha precisato, inoltre,  che a seguito dello sblocco normativo dei limiti posti per il Fondo dedicato alla formazione nella pubblica amministrazione, le risorse dedicate per il 2017 sono state raddoppiate rispetto agli anni passati (da 25.000,00 a circa 50.000,00 euro). Abbiamo precisato che, nonostante l’incremento, le risorse stanziate non sono sufficienti e risultano inferiori allo stanziamento precedente al blocco che ammontava ad almeno 100.000,00 euro.

Non abbiamo ottenuto invece riscontro alla richiesta (pure questa presentata nella riunione di dicembre ‘16) di un’azione di trasparenza per i corsi banditi dall’INPS – Valore PA, partiti con avvisi da un account “Amministrazione trasparente” che si è rivelata una denominazione del tutto inappropriata. E’ successo che tra chi ha aderito al bando, solo coloro che sono stati “scelti” (come? In base a quali criteri e perché alcuni per due anni consecutivi?) per partecipare ai corsi sono stati informati personalmente. Tutti gli altri partecipanti hanno compreso di essere stati esclusi solo per il fatto di non aver mai ricevuto alcuna notizia dopo la prima operazione di iscrizione al sito. All’incontro di dicembre avevamo chiesto che gli interessati fossero informati con la motivazione dell’esclusione.  Tra l’altro questi corsi  sono finanziati con un Fondo INPS, prima gestito dall’INPDAP, costituito  con la trattenuta dello 0,35% sulla busta paga di tutti i dipendenti pubblici. Lo stesso Fondo con cui l’INPS  eroga le borse di studio, le vacanze studio, i master, i mutui, i prestiti etc. che rientrano nei servizi sociali erogati dall’INPS ai dipendenti pubblici.

  • ORARIO DI LAVORO:

si è posto l’accento sulla opportunità di razionalizzare i molteplici profili dell’orario di lavoro, pur tenendo presente che in una università non tutte le attività sono omogenee in rapporto alla necessità di aperture più ampie per alcune strutture. Il DG ha accennato ad un sistema di rilevazione delle presenze (forse intendono sostituire quello attualmente in funzione?) che consenta al responsabile il controllo effettivo sulla presenza delle persone sul posto di lavoro. Evidentemente a Tor Vergata c’è lo stesso problema che si sta ponendo la ministra Madia con la Riforma della Pubblica Amministrazione.

Riguardo le assenze, nell’incontro di Dicembre abbiamo sollevato la questione delle “ferie obbligate” che per noi è una problematica che non può essere risolta con l’indiscriminato obbligo di 15 gg. di ferie per tutti decisi unilateralmente e in modo da condizionare anche la scelta delle due settimane di ferie estive, prerogativa del dipendente (Tor Vergata, l’unica università che decide le ferie per 15 giorni l’anno). Torna utile andare in ferie nei periodi festivi, ma non si può ignorare la necessità di una parte del personale che per esigenza di cura familiare ha bisogno di “chiedere” i giorni in cui andare in ferie.  Inoltre si dimentica che non lavoriamo in un ministero, ma in una università che fa ricerca e che non può essere interrotta, con tutti i risvolti legati alla presenza di frequentatori a vario titolo dei laboratori, nonostante la chiusura dei locali.

Abbiamo chiesto, ma senza alcuna risposta, anche i dati dei risparmi energetici rilevati, perché questa è la motivazione ufficiale della chiusura dei locali. Noi crediamo che una soluzione alternativa si possa trovare, consociativismo permettendo.

 STATO OCCUPAZIONALE:

I sindacati  hanno ricevuto rassicurazioni circa la volontà di procedere all’immissione in ruolo dei dipendenti assunti a tempo determinato attingendo dalle graduatorie degli idonei degli ultimi concorsi. Siamo intervenuti su questo argomento per sottolineare che dalla soppressione delle progressioni verticali, l’Amministrazione non ha emanato alcun concorso con la previsione normativa del 50% dei posti riservati agli interni per le progressioni di carriera e che in questa università non si riesce a discutere della programmazione per la stabilizzazione del personale precario.   La discussione si è animata quando abbiamo contestato la legittimità degli ultimi concorsi (quindi non solo la UIL) emanati in base a riserve e criteri predefiniti che non garantiscono pari opportunità di partecipazione. Per alcuni bandi era prevista l’ammissione solo a particolari categorie di militari per poi prevedere nel testo la possibilità di assumere eventuali vincitori in assenza di  riservatari.   Siamo stati liquidati con alcune battute, però dopo alcuni giorni sul sito di ateneo sono stati pubblicati i decreti di ritiro dei bandi per modifiche del testo. Vedremo.

 ATTIVITÀ A FAVORE DEL PERSONALE:

l’Amministrazione ha investito 280.000,00 euro per attuare particolari percorsi di salute per i dipendenti che lo richiedono in aggiunta ai controlli periodici della Medicina del Lavoro. E’ un’ottima iniziativa. Ci teniamo a precisare che i controlli obbligatori nell’ambito della prevenzione e tutela della sicurezza del lavoro devono continuare  a essere garantiti a tutti. Da una delibera del CdA di qualche anno fa, avevamo constatato che l’apposita convenzione con il PTV (durata triennale) costava all’Università 220.000,00 euro l’anno.

Sul  fronte dei servizi sociali abbiamo dovuto registrare l’ennesimo blocco dei lavori in corso (da anni)  volti ad ampliare le attività sociali a favore dei dipendenti. Non è risultata neppure originale la motivazione del rinvio perché periodicamente veniva riproposta anche dal precedente Direttore: bisogna rinnovare le commissioni!   E qui scatta l’azione consociativa: alcuni sindacati si dimenticano regolarmente di  designare i propri delegati per cui, non essendo costituita nella sua completezza, la Commissione non è convocata. Su questo fronte, nelle altre università, invece, si procede attivamente e con stanziamenti significativi. A dicembre, alla Sapienza abbiamo sottoscritto il contratto integrativo in cui si prevede la conferma degli istituti economici, progressioni orizzontali e l’ampliamento delle attività sociali con contenuti simili alla proposta articolata che da più di due anni USB ha presentato all’Amministrazione.    Alla Statale di Milano, per fare un altro esempio, stanziano quasi un milione di euro per i servizi sociali a favore dei dipendenti.

Come avete potuto constatare, gli argomenti trattati dal Direttore Generale sono molteplici. Siamo certi che nelle prossime sedute di contrattazione si possa discutere nel merito delle tematiche.

Roma, 09.02.2017                                                                                                             USB PI – Università

ALLEGATI :  Allegato 1-SCHEDA DI VALUTAZIONE ATENEO_BOZZA_versione 16.12.16

Allegato 2 – Straordinario 2016

Allegato 3-Regolamento di mobilità interna del personale_vigente e nuova proposta

Allegato 4-Formazione_2016_relazione finale

Allegato 5_Piano_della_Formazione_2017

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